L'uomo che odiava Sherlock Holmes
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Opinioni inserite: 3
Scorrevolissimevolmente...ahahah
Questo libro acquistato solo perché in offerta sembrava dovesse essere una fregatura...sapete che mi si storce il naso quando vogliono riesumare alcuni personaggi ma in questo caso trattasi non dei personaggi di fantasia di altri autori ma degli autori stessi. Arthur Conan Doyle e Bram Stoker saranno i protagonisti di uno dei misteri che daranno vita a questo romanzo che mi ha fatto divertire e appassionare. L'opera si dipana in due epoche temporali, il 1900 e i giorni nostri, due storie sicuramente legate che nell'avvicendarsi dei capitoli invogliano ad andare avanti con le storie che si leggono in modo assolutamente scorrevole.
Per me un thriller piacevole consigliato soprattutto perché inaspettatamente divertente nel senso che si legge come bere un bicchiere d'acqua.
Buona lettura a tutti...qui c'è un grande mistero e i protagonisti sono il grande Conan Doyle e Bram Stoker, ci siamo capiti?
Il Syd
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ROMANZO D'APPENDICE
Londra, 1893. Arthur Conan Doyle sta scrivendo uno dei suoi romanzi che hanno come protagonista il noto Sherlock Holmes, a dir la verità quello che sta concludendo dovrebbe essere l'ultimo della serie: il rapporto di amore-odio che lo lega a doppio nodo al suo personaggio, lo sta portando alla rabbia più assoluta, allo sconforto e al disprezzo del genere umano. I suoi lettori hanno infatti umanizzato talmente tanto il detective da ritenerlo una persona in carne ed ossa e, come presto si scoprirà, non accetteranno di buon grado la fine scelta per lui dal suo autore.
L'apertura di un pacco bomba destinato alla sua persona e la misteriosa morte di alcune donne inducono A. C. Doyle nei mesi successivi a immedesimarsi nella sua creazione e a indagare il crimine insieme all'aiuto del suo amico Bram Stoker, che per l'occasione diventerà il fido Watson.
New York, 2010. Gli irregolari di Baker Street si stanno riunendo per discutere di una fantastica scoperta: il diario perduto di Arthur Conan Doyle è stato finalmente ritrovato! Ma... il suo scopritore è stato assassinato nella sua camera d'albergo, una scritta "elementare" , fa presumere che dietro l'omicidio ci sia lo zampino degli sherlockiani; parte così un'indagine che porterà Harold White, uno degli ultimi irregolari, sulle tracce dello scrittore e delle sue indagini, per scoprire assassini dei giorni presenti e passati.
Un romanzo che si legge volentieri grazie all'altenarsi di capitoli ambientati nel passato e nel presente, la trama riferita ai giorni nostri è spesso scontata e priva di una base lineare, a volte Harold sembra troppo stupido e privo di personalità per portare avanti un'indagine, cosa che invece si ritrova in Doyle nella Londra dei suoi tempi... come detto nella recensione che precede questa, la nota positiva di questo libro è quella di far venir voglia di riprendere in mano i romanzi di Arthur Conan Doyle, da Uno studio in rosso a Il mastino dei Baskerville... per il resto non ho trovato altre note positive, quindi non mi sento di consigliarvi più di tanto questo romanzo.
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Elementare? Proprio no!
Un modo diverso e divertente di raccontare una storia da Sherlock Holmes, due racconti in parallelo, a Londra agli inizi del 1900 e a New York nel 2010 . Arthur Conan Doyle, creatore dell'investigatore più famoso al mondo e Harold White, membro degli “Irregolari di Baker Street” che delle opere dello scrittore, ne ha fatto una ragione di vita. Entrambi s'improvvisano investigatori e mentre A.C. Doyle indaga sulla morte di tre suffragette in una Londra vittoriana piena di cambiamenti, persino il confine tra luce e ombra sta cambiando dopo l'introduzione della corrente elettrica, l'irregolare White si ritrova coinvolto nell'omicidio di Alex Cale, studioso e presunto scopritore del diario perduto di Conan Doyle, che dovrebbe dare spiegazioni sugli anni successivi “alla scomparsa” di Sherlock Holmes.
Una corsa parallela verso la verità, dove a uscirne vincitore è ancora una volta l'inquilino del 221B di Baker Street .
Buon romanzo, semplice e lineare, in cui viene messo in luce un A.C. Doyle conservatore, fortemente convinto della superiorità maschile e oppresso dalla fama raggiunta del suo personaggio. Caratterizzati degnamente anche i personaggi che popolano i giorni nostri, come Harold White, giovane e insignificante, che attraverso la caccia all'assassino ha la propria rivincita personale sulla vita, arrivando a conquistare Sarah, misteriosa giornalista divenuta, dopo il ritrovamento del cadavere, il suo Watson.
In definitiva, non un capolavoro, ma una discreta lettura che può, far rinascere la voglia di leggere le avventure dell'investigatore da cui trae spunto.
Consigliato.