Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror L'inverno di Frankie Machine
 

L'inverno di Frankie Machine L'inverno di Frankie Machine

L'inverno di Frankie Machine

Letteratura straniera

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A sessantadue anni, Frank Machianno, alias Frankie Machine, è un tranquillo uomo d'affari, ancora nel pieno delle sue forze: proprietario di un negozio di esche sul molo di San Diego, agente immobiliare, rifornitore di pesce e tovaglie per ristoranti. Con una figlia da mantenere all'università, una ex moglie cui pagare gli assegni, una fidanzata, giovane e bella, che ama divertirsi. E un amico poliziotto cui ha salvato la vita ma che sa tutto del suo passato, della sua lunga militanza in Cosa Nostra. Quando i suoi antichi 'datori di lavoro' si fanno vivi e gli chiedono di intervenire come mediatore in una lite tra famiglie, Frank non può rifiutare.



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L'inverno di Frankie Machine 2021-07-11 14:03:21 cesare giardini
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cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    11 Luglio, 2021
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Venditore di esche e giustiziere infallibile.

E’ la storia avvincente di un personaggio epico, Frankie Machianno, detto “Machine”, uno di quei personaggi che segnano la storia di un’epoca e che l’autore tratteggia con la consueta rara maestria, in ogni suo aspetto. Fra l’altro, nasce più o meno in quel periodo (2006) un altro emblematico protagonista dei romanzi di Don Winslow, quel Art Keller, cui l’autore dedicherà la famosa trilogia sul traffico di droga tra Messico e Stati Uniti. L’inizio del romanzo (poi tutto cambierà) è per una decina di capitoli il racconto idilliaco della vita di un anziano signore, aspetto imponente e placido, capelli brizzolati, che vive serenamente a San Diego, sulla costa californiana: vende esche ai pescatori, fornisce attrezzi e tovagliato ai ristoranti della zona, amministra piccoli condomini, sa fare un pò tutto, conosce tutti ed è benvoluto. Completano il quadro l’ ex moglie Patty, Donna, la sua compagna, ex ballerina, e Jill, una figlia che Frankie adora, e che sta per iscriversi ad una specializzazione medica all’Università di Los Angeles. Frankie è metodico, apprezza la qualità della vita, ama il buon cibo, un caffè fatto come si deve, un abbigliamento essenziale per chi, come lui, ama la vita di porto e di mare, e non trascura fare surf, ascolta, commuovendosi, la musica lirica, soprattutto Puccini. Ma Frankie, ecco la sorpresa, ha un passato che vuole dimenticare, un passato da boss della malavita e da killer, un passato che improvvisamente ritorna e bussa inatteso alla sua porta. Si riavvolge la bobina della sua vita, il racconto prende slancio, lo stile dell’autore diventa incisivo, crudo, sferzante. Frankie è inaspettatamente invitato da un boss sul suo yacht. E’ un tranello, qualcuno lo vuole morto: riesce a salvarsi uccidendo due malavitosi (uno è un informatore della polizia), ma deve sparire fuggendo lontano non prima di aver chiuso il negozio e messe in salvo in luoghi sicuri Patty e Donna. Qui il romanzo va a ritroso, ripercorrendo la vita tumultuosa di Frankie, da quando, reduce dalla guerra in Vietnam combattuta con onore e un invidiabile curriculum di cecchino, era rientrato a casa invischiandosi in ambigui rapporti con la potente mafia della costa californiana. Una mafia che ha agganci dove è importante averli, boss spregiudicati, limousine da sogno, ville sontuose, fiumi di denaro. I traffici di droga, la prostituzione, il mondo del porno, i locali notturni rendono e consentono di esercitare un potere inimmaginabile: chi non si adegua finisce male, e Frankie lo sa. Sceglie gli amici che gli paiono fidati, sfugge ad attentati, si vendica approfittando della sua mira infallibile, ma è ricercato sia dalla mala che dall’FBI per la sua attività di killeraggio. Rischia più volte la vita, ma alla fine riescono ad incastrarlo con un ricatto: la liberazione della figlia, nel frattempo sequestrata, in cambio di una cassetta sulla quale ha registrato la confessione di un importante senatore, assassino di una prostituta. L’incontro finale è drammatico, la figlia si salva ma Frankie muore (o così pare) in un interminabile scontro a fuoco. Gran funerale, bandiera americana (in fin dei conti è stato un eroe in Vietnam), amici della baia di San Diego in lacrime, brani della Bohème in sottofondo…
Ma c’è un Epilogo dopo ben 91 capitoli: su una spiaggia delle Hawai un simpatico e arzillo signore vende esche e non rivelerà mai nulla del suo straordinario passato…
Il romanzo, come quasi tutti quelli di Don Winslow, affascina e conquista. Lo stile narrativo subisce un brusco cambiamento dopo il decimo capitolo, rivelando la grande abilità dello scrittore nel passaggio da una scrittura minuziosa e descrittiva ad uno stile secco e sferzante, tipico dell’autore, quasi un torrente in piena che tutto travolge. I colpi di scena sono frequenti, in un ambiente in cui l’amico e alleato di oggi diventa il tuo persecutore domani: Don Winslow riesce anche a far aleggiare pur su vicende di estrema violenza un alone romantico, ove trovano posto anche un senso sia pure malinteso dell’onore ed un’esaltazione di taluni valori tipici della mafia italo-americana, quali la sacralità ed inviolabilità della famiglia e certi “patti d’onore”.
Il lettore non dimenticherà facilmente Frankie Machine, killer dalla mira infallibile e pacifico venditore di esche ai pescatori di San Diego.

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La trilogia di Art Keller, di Don Winslow
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L'inverno di Frankie Machine 2014-12-29 17:15:32 simoneriggi92
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simoneriggi92 Opinione inserita da simoneriggi92    29 Dicembre, 2014
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THE GENTLEMAN.. "MACHINE"!

Ecco uno dei romanzi che mi ha accompagnato durante l’estate , devo dire che in fin dei conti la scelta si è rivelata azzeccata visto che avevo voglia di puro intrattenimento , e così è stato.
Il romanzo parte subito con la descrizione della “nuova” vita di Frank, del suo rapporto con l’ormai ex moglie e tutti i lavoretti di cui si occupa per tutto il santo giorno.
L’autore è molto abile nel far immedesimare il lettore nei panni del protagonista . Già sin dalle prime battute sapevo che tipo era Frank.
Non è molto socievole, ama gli spazi aperti, ama starsene tranquillo in mare con la vecchia tavola da surf.
Ma a Frank non piace parlare, lui ha sempre agito.
Forse spera che proprio l’acqua del mare possa cancellare parte del suo passato , non è stato un granchè , bisogna ammetterlo , ma è anche maledettamente vero che senza di esso , senza la “merda “ che Frank ha dovuto ingoiare , probabilmente sarebbe un uomo morto.
Di nuovo c’è che dei vecchi “amici” , di quel passato” hanno un conto in sospeso con il nostro Frank, ma non ricorda d’aver alcun debito con essi.
Fatto sta che tutto cio’ non promette nulla di buono , l’equilibrio che ha trovato nella propria vita rischia di svanire di colpo.
Sarebbe superfluo approfondire parti delle trama , lascio il piacere a voi lettori.
Il romanzo risulta scorrevole , dal ritmo intenso , come Winslow ci ha abituati . Le frasi e le descrizioni sono brevi, ma di grande impatto.
La trama non è nulla di eclatante , o di non già visto , ma è sicuramente ben costruita e per nulla scontata.
Il protagonista è il fiore all’occhiello di tutto il romanzo, inutile girarci intorno . Grande carisma, fascino ed imprevedibilità. Difficile non rimanerne attratti.
Consiglio vivamente questo breve ma intenso romanzo di Winslow, non ve ne pentirete!

“Il cielo è plumbeo, le nuvole compatte e il vento spira da occidente.
Ci sarà da divertirsi.”

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L'inverno di Frankie Machine 2013-09-03 05:07:53 ml11
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ml11 Opinione inserita da ml11    03 Settembre, 2013
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Ai confini tra il bene e il male

Una spiaggia, una vecchia tavola da surf, un modesto negozio di esche. Frank Machianno conduce una vita tranquilla, scandita da piccoli gesti e riti ripetuti, basata sull'amore che prova nei confronti di Donna, la sua amante, e di sua figlia Jill. Ma il passato non si può dimenticare. Frank, anzi, Frankie Machine é stato a lungo un membro della malavita di San Diego, e ora qualcuno lo vuole morto. Ma chi? Attraverso continui balzi tra il presente ed il passato, Don Winslow conduce abilmente il lettore nel contraddittorio mondo della mafia, abitato da personaggi stavaganti e bizzarri; ma con il passare del tempo la verità comincia ad emergere. Non è la mafia che cerca di ucciderlo. Frankie non si può fidare di nessuno, neanche degli amici di sempre, neanche della polizia. Con uno stile accattivante Winslow incastra i pezzi di un puzzle che sembra impossibile da risolvere. Tranne che per Frankie Machine.

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L'inverno di Frankie Machine 2013-05-13 21:33:42 Giovannino
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Giovannino Opinione inserita da Giovannino    13 Mag, 2013
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Il passato che ritorna.

Dopo aver letto e amato "Il potere del cane" decido di prendere un altro libro di Don Wislow e vedere se quello che al primo impatto avevo considerato un gran scrittore di thriller (forse il migliore), riusciva a superare anche la prova "secondo libro". Così opto per quello che da molti mi era stato indicato come il suo secondo miglior libro, "L'inverno di Frankie Machine". Il romanzo parla della storia di Frank Machianno, sessantenne italoamericano che vive a San Diego e divide la sua vita tra lavoro, è infatti proprietario di un piccolo negozio di esche nei pressi del molo e di una piccola società di lavanderia, e la sua passione, il surf, che pratica ne "l'ora dei gentiluomini" (metà mattinata), quando i giovani sono al lavoro e i più attempati possono godersi le onde. Frank ha anche un'ex moglie (Patty) da cui ha avuto una figlia (Jill) e un' avvenente compagna (Donna). Tutto sembra filare liscio nella vita di Frank, finché una notte alcuni giovani mafiosi non bussano alla sua porta per chiedere aiuto al leggendario "Frankie Machine" (così veniva chiamato Frank quando faceva ancora parte della malavita), Frank è costretto ad accettare e per poco non ci rimette le penne. Inizia così una lunga avventura con fughe rocambolesche, sparatorie, agguati e gli immancabili colpi di scena, fino al finale che forse questa volta, al contrario de "Il potere del cane", è un po' scontato. Il romanzo si svolge solo nella parte iniziale e nella parte finale nel 2005, la parte più grande invece, cioè quella centrale, è un grosso flashback in cui Winslow ci descrive non solo i motivi per cui questi "fantasmi del passato" ce l'hanno con Frank, ma anche tutti i personaggi che fanno parte del romanzo, in maniera esaustiva e particolareggiata. Immancabili poi i finali di capitolo di Winslow, con cui riesce a finire un paragrafo e lasciarti con il fiato in gola fino al prossimo. In sostanza un gran bel libro per nulla scontato e ricco di colpi di scena che vi terrà con il fiato sospeso fino alla fine (sembra che me faranno anche un film il prossimo anno con protagonista Robert De Niro), peccato solo per il finale, quello si, un po' banale. Libro comunque super consigliato e grande Winslow.

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L'inverno di Frankie Machine 2012-08-22 09:48:56 amedh74
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amedh74 Opinione inserita da amedh74    22 Agosto, 2012
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sceneggiatura perfetta

Da qualche parte ho letto che di questo libro s’era parlato di farne un film con De Niro. Non c’è da meravigliarsi, perché la trama è a dir poco perfetta così come Winslow l'ha pensata e poi distesa sulla carta. Frankie racconta il suo crudele inverno, forse l’ultimo, la sua sconfitta che è già una sconfitta ancor prima di venir impallinato da qualche giovane affiliato, che dei vecchi metodi non conosce niente, che non sa nulla delle regole d’onore e dei modi per agire e uccidere. La sua lunga esperienza gli salverà forse la pelle, ma in cuor suo sa già che ormai la vita, la sola che ha amato veramente, è finita nel momento in cui il suo nome è stato pronunciato da qualcuno della mala. Non rimane che da capire chi lo voglia morto tra i molti nomi che hanno costellato il suo passato violento. Costruito con incastri precisi, sincronizzati per scorrere via lisci, questo è il romanzo perfetto per giornate fredde e tempestose, dove si ha tutto il tempo necessario per seguire la fuga di Frank attraverso lo stato della California. Va bene, a volte questo sessantenne brizzolato potrebbe apparire logorroico, ma non è poi un grosso difetto, considerando la sua posizione delicata. Quando alle calcagna hai qualcuno che ti vuole morto, ti fai parecchie domande. C’è un momento, nel libro, durante il quale l’oceano che si gonfia di onde grandi e possenti diventa una metafora della vita di questo killer, che non potrà mai smettere di essere tale. Il suo cupo e profondo brontolio non smette di agire durante tutta la fuga di Frankie ed è questo un dettaglio da non sottovalutare. Perché ti fa capire una certa profondità di sentimenti che l’autore ha voluto di sicuro trasmettere al lettore, evitando di proseguire col la pura tensione narrativa data dal thriller. E su questo ci scommetterei qualche cosa. È un romanzo che ho apprezzato, perché ti dice cose importanti, nonostante a pochi metri colpi sparati a bruciapelo freddino uomini, che cadono immancabilmente in una pozza di sangue e vetri infranti.

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L'inverno di Frankie Machine 2012-06-18 13:00:21 drlollo
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drlollo Opinione inserita da drlollo    18 Giugno, 2012
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da leggere

Frankie è un commerciante scrupoloso, impegnato nella vita sociale ed in quella affettiva. Quella che vorrebbe condurre alla sua età è un'esistenza dedita al lavoro e alla famiglia; ad un killer infallibile e troppo informato come frankie, tutto ciò non può essere concesso.
Man mano che il racconto va avanti viene fuori che Machine è un boss temuto e rispettato, un rispetto più che meritato in quanto chiunque si schieri contro di lui è già con un piede nella fossa.
Se alla fine riuscirà a spuntarla o se uno dei tanti tentativi di farlo fuori vada a buon fine lo lascio scoprire a voi.
Per quanto mi riguarda, il personaggio descritto da Winslow mi ha colpito per la sua eleganza e, al contrario di quanto si possa immaginare, per la sua umanità.
Posso solo assicurarvi che dopo la lettura di questo libro sono un accanito fan di DON.

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L'inverno di Frankie Machine 2011-08-26 16:45:13 Fonta
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Fonta Opinione inserita da Fonta    26 Agosto, 2011
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Fank Machianno..un personaggio da oscar!!!

Frank Machianno è un simpatico sessant'enne, amato nel suo quartiere di San Diego per i suoi numerosi interessi: vende esche sul capanno del molo, aministratore condominiale, fornisce molti ristoranti con pesce freschissimo ed è premuroso nei confronti dei suoi numerosi clienti.
Insomma, il classico vecchietto che tutti adoriamo nei nostri paesi o nei quartieri. Con una grande passione per il surf..

Ma qualcuno vuole Frank morto! Perchè?

Così il passato ed i ricordi ritornano.
Frank ri-indossa i panni di Frankie Machine, uno dei più grandi e spietati sicari della costa del Pacifico.

Dal passato riemergono nomi, situazioni e traffici che sembravano sepolti.

Le ore di Frank sono contate, è braccato su più fronti...è un "caldo" inverno per Frankie Machine.


Pensavo che "il potere del cane" fosse l'opera più bella di Winslow, beh, forse è la più grande e colossale per la mole di lavoro e per gli intrecci nati dalla fantasia e putroppo, anche dalle reali ricerche dell'autore. Ma, "l'inverno di Frankie Machine" è un libro a mio parere più scorrevole, più diretto ed emozionante!
Il personaggio di Fank Machianno è geniale!

Un libro relativamente breve, 320 pagine, scorrevole che si legge in pochissimo tempo perchè "prende" veramente molto!

Consigliatissimo, bravissimo Winslow

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Winslow in generale, il Padrino di Mario Puzzo
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L'inverno di Frankie Machine 2010-09-18 13:25:39 kobe
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kobe Opinione inserita da kobe    18 Settembre, 2010
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Frankie Machine

- Lo sai perché il governo vuole sbarazzarsi del crimine organizzato?
- Siamo in competizione.
- È questo il motivo. Ecco cosa c’è dietro la task force contro il crimine organizzato, il tuo FBI, la Rico. Grande governo e grandi affari, ecco la definizione di “complicità nei racket”.
- E così il governo vuole sconfiggere la criminalità organizzata.
- Davvero spassoso.
- Il governo è la criminalità organizzata. L’unica differenza tra loro e noi e che loro sono più organizzati.

Frank Machianno, il venditore di esche, è amato da tutti a San Diego, tutti lo conoscono e lo rispettano perché è un uomo tutto d’un pezzo, di parola e sempre pronto ad aiutare chi è in difficoltà.
Quando però un giorno un vecchio boss della mala lo contatta per chiedergli un favore, riaffiorano vecchi ricordi di una vita che sembra lontana anni luce. E quando cercano di ucciderlo è costretto a rivestire i panni di Frankie Machine, il sicario che non sbaglia un colpo, per cercare di capire chi e perché lo vuole morto.
Durante questa fuga ripensa agli anni passati gomito a gomito con la mafia, con i politici e con poliziotti corrotti. Ripensa a quando ha conosciuto Nixon e all’epoca d’oro di Las Vegas. Ma non per nostalgia…deve ricomporre il puzzle che lo porterà dal mandante.

Il primo libro di Don Winslow che ho letto è stato il “Potere del cane”, scritto dopo “L’inverno di Frankie Machine” e mi ha subito entusiasmato per il suo modo diretto, crudo e terribilmente fluido di scrivere storie di mafia e corruzione. Onestamente credevo che sarebbe stato pressoché impossibile superare “Il potere del cane” e invece la storia di Frank Machianno l’ho trovata addirittura ancora più coinvolgente.
Un capolavoro nel suo genere, niente da dire.
Adesso “mi toccherà per forza” leggere anche La pattuglia dell’alba.

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Lo consiglio super vivamente a chi ama questo genere, ma anche a chi – volendo avvicinarvisi – è indeciso con quale libro cominciare.
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