Io non ti conosco
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Il mio miglior nemico
Julia si è sempre presa cura della sorella minore Kate, più giovane di alcuni anni e un pò scapestrata, finoa quando questa si trasferisce a Parigi mentre Julia si sposa e mette su famiglia.
Tutto sembra aver raggiunto un equilibrio quando arriva la devastante notizia della morte di Kate.
Julia non riesce a darsi pace, la polizia prima brancola nel buio poi sembra aver trovato un colpevole poco convincente che lascia irrisolti tutti i dubbi sulla morte di Kate. Julia va a Parigi e conosce la coinquilina di Kate con cui entra subito in sintonia e inizia a cercare per proprio conto una pista che faccia luce su cosa è accaduto a Kate . Scopre che la sorella conduceva un'esistenza fatta di lavoro ed appuntamenti con sconosciuti o quasi incontrati su un blog specifico per incontri a scopo sessuale.
Julia si iscrive allo stesso sito e trova un pretesto per contattare le ultime persone con cui ha avuto a che fare Kate sul blog nella speranza che tra loro vi sia l'assassino.
Finisce per mettere in discussione il proprio matrimonio avendo una relazione con un uomo più giovane di lei ed affascinante ma anche enigmatico, possessivo e violento. Che sia lui il killer ? Però il giorno in cui è morta Kate ci sono prove inconfutabili che lui fosse in Australia quindi ha un alibi inattaccabile. La vita di Julia comincia a prendere un sentiero pericoloso, l'uomo sembra perseguitarla anche quando lei decide di troncare la relazione .
L'uomo sembra voler giocare con Julia un gioco perverso, la prende quasi in giro per l'insoddisfazione coniugale che l'ha portata a concedersi questa pericolosa realazione, quindi è solo un pervertito ma non un assassino? Ma quando anche il figlio adolescente viene avvicinato con un pretesto da questo personaggio Julia capisce di aver sottovalutato la portata del pericolo e chiede aiuto all'amica di Kate che nel frattempo è arrivata a Londra per lavoro.
Thriller che inizia con incedere sommesso per prendere ritmo da metà in poi fino ad una rivelazione finale sorprendente.
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Nessuna certezza fino alla fine e oltre...
S.J.Watson colpisce ancora e lo fa dandoci ancora più ansia che nel libro precedente.
La storia comincia subito con un omicidio molto atipico, la sorella della protagonista viene uccisa ma non si capisce il motivo.
Non c'è rapina, non c'è violenza, niente che possa aiutare la polizia, non solo a trovare il colpevole ma anche a capire i motivi.
La protagonista non riesce a darsi pace giustamente e il senso di colpa per i molti anni passati lontana dalla sorella e gli ultimi mesi precedenti all'omicidio passati a discutere con lei a telefono , aumentano il suo bisogno di scoprire chi le ha fatto del male e perché.
Scopre così aspetti della vita della sorella che non conosceva, come la frequentazione di siti internet per incontri occasionali con uomini sconosciuti.
Ed è qui che inizia la sua rovina, qui molte scelte che fa fingendo siano per trovare il colpevole andranno solo ad intaccare la sua quotidianità.
La cosa che più funziona quando si leggono queste pagine è la capacità dello scrittore di farci provare tutte le emozioni della protagonista, ma proprio tutte: dalla sofferenza iniziale per la morte di un parente, alla foga di trovare il colpevole, all'ansia quando rischia di rovinare tutto per una relazione extraconiugale, all'eccitazione sessuale, per finire poi con l'angoscia finale ...
Devo dire che rispetto al precedente libro , in questo molto spesso si capisce un po in anticipò cosa sta per accadere essendo una trama a cui con polizieschi e serie tv siamo abbastanza abituati, mentre in "Non ti addormentare" fino all'ultimo non si sa di chi fidarsi e a cosa credere.
Non sono storie collegate quindi potete leggerli come volete, ma vi consiglio di leggerlo entrambi se amate i thriller ricchi di femminilità e suspance.
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Scomparsa di Chevy Stevens
Conosciamo chi amiamo?
Non mi sfuggirà più nessuno libro di S.J. Watson, tra l'altro autore anche di "Before I Go To Sleep"(Non ti addormentare), diventato un film interpretato da Nicole Kidman, Colin Firth e Mark Strong.
IO NON TI CONOSCO è un serratissimo thriller psicologico, dove i colpi di scena non finiscono mai.
Inizia lentamente, ma in progressione crea uno stato d'ansia, che a momenti si placa ed in altri esplode con violenza. Sembra che tutto sia legato alla casualità nella vita di Julia Plummer, mentre è strettamente concatenato al resto. Non ho trovato indizi, lasciati al caso, o situazioni, che sono rimaste senza soluzione. Tutta la narrazione, dai sottilissimi risvolti psicologici, è stata sapientemente studiata e mescolata con sesso, social network e tecnologia.
Non ci sono punti morti, scene noiose o inutili, ma meccanismi della suspense, gestiti alla perfezione.
Julia Plummer è stata travolta dalle situazioni esattamente come avrei fatto io. Non è solo la narrazione in prima persona ad acuire il coinvolgimento del lettore, in questa torbida relazione di sesso e morte, ma è principalmente la storia a creare un legame indissolubile che resta invariato dalla prima all'ultima delle oltre quattrocento pagine totali. Anzi, non si chiude nemmeno alla fine. Il finale è davvero sconvolgente e ad effetto. Il cervello del lettore, in tensione per comprendere la psicologia dei personaggi, giunto a fine romanzo, rimette in discussione tutto e continua ad elaborare probabili evoluzioni. È come se fosse chiamato a decidere i destini dei personaggi o se ne facesse parte.
Se amate i romanzi ricchi di suspense, con trame macchinose ed enigmi della mente umana insolubili e rimasti fino ad ora insondati, IO NON TI CONOSCO è il libro che fa per voi.
In questo thriller psicologico, niente è come sembra e nessun personaggio conosce realmente fino in fondo gli altri con cui entra in contatto. C'è sempre una maschera dietro ognuno di loro. C'è sempre un fine che aggroviglia i misteriosi meccanismi della mente umana.