Jane e l'arcano di Penfolds Hall
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L'investigatrice Jane
Che piacevolissima sorpresa scoprire Jane Austen in questa veste di "investigatrice" che, a mio avviso, calza perfettamente con il carattere della scrittrice.
Questa vicenda si svolge nell'estate del 1806, l'anno successivo alla morte del reverendo Austen, durante una visita nel Derbyshire, luogo ormai conosciuto e amato dalle fedeli lettrici di Jane Austen.
Ho apprezato tutti i personaggi di questo romanzo.
In primo luogo la Jane Austen di Stephanie Barron che in qualunque luogo visiti, incappa un un cadavere. Una disdicevole abitudine, come prontamente sottolinea la madre. Personaggio, quest'ultimo, davvero interessante, pronta a considerare Lord Harold Trowbridge, quinto Duca di Wilborough, una cattiva compagnia per Jane, ma altrettanto lesta a lasciarli per un colloquio tête-à-tête, ricordandomi la briosa Mrs Bennet sempre pronta a maritare le figlie.
Mia grande pecca è stata l'aver scoperto, a lettura inoltrata, precedenti romanzi della serie dove la figura di Lord Harold era presente, come si evince dalla lettura di questo libro.
Personaggio che sembrerebbe davvero interessante e che non vedo l'ora di conoscere meglio con la lettura dei libri precedenti, che sicuramente vedrò di recuperare.
Dipinti con maestria anche la famiglia del Devonshire con cui Jane ha contatti grazie a Lord Harold e all'omicidio sul quale indaga con la discrezione dovuta alla sua posizione.
Particolare nota va infine fatta al personaggio di Reverendo Edward Cooper, cugino di Jane, al quale si dice che la scrittrice abbia preso spunto per il suo mr Collins. Davvero singolare in questa ricostruzione, con la sua buffa mania di cantare inni soprattutto quando si ritrova sotto tensione, ricorda benissimo il personaggio, altrettanto stravagante, di Orgoglio e Pregiudizio.
Una lettura davvero piacevole ed affascinante.