L'antiquario
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Julián Sánchez è nato a Barcellona nel 1966 e vive a San Sebastián. Ha un passato da arbitro di basket nella lega professionistica spagnola e lavora da dieci anni in un prestigioso laboratorio farmaceutico.
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Opinioni inserite: 8
L'ANTIQUARIO
Le potenzialità di questo libro di essere un bel thriller storico in effetti c'erano tutte: un antiquario assassinato, un antico manoscritto da decifrare, un mistero legato alla Santa Inquisizione spagnola, una Barcellona descritta in maniera profondamente emozionante...
Poi purtroppo l'autore inciampa... concordo a pieno con chi ha scritto nella sua recensione che il libro ha troppe analogie con Il Codice da Vinci (a tratti ne sembra quasi una brutta copia) e con chi ha sottolineato che viene dato troppo risalto ad una storia d'amore, che potrebbe essere ben più marginale.
La trama: Un antiquario Barcellonese trova un antico manoscritto che potrebbe far luce su un mistero celato da millenni: la collocazione della pietra di Dio. ... poco dopo viene brutalmente ucciso. Sarà il figlio a cercare di far luce sulla vicenda.
Libro consigliato? Solo ai veri amanti dei thriller storici.. che però resteranno un pò delusi.
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La Spagna colpisce ancora!
l'"Antiquario", primogenito di Julian Sanchez è uno dei libri più completi che abbia mai letto. Architettura, letteratura e storia di un popolo che riesce sempre a risultare vincitore nel campo del mistero e delle situazioni più interessanti. Da un antiquariato a un libro a un mondo dietro una cattedrale, all'interno del quale si concentra tutta la storia della vicenda. Abbastanza interessante anche la documentazione dell'autore nei confronti della massoneria e simili, di cui si parla nel libro. Davvero bello e sicuramente da rileggere per la quantità e la qualità di certi contenuti.
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Banale
Quando in un thriller storico la parte più avvincente è lo sviluppo della storia d'amore finita tra due dei protagonisti...vuol dire che il resto è proprio "debole". Romanzo di uno scrittore spagnolo ma non ci troverete nè Zafon nè Falcones, la trama è una linea piatta senza scossoni, ho indovinato l'assassino alla sua comparsa in scena e non sono un fenomeno..., non ci sono colpi di scena , niente "pathos", si indovina perfino chi sarà il prossimo ad essere ucciso. Finale che peggiora la sensazione di banalità , la stessa storia nella storia che dovrebbe contribuire a creare qualcosa di avvincente è campata in aria , a tratti tra l'inverosimile e l'incomprensibile. Soldi buttati.
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Bello, scorrevole ma...
Con uno stile scorrevole e piacevole, Sànchez ci porta dentro quest'avventura che sembra percorrere eccessivamente la trama del "Codice Da Vinci",una storia avvincente ma che a tratti diventa troppo prevedibile ma con una fine gradevole...prevedibile ma ben azzeccata. Il libro lascia al lettore la voglia di un bel viaggio a Barcellona. Chi lo leggerà pensando ad un nuovo Zafòn resterà deluso!
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Dan Brownata... Ma piacevole
Sebbene lo stile e la trama siano molto simili a quelli di Dan Brown, il libro mi è piaciuto molto. Migliore di "Crypto" ad esempio, ma sono molto simili, come romanzi.
Per chi ha letto Dan Brown non occorre ricercare molto materiale, poichè sono molto simili: storia, misteri, libri preziosi e/o proibiti, arte (e architettura),peste, religione,omicidi... Tutto messo in risalto da un velo di suspance.
Lo stile però è leggermente diverso; se in Dan Brown abbiamo diversi punti di vista, e quindi diverse scene, in Antiquario c'è, per sommi capi, lo stesso filo conduttore, lo stesso punto di vista.
L'unica pecca però è quello che si capisce subito chi c'è dietro tutta la faccenda.
Dopo 50pag, nemmeno, si può tranquillamente svelare chi è il 'cattivo'.
Ma è stato piacevole vedere come Sanchez ha giustificato i diversi eventi.
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Il solito thriller storico
Il solito romanzo scritto (abbastanza bene) nel filone degli pseudo misteri alla Dan Brown.. La storia e’ decisamente da romanzo d’appendice ( l’eroe e le due bellissime donne innamorate di lui ) non particolarmente originale con un finale scontato e che non mi ha convinto. Di questo libro salvo solo l’ambientazione , Barcellona con la sua atmosfera , e alcune ricostruzioni storiche abbastanza ben documentate legate anche ad antichi libri ed all’attivita’ degli antiquari. Insomma un libro che si legge facilmente ma che coinvolge poco.
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Piacevole
Libro nel complesso piacevole.
Importante, secondo me, è il fatto che sia il primo libro dell'autore.
La parte storica è sviluppata abbastanza bene ed è forse la parte più interessante del testo; il resto è un semplice romanzo, niente di pretenzioso e a tratti un po' scontato.
Personalmente avrei lasciato perdere l'ultimo capitolo, così da lasciare un po' di sogni ed immaginazione al lettore.
Consiglio la lettura, ma magari prestato o in biblioteca.
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La pietra di dio
Una piacevole lettura estiva ambientata nella splendida Barcellona. La storia che si sviluppa partendo dall'omicidio di un anziano antiquario è interessante, i personaggi sono azzeccati e ben descritti, l'aggancio storico è appropriato e i rimandi credibili, insomma un libro ben studiato, forse troppo. la lettura pagina dopo pagina incuriosice ma non affascina, forse perchè ormai questo tipo storia è stato troppo sfruttato, forse perchè in questo caso il lettore si immagina qualcosa di diverso e il finale lascia non dico insoddisfatti ma sicuramente dubbiosi. Non sono un fautore del lieto fine a tutti i costi ma neppure della necessità del contrario. Si può accettare che un oggetto abbia poteri straordinari e sia in grado di influenzare pensieri ed azioni, ma nel momento in cui è possibile ribellarsi e sconfiggere la sua forza, allora o si accetta che i personaggi principali coinvolti nella storia siano stati stregati e condizionati dall'arcano, agendo e provando sensazioni ed emozioni non vere, altrimenti se ciò che le persone coinvolte comprendono reciprocamente nel corso della storia, non può finire con un grazie ed arrivederci.