L'uomo della domenica
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Un buon intreccio e nulla più
Elina Wiik è l'unica donna della squadra omicidi di Västerås, in Svezia, e quando le capita sottomano il caso di Ylva è reduce da una depressione e annoiata dalla routine. Ylva è stata uccisa venticinque anni prima e il delitto sta per scadere in prescrizione, ragion per cui l'investigatrice ha poco meno di un mese per risolvere il caso. Parallelamente si svolge la vicenda di Kary, alla ricerca dei suoi genitori biologici. L'aspetto più interessante di questo romanzo è l'intreccio che si incastra perfettamente coi ragionamenti di Elina. L'indagine è interessante, le intuizioni credibili, la trama è ben orchestrata; non ci sono colpi di scena eclatanti ma il tutto scorre senza intoppi. Ciò che manca è una scrittura che faccia esclamare: voglio leggere altri testi di questo autore! È, infatti, piuttosto ordinaria, a tratti banale, seppur scorrevole. Anche le atmosfere non rendono giustizia all'ambientazione nordica. Lo consiglio per il buon lavoro fatto dall'autore sull'intreccio. Nel complesso è una lettura gradevole e poco impegnativa che occupa il tempo piacevolmente.
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UOMINI CHE ODIANO... E BASTA....
Svezia. 1979
Ylva Mamberg viene ritrovata senza vita. Uccisa e sepolta sotto la neve da qualche mese. Siamo in Lapponia, nel nord della Svezia, in un paesino di provincia. La vittima viveva in una casetta isolata, non era sposata, aveva una figlia di 5 mesi e di quest’ultima non vi è più traccia. Svanita nel nulla. Le indagini vengono condotte dalla polizia in modo superficiale e non porteranno a nulla….
Vasteras, Svezia 2004
Elina Wilk è una detective della squadra omicidi. Sta attraversando, forse, il periodo più buio della sua vita. In ambito lavorativo le cose non vanno meglio. Lavora in un ambiente dove in prevalenza i posti chiave sono occupati da uomini. Ha colleghi ottusi e di conseguenza ne risente in ambito professionale. Risultato finale una sfiducia e una depressione comprensibili. Nel commissariato si respira un’aria di maschilismo e arrivismo. E così, tra una pratica e l’altra, si trova tra le mani il caso Mamberg. Un autentico COLD CASE che andrà in prescrizione in 4 settimane. “ Non svegliare il cane che dorme ! “ Elina ha come un brusco risveglio e riaprirà il caso tra le ire dei colleghi invidiosi e l’ ostruzionismo dei superiori. Comincerà un conto alla rovescia lungo 27 giorni …
PARALLELAMENTE …..
Kari Solbaken ha 25 anni e uno spirito ribelle. Ragazza dalla vita “movimentata” ha come unico desiderio scoprire l’identità della madre biologica. L’ unica informazione in suo possesso: è stata abbandonata in una cesta in un’isoletta svedese. Sulla porta di casa dei suoi genitori adottivi. Ma qualcosa non torna. Chi ha abbandonato la cesta sapeva dell’impossibilità della coppia di avere figli….
Il libro è un discreto giallo/poliziesco dai ritmi abbastanza bassi. Forse è la causa del mio scarso entusiasmo nello scrivere questo commento…. La cosa che mi sorprende è l’argomento ricorrente nel giallo nordico. VIOLENZA SULLE DONNE E FEMMINICIDIO. La mia proverbiale ignoranza mi ha portato a credere che questo problema fosse circoscritto a paesi diciamo “più caldi”. E che storicamente in Scandinavia fossero più “AVANTI”. Ma dopo avere letto Stieg Larsson e Thomas Kanger ( in Svezia è molto apprezzato ) comincio a liberarmi di qualche stupido luogo comune. Il libro tratteggia un paese (Svezia) con parecchi problemi. Purtroppo sono sempre le donne a farne le spese, come spesso accade, anche fra le mura di casa propria. Tra l’indifferenza di un popolo freddo e abituato anche all’OMERTA’e al maschilismo. AVETE LETTO BENE, L’OMERTA’ SCANDINAVA !!!
Thomas Kanger ci fa notare la differenza di sensibilità tra la protagonista (Elina) e il mondo macho, ottuso e arrivista del corpo di polizia. Infatti ci vorrà intuito femminile, passione e spirito di abnegazione per poter risolvere un caso vecchio di decenni e accantonato dagli “esperti”. L’ autore ci conferma ( come Larsson) che la piaga della violenza sulle donne e del femminicidio è di portata mondiale , nessuno è escluso… MEDITIAMO ….
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INDAGINE STILE "COLD CASE"
Premetto che non è un thriller, ma un romanzo poliziesco, quindi non ci sono descrizioni che portano la mente ad immagini shock, semai immagini che accompagnano passo, passo un’indagine.
Siamo in Svezia a Vasteras, vicino a Stoccolma, faccio la conoscenza di Elina Wiik, detective della squadra omicidi,donna forte,competente, in un ambiente di uomini, donna molto valida sul lavoro,ma molto in crisi dal punto di vista personale; il periodo “nero” che la Wiik sta passando,si riflette anche nell’ambito professionale, con una perdita di interesse e apatia che portano la detective a compiere il lavoro di routine come un’automa.
Il desiderio di investigare e rimettersi in gioco, viene risvegliato da un caso di omicidio irrisolto avvenuto 25anni prima, di una giovane donna,Ilva, e la scomparsa della figlia di pochi mesi della stessa.
Elina studia a fondo tutto il materiale raccolto a suo tempo, alla ricerca di eventuali errori o sviste che possano indirizzarla verso l’identificazione del colpevole (il fatto di essere una donna con una visione delle cose differente, rispetto a quella degli investigatori di un tempo, può mettere in luce particolari non considerati);ma si trova a dover far fronte ad una vera e propria lotta contro il tempo, Elina ha solo un mese prima che il delitto cada in prescrizione,inoltre deve fare i conti con lotte di potere interne al suo ufficio, che causano intralci all’indagine.
Capitoli relativi al lavoro investigativo della Wiik, si alternano a capitoli che narrano la vita che contemporaneamente, la giovane Kari Solbakken conduce.
L’autore è bravo nel tirare le fila della storia, la vicenda è scorrevole e si legge piacevolmente.
L’unica accortezza che mi sento di segnalare per il lettore, è quella di non dimenticare che l’autore è svedese, idem la vicenda ed i suoi personaggi, la cultura di appartenenza struttura e delinea comportamenti ed atteggiamenti che possiamo considerare non perfettamente in linea con il nostro comune modo di pensare. Detto ciò vi auguro buona lettura consigliando agli amanti del genere poliziesco,non troppo “hard”, questo libro.