L'apparenza delle cose L'apparenza delle cose

L'apparenza delle cose

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Un tardo pomeriggio d'inverno nello stato di New York, George Clare torna a casa e trova la moglie assassinata e la figlia di tre anni sola - da quante ore? - in camera sua. Da poco ha accettato un posto di insegnante di Storia dell'arte in un college locale, e si è trasferito con la famiglia in una fattoria che le voci di paese vogliono «stregata»: pochi anni prima, è stata al centro di un altro fatto di sangue, la morte di una coppia di agricoltori, che ha lasciato tre figli adolescenti. George diventa subito il sospettato numero uno, e mentre i suoi genitori tentano di salvarlo dalle accuse, e lo sceriffo cerca prove di colpevolezza, la cittadina opta per un intervento soprannaturale, che sembra confermato da strane apparizioni di oggetti, gelide folate di vento. I tre ragazzi orfani si ritrovano presto invischiati nel mistero, visto che l'omicidio è avvenuto in quella che era la loro vecchia casa d'infanzia. In questo noir ricco di riferimenti artistici e filosofici, seguiamo la storia di due famiglie, l'intreccio delle loro vite, il ritratto complesso di un matrimonio, e uno studio delle ferite che segnano un'intera comunità.



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L'apparenza delle cose 2017-07-26 06:01:23 cosimociraci
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cosimociraci Opinione inserita da cosimociraci    26 Luglio, 2017
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Non aprite quella porta

Elizabeth Brundage ci offre uno stile molto particolare. I dialoghi non fanno uso delle virgolette e a volte non c'è alcuna indicazione di chi sia a parlare poiché non esiste un inizio della frase. Questo tratto, che ho letto in giro essere fastidioso, a me ha affascinato perché mi ha trascinato in un'esperienza di lettura impegnativa, sicuramente diversa dal solito. Il libro è ben scritto, con un tocco di soprannaturale. L'impostazione ben strutturata e intuizioni interessanti mi hanno ricordato lo stile di Paula Hawkins. Inoltre, l'impostazione di Chosen, piccola città agricola, sembrava estremamente realistica.

Purtroppo le note positive finiscono qui. La storia è secca e poco produttiva, il ritmo lento e le transizioni brusche tra passato e presente fanno perdere i punti di vista.
Non ho stabilito alcun legame con nessuno dei personaggi. Non c'era profondità in loro. Dopo il capitolo iniziale con la morte di Catherine, ritorniamo immediatamente indietro con i giovani fratelli Hale. Non ero veramente interessato finché le strade degli Hale e di Catherine non si incrociano. Era la prima volta che la storia mi ha fatto provare un po' di tensione.
A metà strada, cominciamo a ottenere un quadro più chiaro del matrimonio di Clare attraverso le loro prospettive e le prospettive degli altri. Catherine sa che qualcosa e sospetta di George e del suo matrimonio, ma è troppo vicino per vedere l'immagine completa.

Dopo aver solleticato il mio interesse, ho incontrato lunghi paragrafi di descrizione e di introspezione ma non ho mai sentito un livello sostenuto di tensione.

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L'apparenza delle cose 2017-03-07 10:41:23 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    07 Marzo, 2017
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L'oscura casa maledetta

Inverno, Chosen, Stato di New York. George, insegnante di storia dell'arte in un college locale, torna nella nuova casa appena acquistata, e trova sua moglie brutalmente uccisa con un'ascia, e la piccola figlia di tre anni chiusa nella sua cameretta. Ovviamente i sospetti si concentrano immediatamente sulla sua persona. Ma non solo: c'è un particolare inquietante. La casa: per molti anni disabitata, a detta di tutti gli abitanti della piccola comunità, perchè stregata; ha visto la morte-suicidio di una coppia di agricoltori, che hanno così abbandonato al proprio tragico destino i tre figli adolescenti. Dopo un primo capitolo di spiegazione dei fatti, l'autrice ci riporta indietro nel tempo, nella narrazione di un mondo rurale che ricorda i grandi romanzi americani della prima metà del '900. Ecco la storia dei tre fratelli orfani: Eddy, Cole, Wade, che risale lentamente fino alla storia dell'omicidio. Il parallelismo, dunque, di due famiglie tragicamente segnate. Ma non solo: strane apparizioni di oggetti, gelide folate di vento. Questi sono gli ingredienti principali di questo testo, che portano il lettore ad ascriverlo nel genere gotico. Molto intensa è la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto quello di Ella Hale, di cui si dice: "Continuava ad accarezzare un mucchio di sogni frammentati. L'aveva fatto per tanti anni, così aveva una vasta collezione di possibilità. (...) Aveva sempre desiderato tornare a scuola, diventare infermiera. Ma..." Per non parlare di Clare, la moglie di George: " Sentiva che doveva esserci qualcosa di più nella vita, una ragione più profonda di esistere, uno scopo più significativo."
Determinante è il titolo di questo romanzo, L'apparenza delle cose, che rimanda proprio alla difficoltà insita nella ricerca della verità, dello sforzo di andare oltre la superficie, e di quanto sia facile nascondere l'insanità mentale dietro la rassicurante quotidianità. E' un affresco a tutto tondo, a più voci, atte a svelare l'arcano celatosi in un oscuro omicidio. Un libro che è un insieme di generi: paranormale, filosofico, psicologico. Un sicuro successo editoriale.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
consigliato a chi ha letto Mary Higgins Clark, Nella notte un grido.
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