L'uomo del sole L'uomo del sole

L'uomo del sole

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Jennie era una studentessa modello: su questo tutti concordano quando viene ritrovata morta. Mentre si diffonde l’idea che il colpevole sia un serial killer che colpisce con la luna piena, il detective Bill Corde non ci mette molto a scoprire che la verità porta altrove: Jennie aveva avuto relazioni con parecchi studenti e alcuni insegnanti, e sembra che siano in molti a volerlo nascondere. Ben presto l’indagine di Corde si intreccia con i tormenti della sua vita privata: qualcuno lascia affettuosi biglietti firmati “l’uomo del sole” a sua figlia di nove anni, Sarah, che ha gravi problemi di apprendimento e vive in un mondo tutto suo. Lo stesso qualcuno che minaccia sia lui sia la moglie. E se l’uomo del sole fosse il killer di Jennie?



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L'uomo del sole 2014-12-29 14:58:07 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    29 Dicembre, 2014
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Il killer della luna

Adoro questo scrittore ed i suoi colpi di scena, ma questo libro mi ha decisamente deluso. E’ un thriller ambientato nel mondo di un’università, in cui si scoprono doppie vite di tanti personaggi, sia ragazzi, sia professori, con scorci anche preoccupanti sulla dimensione in cui i ragazzi passano la maggior parte del loro tempo. Il tutto è intrecciato con la vita del detective Bill Corde e soprattutto con la sua famiglia. Per tutta la narrazione è presente il mormorio costante di una paura cieca, però è un thriller che non buca, se non per il personaggio della piccola Sarah, che fa davvero tenerezza. E’ lo stile che mi ha proprio deluso perché nel libro ci sono tanti momenti di calo e lentezza che sono molto anomali rispetto allo stile tipicamente adrenalinico di Deaver. Gli unici due punti interessanti sono il punto in cui si fa un lungo riassunto degli elementi del caso, perché la verità può essere nascosta nella valanga di informazioni che si possiedono oppure può essere negli spazi vuoti dei dettagli che sono fino a quel punto sfuggiti, ed il punto in cui si descrive la vita del detective dopo la morte del principale sospettato del delitto. Due momenti narrativi speciali, capaci di far crescere la suspence, ma assolutamente non sufficienti a fare di questo libro un buon thriller.

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L'uomo del sole 2014-01-29 16:57:23 cesare giardini
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cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    29 Gennaio, 2014
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Alla larga dai campus universitari...

Questa volta è il detective Bill Corde che deve districare un’intricatissima matassa. Non ci sono i più famosi Lincoln Rhime e Amelia Sachs, e se ne sente la mancanza. Le indagini, che riguardano l’assassinio ed il suicidio di due studentesse di un campus in una piccola università (la Auden) , procedono a rilento e coinvolgono alcuni docenti, mettendo alla luce comportamenti quanto mai spregiudicati tra insegnanti e studenti e accese rivalità per la conquista di ambìte cattedre. Alla trama del giallo si intreccia la vita familiare del detective : una figlia piccola con problemi di apprendimento, un figlio adolescente ossessionato da fumetti di fantascienza, una moglie sull’orlo di crisi nervose che non disdegna la corte discreta dell’insegnante di sostegno della figlia. Quest’ultimo verrà alla fine scambiato per il killer, ma, come accade di frequente nei romanzi di Jeffery Deaver, la verità non è mai quella che sembra tale: il vero assassino, dopo aver rapito la figlia del detective ( “l’uomo del sole”, da qui il titolo del romanzo, lo chiamava la bambina in un segreto scambio di biglietti), subirà dopo una caccia spietata la giusta punizione pagando con la vita una serie di delitti. Il romanzo, piuttosto lento e macchinoso nelle prime due parti, subisce alla fine un’ emozionante impennata : i colpi di scena si susseguono, le indagini che sembravano insabbiate dopo la morte di un giovane studente ritenuto il vero colpevole, riprendono incalzanti, per merito di Bill Corde che, con l’aiuto di un collega, esce vittorioso meritandosi, si suppone, il posto di sceriffo della contea. Se dal lato professionale il detective è un uomo stimato e realizzato, lo é meno in ambito familiare : se la figlia si avvia a guarigione e si rivela scrittrice promettente, il figlio si sta riprendendo da un tentativo di suicidio e la moglie non riesce a dimenticare le profferte amorose del bell’insegnante di sostegno (sgozzato anche lui dal killer) e sogna una vita più soddisfacente…. Morale : da certi campus universitari è meglio stare alla larga, anche se non mancano occasioni per ogni tipo di divertimento. Per quanto riguarda il romanzo, mi piace fare una similitudine culinaria : se John Grisham è un ristorante da almeno due stelle Michelin, Jeffery Deaver è un buon ristorante per ogni occasione ( e James Patterson una pizzeria dozzinale a prezzo fisso). Ciò detto, attendiamo fiduciosi che lo scrittore ci proponga il ritorno della sua coppia di detective più famosa, l’affermato duo Lincoln Rhime-Amalia Sachs. !

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Consigliato a chi ha letto...
I romanzi di Jeffery Deaver
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L'uomo del sole 2013-11-10 15:51:47 GLICINE
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    10 Novembre, 2013
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LA TENACIA DEL DETECTIVE CORDE

Deaver ha pubblicato in America questo libro già nel lontano 1993 con il titolo originale di “The Lesson of Her Death (la lezione della tua morte). Il titolo originale, aiuta il lettore a mettere più a fuoco il senso della storia che non il titolo italiano.
Solo nell’ottobre di quest’anno questo libro viene pubblicato anche in Italia.
Siamo a New Lebanon, piccola cittadina dell’Ohio, che ospita una piccola ma rinomata Università, una cittadina dove non ci sono mai stati grandi problemi di illegalità, per non parlare di omicidi.
Vi staziona un piccolo distretto di Polizia dove opera da diversi anni il detective Bill Corde, che vive nella stessa cittadina con la moglie Diane, il figlio maggiore Jemie, e la figlia minore Sarah, affetta da un grave disturbo dell’apprendimento legato a dislessia e discalculia.
Il brutale omicidio di una studentessa colpisce la piccola Comunità come un fulmine a ciel sereno.
La giovane vittima presenta diverse lesione ed i chiari segni di violenza sessuale, il cadavere viene rinvenuto in un luogo isolato immerso in una fitta boscaglia, sulle rive di un piccolo lago, il cadavere risulta adagiato su un tappeto di fiori turchesi….
Iniziano quindi le indagini con interrogatori che coinvolgono tutti gli studenti della vicina Università, il personale dipendente e gli stessi professori.
Chi avrà ucciso Jennie? Le indagini mettono a nudo la cruda realtà del Campus, la giovane vittima aveva intrattenuto diverse relazioni con studenti e professori, avendo infine intrecciato una storia con la propria compagna di stanza….
Le prove raccolte non producono riscontri utili alle indagini, la Polizia brancola nel buio, nella cittadina ormai si è diffuso il panico, nessuno esce più la sera e gli occhi velati di critica tacita, vengono puntati su chi si occupa delle indagini.
Parallelamente il detective Corde, ha seri problemi in famiglia, la figlia Sarah ha gravi difficoltà a scuola con compagni ed insegnanti e passa molto tempo nei campi e nel bosco dietro casa, a fantasticare ed inventare magiche storie con animali come protagonisti, ed una figura umana, definita “uomo del sole” ,al quale la bimba affida tutte le sue più grandi angosce: “ti prego uomo del sole rendimi più intelligente”.
Nel contempo il figlio maggiore, brillante studente e sportivo convinto, intrattiene una singolare amicizia con un coetaneo, figlio di un padre violento e di una madre alcolista. E’ un’interesse comune quello che lega i due ragazzi inerente ad un film di fantascienza, dove il mondo dei “buoni” ed evoluti extraterrestri, deve combattere con spietati “cattivi”.
Qual è il filo conduttore che lega tutte queste vicende?
Tantooooooo! Tanti i personaggi, tante le storie parallele che si intrecciano, il lettore deve essere paziente, per buona parte del libro salta, nel vero senso della parola, da una situazione all’altra, man mano che scorrono i capitoli, facendo un po’ fatica ad orientarsi nella storia.
Non aspettatevi di seguire le gesta ed il pensiero malato dell’assassino, in quanto non sarete accontentati.
Non aspettatevi nemmeno colpi di scena a ripetizione perché non ce ne saranno.
Si brancolerà nel buio insieme al detective Corde che, come dirà l’assassino, non è intelligentissimo, ma tenace. Sarà proprio questa denotazione caratteriale a portare alla soluzione del caso, non senza dolore, non senza farne pagare il prezzo anche alla propria famiglia.
La connotazione che ho preferito di questo libro è proprio l’umanizzazione dei personaggi, a partire dal detective Corde, che ritengo sia il personaggio meglio riuscito della storia. Nessuno è completamente buono ed eroico, o completamente cattivo. Questa zona grigia dove si incontrano i vari personaggi è la parte più realistica del libro.
Anche se non è il migliore thriller di Deaver, riconosco delle unicità che lo differenziano da altri suoi scritti, quindi ne consiglio comunque la lettura.

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