L'assassino che è in me L'assassino che è in me

L'assassino che è in me

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Lou Ford è il vicesceriffo di una piccola città del Texas. La cosa peggiore che si può dire di lui è che è un po’ noioso, un po’ troppo lento, a volte saccente. Ma nessuno immagina il suo male nascosto, quella malattia che lo ha quasi rovinato quando era giovane. E quel male è di nuovo sul punto di tornare in superficie, irrefrenabile e violento. Perché la vita non ha niente da dare agli uomini come Lou, se non brevi momenti di feroce energia sempre raggelati dall’oceano nero del destino. “Se il buon Dio ha commesso un errore, con noi esseri umani, è quello di farci desiderare di vivere anche quando abbiamo ben poche scuse per farlo.



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L'assassino che è in me 2014-02-12 11:35:01 Dartagnan
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Dartagnan Opinione inserita da Dartagnan    12 Febbraio, 2014
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Leggerlo è un dovere

Un grandissimo noir, un "must" per gli amanti del genere. Jim Thompson dà voce alla follia più pura e recondita, quasi come a volerci dire: "Ehi, state attenti, non immaginereste mai dove si trova il male".
Il punto di vista del cattivo ti viene spiattellato davanti agli occhi senza inibizioni, e tu lettore ti trovi costretto a lottare con i meandri di una mente malata.
Davvero fantastico.

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Amanti del noir o futuri amanti del noir. Ma non solo.
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L'assassino che è in me 2014-02-12 08:37:35 marlon
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marlon Opinione inserita da marlon    12 Febbraio, 2014
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IL BIANCO E IL NERO

Central City , Texas. Anni ‘50
Settant’anni prima qui era il far west. Non è cambiato molto. Invece di cavalli e diligenze ora ci sono automobili e pick up. Lou Ford è il vice sceriffo della contea e del minuscolo paese di Central City. Suo padre era il solo ed unico dottore del paese. Lou ha trent’anni ed è una persona gentile ed affabile. Gran bravo ragazzo. Lo sceriffo Bob, suo superiore, lo conosce da quando è nato. Quando tira una brutta aria Lou viene sempre inviato per sedare risse, per parlare con la gente, per risolvere con le buone le situazioni più ingarbugliate. Cappello in testa e sigaro in bocca. “ SISSIGNORE … SISSIGNORA .. BUON GIORNO … BUON GIORNO SIGNORA .. “ .
In una comunità così piccola si ha l’illusione di conoscersi tutti, anche intimamente. Già, l’illusione …
Lou ha un lato oscuro. Lou è una persona malata. Quest’ombra nera si manifesta sin dall’infanzia. La gente non lo sa. Tutti hanno scheletri nell’armadio ma il nostro vice sceriffo porta il seme del male dentro di se . Qui la gente per bene, gli onesti cittadini non riescono a vedere il vero volto di questo gentile giovanotto. Qui il diavolo ha la divisa e si muove indisturbato nel paese. Gioca al gatto col topo.
La vera natura di Lou riemerge dall’abisso quando in paese compare Joyce Lakeland . Una affascinante ragazza che si prostituisce in casa propria. Tanti clienti, anche illustri, ma la comunità non vede di buon occhio la cosa … Tanto da indurre lo sceriffo Bob ad inviare il nostro giovane vice e convincere la prostituta a levare le tende … Sarà l’inizio della fine …..
L’autore, Jim Thompson, è stato un precursore. Questo libro è stato pubblicato negli anni cinquanta. Il genere noir , la doppiezza del protagonista, la sua appartenenza alle forze del bene, il Male in una piccola comunità. Non si era pronti per questo genere. Lo stile ironico è una serie di rasoiate. Ma è realtà e disincanto. I cambi di marcia repentini, le trasformazioni del protagonista ( un gran bravo ragazzo …. ). I lettori vengono ingannati e agghiacciati dalla reale natura di Lou e naturalmente dalla bravura dello scrittore. Infatti i libri di Thompson verranno apprezzati molti anni dopo. Ma gli artisti e le persone di talento si riconoscono tra loro ….. Stanley Kubrick rimase colpito dal talento di Jim Thompson …
Lettura consigliata agli amanti del genere. Non ho dubbi.

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