Io ti troverò
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Opinioni inserite: 10
Diamo inizio alla caccia
Io ti troverò è un romanzo di quasi 800 pagine ma che si può leggere molto velocemente in quanto i ritmi salgono con l'avanzare della storia.
Una vera e propria caccia all'uomo il quale a sua volta va a caccia delle donne.
Un thriller che narra della vita di un assassino seriale dal suo concepimento fino all'evoluzione della sua fama che gli ha permesso di fregiarsi del soprannome di Diavolo della California.
Nelle descrizioni dei vari omicidi l'autore non si risparmia ed è minuzioso nei particolari, sempre più inquietanti; le mutilazioni possono essere paragonabili solo a quelle del serial killer più famoso di tutti i tempi "Jack The Ripper".
Il protagonista è delineato ottimamente sia nel fisico che nella sua psiche, l'autore ci prende per mano e ci accompagna nel punto più buio e profondo dell'inferno, un luogo dove trova sfogo la personalità di un soggetto che a sua volta è stato vittima e carnefice.
Eppure l'autore, Shane Stevens, ci pone nel finale di fronte ad una possibilità, può il diavolo chiedere di essere liberato dai suoi incubi? Ci potremmo chiedere: è mai possibile che anche il signore del male possa supplicare il prossimo di essere redento?
Un libro che seppur la sua corposità si legge scorrevolmente, dei personaggi ben delineati e delle scene sicuramente descritte dettagliatamente.
Un vero thriller con tutti gli attributi del caso.
Se ne consiglia la lettura per forti di stomaco e di cuore.
Buona lettura a tutti.
Il Syd
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Conturbante
Questo libro, per me che sono una amante del genere noir, è stato una vera scoperta.
Si tratta forse della caccia all'uomo più bella che abbia mai letto, in cui sono coinvolti tanti e variegati rami della società: politica, giornalismo, famiglie normali, malavita, medici. Un'incredibile fusione di materie prime, che unite in maniera sapiente, amalgamate con mano esperta, danno vita a un piatto eccezionale. A differenza di altre persone, la parte che mi ha lasciato un po' più perplesso sono le prime 100 pagine, superate le quali però la lettura del libro è stata una discesa. Certo, l'argomento è di quelli tosti, certe scene splatter possono dare fastidio, e lo capisco, però il rapportarsi con la follia del protagonista, con i suoi demoni, rende tutto estremamente angosciante. A un certo punto anche tu, lettore, inizi a vedere i suoi fantasmi.
Naturalmente, come ho letto in altre recensioni, il libro ha anche dei difetti. Sembra strana, infatti, la semplicità con cui Bishop si procura alloggi e documenti, ma dobbiamo pur sempre considerare che si tratta di un'opera di trenta e passa anni fa. Altro mondo, altra vita. Pure adesso, rileggendo Conan Doyle, si potrebbero trovare per lo meno strane certe trovate investigative di Sherlock Holmes, eppure il buon vecchio scozzese resta il maestro del genere, imprescindibile e grandioso creatore dell'investrigatore più famoso della storia.
Insomma, in "Io ti troverò" il contratto di verosimiglianza scrittore-lettore è messo alla prova, ma resiste.
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Ritratto della follia
Autore ispiratore di Stephen King e di altri scrittori altrettanto famosi del medesimo genere. Storia sanguinaria, che racconta la storia di un pazzo che, evaso, lascia dietro di sè una lunga scia di sangue, dettata dalla sua malattia mentale e dal suo modo di vivere la sessualità in maniera estremamente violenta. Durante questa fuga sanguinaria, l'autore ci fa anche conoscere il volto oscuro dell'America degli anni '70, sia attraverso i volti dei poliziotti e dei giornalisti che gli danno la caccia, sia attraverso le vite che questo assassino incontra durante la sua missione distruttrice. Sono frequenti i cambi di punti di vista nella narrazione, velocissimi gli spostamenti di questa ombra che ferisce a morte le donne, attraverso le grandi metropoli americane. Troppo lunga la narrazione, troppo cruenta: gli stessi elementi potevano essere resi con la stessa forza in molte meno pagine. Molto bella la parte iniziale, perchè viene descritta la genesi di questa follia omicida. Molto belle le ultime pagine, perchè il libro si chiude con un grande punto interrogativo. Tutto ciò che sta in mezzo è un ritratto di pura follia, però, forse, un pò fine a se stesso e, a mio parere, decisamente stancante. I seguaci di questo autore avrebbero saputo fare di meglio.
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Spietato
Solitamente trovo difficoltà a leggere una storia in cui ci siano molti riferimenti politici, ma Shane Stevens scrive un libro che si legge bene, che ti prende dalla prima a l'ultima pagina, crea un Serial Killer spietato, unico, capace di mettere i brividi. L'intreccio magistrale tra fatti accaduti realmente e fatti di pura fantasia da l' illusione che sia un fatto di cronaca realmente accaduto. Veramente un bel Thriller che, benché sia stato scritto nel 1979, risulta avere un linguaggio attuale. Mi ha fatto tornare in mente il bellissimo “A sangue freddo” di Truman Capote.
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Una partita a scacchi tra vita e morte
Thomas Bishop era un bambino, un figlio non voluto, frutto di un amore malato di due genitori che hanno condiviso poco assieme. Figlio indesiderato e dalla paternità incerta che latita fra matrimonio ed abuso.
Thomas Bishop è un bambino maltrattato, che in tenera età, orfano delpadre decide di vendicarsi sulla madre.
Quindici anni di "carcerazione" in una clinica psichiatrica di massima sicurezza lo portano a tramare la fuga, che vedrà come complice (involontario) il neo compagno di prigionia Vincent Mungo.
John Spanner, commissario attempato ma, dedito da una vita anima e corpo alle indagini, viene chiamato sul caso di evasione da parte di Vincent Mungo, il qule prima di scappare uccide e deturpa il suo compagno di fuga Thomas Bishop.
Inizia così una lunga serie di omicidi violenti che colpiscono le donne. Numerose donne.
L'arrivista Senatore Stoner decide di cavalcare l'onda mediatica del serial Killer per far convergere i voti e l'attenzione sul suo programma a favore della pena di morte.
Il criminologo e studioso Finch studia con interesse le somiglianze tra il nuovo incubo del serial killer evaso dall'ospedale/carcere psichiatrico ed il caso similare di Caryl Chessmann.
Il redatore investigativo Adam Keaton del "Newstime" è chiamto in gran segreto a svolgere dei servizi paralleli all'indagine in corso sulla ricerca del figgitivo assassino seriale, che lo porterà ed entrare nei meandri della mente dell'omicida, scoprendo tracce che a molti erano sfuggite.
Forse posso aver sfiorato lo "spoiler" con alcune presentazioni dei personaggi prinicpali del liro di Stevens ma, vedrete leggendolo, che tutto questo si trova nelle prime 90pagine del linro, e ne mancano ancora più di 700... =)
Una caccia all'uomo che diventa uno dei più bel libri noir mai scritti.
Un autore sottovalutato in vita, morto sconosciuto che ha saputo costruire un'opera di valore assoluto.
Stevens, indaga nella mente di un serial killer passando dalla percezione popolare dei fatti.
L'assassino, svelato nelle prime pagine viene rincorso e sfiorato per quasi 800 pagine, risultando, a mio modesto avviso pochissime volte banale o pesante.
Un'indagine interiore del male umano, nei suoi tratti più complessi ma, con le semplicità che solo una macchina talmente contorta come la mente dell'uomo può essere.
Un romanzo eccellente, mi ha fatto rivivere alcuni personaggi psicologici di Carrisi, uniti alla capacità di narrare l'orrore di King, con la crudeltà dl Larrson. Un mix molto variopinto e molto soggettivo che però ho voluto inserire per dare l'idea della "colossalità" di questo libro.
Libro consigliatissimo a chi piacciono i polizieschi, i romanzi basati su personaggi ben descritti e con personalità complicate.
Un'opera da possedere.
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Io vi SALVERO'!!!
Ho terminato il libro e mi son detta: la gente lo deve sapere! Io devo avvisarli tutti!!
“Io vi Salverò” da queste 798 pagine!
Recensisco negativamente questo libro stavolta non per una questione soggettiva, di gusti, ma perché non è proprio una lettura affrontabile.
Conta molto il fatto che sia stato scritto prima dell’11 Settembre 2001, quindi il romanzo si fonda su tutta una serie di azioni che oggi non puoi proprio fare.
La nostra attuale forma mentis non concepirebbe praticamente tutte le azioni del protagonista.
Pubblicato nel 1979, è la classica storia del bambino maltrattato che da grande non diventa un pianista o un genio della matematica ma un serial killer.
Il problema più grande del racconto è che si basa su un particolare “inganno”: un inganno così sciocco, così OVVIO, che a leggere che nessuno stranamente arriva a capire l’ovvietà della situazione mi è venuto il nervoso, ogni 10 pagine imprecavo tra me e me: “non è possibile che facciate tutti finta di non capireeee”.
Stavo impazzendo lo ammetto.
Non si può fondare un thriller facendo conto della stupidità dei personaggi.
Non puoi scrivere di un serial killer che attraversa 5000 Km di Americhe e si procura patenti di guida in tre giorni, acquista biglietti aerei con nomi falsi inventati al momento, apre conti in banca frugando nella posta pubblicitaria altrui.
Odio non potervi parlare delle migliaia di baggianate scritte per mandare avanti questo improbabile racconto, eppure, ne avrei da dire, ribadisco che son ben 798 pagine!
Un thriller (mah) di 798 pagine di una lentezza esasperante .
Pertanto, tirando le somme: se vi piacciono i thriller che vi tengono con il fiato sospeso, con avvenimenti e situazioni che vi colgono di sorpresa e vi fanno esclamare ”diamine!Questo non me lo sarei mai aspettato!”, se vi piace investigare insieme al protagonista, porvi domande e dubitare di averci azzeccato, dubitare di aver compreso chi è il colpevole e restare sulle spine fino alla fine ok, questo libro non fa per voi.
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Senza Eguali
Questo non è un Romanzo. E' una condanna.
perchè quando sfogli la prima pagina e dopo solo 5 giorni ne hai lette 500 ostinandoti a non voler chiudere per dormire.... vuol dire che l'autore ha creato un meccanismo di narrazione che non lascia scampo.
Questo è un capolavoro assoluto,non leggerete niente di simile...forse ci si avvicina "Red Dragon" di Harris (che ha scopiazzato) ma la narrazione è più veloce, velocissima e con una qualità impressionante,non vorrei sembrare troppo entuasiasta ma questo libro è nerissimo,velocissimo,e con uno stile impeccabile.
Una bomba ad orologeria pagina dopo pagina....
Scordatevi tutti i migliori romanzi di genere.... questa storia non la scorderete mai,perchè ogni romanzo di genere messo vicino ad essa risulterà banale scontato e scritto male.
E questo vi condannerrà, perchè se leggete una storia così ben scritta, difficilmente per i prossimi anni sarete soddisfatti da altri romanzi.
Un Capolavoro! Il Capolavoro. Bravura narrativa devastante.
Puntualizzo che è del 1979, prima di tutti gli scrittori più blasonati,che hanno attinto a mani giunte da quest'opera incredibile, non riuscendo neanche ad intravedere l'eccellenza di questo romanzo.
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Il più sadico dei serial killer!
Pubblicato negli Stati Uniti nel 1979, "Io ti troverò" è una pietra miliare del thriller.
Il protagonista, Thomas Bishop, è sicuramente uno dei più inquietanti e disturbati eroi che siano mai stati narrati, eppure straordinariamente umano.
Il ritmo del romanzo, inizialmente lento, cresce capitolo dopo capitolo, città dopo città, seguendo le orme che porteranno il serial killer da Los Angeles a New York, per diventare frenetico nel sanguinario epilogo.
Ami Ellroy? King? Leonard? Deaver? Koontz? Non perdere questo libro!
Fazi Editore, euro 19,50
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Un grande thriller
Uno dei migliori thriller mai pubblicato , non a caso preso ad esempio dai maestri del genere, "Io ti troverò" narra la storia di un ragazzo con gravi problemi psichiatrici che un giorno, all' età di 10 anni, uccise la madre. Internato in un ospedale, raggiunta la gioventù decide di scappare, spinto da uno solo scopo: uccidere più donne possibili. Il libro mostra, fornendoci anche la narrazione in prima persona del protagonista, come la follia possa mettere a repentaglio la sicurezza di un intero paese e come essa risulti un elemento soggettivo, poichè un' azione per molti considerata una pazzia, agli occhi del folle, in questo caso il protagonista, può diventare una ragione di vita. Il libro, pubblicato in Italia recentemente ma scritto nel 1979, presenta un caratterizzazione dei personaggi e una descrizione dei luoghi in cui si svolge la vicenda estremamente moderna. Il ritmo è scorrevole, e tiene il lettore concentrato fino all' ultima riga. Consigliato agli amanti del genere.
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Io ti troverò
Nonostante sia un libro scritto più di 30 anni fa, sia lo stile sia il contenuto sono molto attuali ed è facile capire perchè molti autori ben più noti si siano ispirati a questo lavoro di Stevens per i propri best sellers.... La storia segue la vita di un giovane ragazzo con problemi psichiatrici che sfoga le proprie paure e pulsioni su un numero considerevole di donne, rendendosi il ricercato n°1 negli Stati Uniti, braccato da polizia, mafia, politici e mass media come il nuovo Jack Lo Squartatore; il libro a tratti è molto crudo, il ritratto del protagonista affascina nella sua complessità e perversione, e si ha davvero voglia di scoprire se,come e da chi verrà fermato... l'unica pecca che posso riscontrare? Penso si potessero risparmiare un centinaio di pagine, a tratti i racconti dei meccanismi che animano giornali e politica sono un po' pesanti... comunque consigliato!