L'altare dell'Eden
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Impantanato
Dopo la caduta di Baghdad, due ragazzi iracheni incontrano uomini armati che saccheggiano il giardino zoologico. Le gabbie sono stati aperte per il traffico di centinaia di uccelli esotici, mammiferi e rettili alle nazioni occidentali, ma questo crimine nasconde un segreto più profondo. In mezzo a una pioggia di proiettili, un laboratorio di armi sotterranee nascoste viene saccheggiato e qualcosa di ancora più terribile si libera.Sette anni più tardi, Louisiana il veterinario statale Lorna Polk inciampa su un peschereccio naufragato sulla barriera di un'isola. L'equipaggio è mancante o morto, ma la barca possiede un carico spaventoso: un gruppo di animali esotici in gabbia, chiaramente parte di un nero giro di contrabbando.Eppure, qualcosa non va con queste bestie, presentano deformità che non hanno senso: un pappagallo senza piume, un paio di scimmie cappuccine siamesi a livello dell'anca, un cucciolo di giaguaro con la dentatura di una tigre dai denti a sciabola. Essi hanno inoltre in comune una caratteristica: un misteriosa intelligenza accresciuta a livelli preoccupanti.Per scoprire la verità circa l'origine di questo strano carico e la minaccia terroristica, Lorna dovrà allearsi con un uomo che condivide un passato oscuro e sanguinoso e che ora è un agente.Insieme, i due danno la caccia ad una bestia che è scampata al naufragio mentre scopre un mistero legato all'ingegneria genetica, il tutto per esporre un segreto sconvolgente che risale a prime radici del genere umano.
Altare di Eden è un romanzo a sé stante, non fa parte della famosa serie Sigma Forza Rollins. Sopporta però i suoi punti di forza: un forte, credibile personaggio femminile, e grandi sequenze d'azione.
Nel complesso, a mio parere Altare dell'Eden non è più bella opera di James Rollins.
Il difetto principale di questo libro è una trama un po' sconnessa. Il romanzo è diviso in tre sezioni distinte, che mi è sembrato non confluiscano in un insieme unitario.
L'atto primo, ha una sequenza di apertura formidabile con molta azione e mistero, ma la parte centrale si tiene impantanata in una palude troppo a lungo. Ancora una volta molta azione, ma ha perso un generale senso di minaccia reale; la caccia attraverso la palude è una distrazione dalla trama principale e il male che c'è dietro.
Provaci ancora James
I libri di Rollins presentano sempre lo stesso schema narrativo. Capitoli brevi che finiscono quasi sempre con un piccolo colpo di scena o un cambio repentino di scenario. Trama intrigante basata su teorie scientifiche o reperti archeologici fantasiosi, ma comunque verosimili.
Purtroppo questo mix in quest'opera non funziona. La prima metà del libro è piacevole e sull'onda degli altri romanzi. Peccato che in seguito subentri nella scrittura di James Rollins il probabile figlio dodicenne. Il cambio di scenario è banale. La teoria scientifica viene gettata alle ortiche e una combriccola di campagnoli-cacciatori annienta l'armata mercenaria ( quella con i soldati super ultra mega cazzuti).
Risparmiatevi 20 euro per stavolta.