L'innocente L'innocente

L'innocente

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L’ultimo incarico che gli è stato commissionato non è andato liscio come al solito: la donna che avrebbe dovuto ammazzare aveva accanto a sé un bambino, un imprevisto che Will Robie di certo non si aspettava. Ma si può uccidere una madre davanti agli occhi del figlio? E cosa accade quando nella propria onorata carriera di killer si apre una crepa, e la sola punizione possibile è la morte? Robie non ha il tempo di chiederselo, la sola cosa che conta è far perdere le sue tracce. Potrebbe farcela, è scaltro, rapido, invisibile: ma quando la più impensabile delle compagne di fuga, una quattordicenne fragile e geniale, gli si mette alle costole, il suo percorso prenderà direzioni cui non aveva mai pensato prima...



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L'innocente 2012-11-10 09:54:05 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    10 Novembre, 2012
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Will Robie e' un tipo fuori dal comune

Questo autore di bestseller e, in particolare, questo romanzo mi è stato consigliato da un amico.
L’ho trovato un romanzo perfetto per un pubblico maschile che adora vedersi nei panni di un personaggio così formidabile, misterioso e complesso. Ma è anche un romanzo per le donne che in un romanzo cercano un personaggio interessante e una trama ricca di mille colpi di scena, dove le parole d’ordine sono azione e velocità.
Ne L’innocente di David Baldacci (primo romanzo che leggo di questo autore. Una piacevolissima scoperta, lo ammetto, per lo stile e per la trama), l’eroe è Will Robie, uno spietato assassino, che lavora per un’agenzia segreta, ed è addestrato per superare le missioni più complicate o impossibili. Per intenderci, è una specie di James Bond, Jason Bourne, Jack Reacher o Ethan Hunt (per citarne i primi e più famosi che mi vengono in mente). Come loro, Will Robie è sempre pronto agli imprevisti, con un piano principale da svolgere e uno di sopravvivenza se l’operazione, per qualche motivo, dovesse andare storta. Un personaggio, dunque, che può anche diventare televisivo, ma che in un libro si apprezza di più, proprio grazie al processo di immedesimazione con l’eroe e ai particolari che durante la lettura non si perdono. Will Robie è, quindi, un uomo straordinario di cui anche le donne, vi assicuro, subiscono il fascino e ce ne sono anche nella storia.
La strada di Will Robie si incrocia con quella di un’adolescente, Julie Getty, che è stata testimone di due brutali omicidi. Julie è una ragazzina molto intelligente ed è tutt’altro che sprovveduta, anche se i suoi quattordici anni hanno comunque qualche limitazione.
Questo libro mi ha conquistata, forse perché letto proprio nel periodo giusto.
È un bel tomo grande: il numero di pagine non è indifferente (532) e potrebbe, a prima vista, spaventare chi non è un gran lettore, ma quando ci si addentra nella vicenda non esiste più alcun “ma”, poiché è una spy story che si legge tutta d’un fiato, con una serie di vicende incatenate fra loro che tengono inchiodato il lettore con il fiato sospeso, mentre divora un capitolo dopo l’altro. I capitoli sono brevi: proprio come piacciono a me (… e sono 100).
Tante sono le situazioni e i personaggi intrecciati nello stesso destino. È un super Baldacci, nell’aver orchestrato una storia così avvincente, dove le scene d’azione (esplosioni, inseguimenti, sparatorie, …) si susseguono ai dialoghi. Ogni personaggio ha il suo posto in questo thriller dai risvolti internazionali, ma è sicuro che, a fine lettura, Will Robie non lo dimenticherete!

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