Insomnia
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La Grande Scacchiera
Derry ( Maine ) 1995.
Ralph Roberts è un settantenne rimasto vedovo da poco. Giusto il tempo di fare un bilancio della propria vita, metabolizzare il dolore, assaggiare la solitudine ed ecco arrivare le sorprese … Ralph comincia a manifestare i sintomi dell’insonnia che, inesorabile, riduce giorno dopo giorno le ore di sonno. Altri effetti collaterali sono le strane “visioni” che accompagneranno il protagonista. Egli scoprirà che tutte le persone posseggono un’ aura che cambia il colore a seconda dello stato d’animo o di salute. Infine un filo, a mo’ di palloncino, sormonta le teste di qualsiasi individuo sulla faccia della terra. Un filo strettamente collegato alla vita …
Scherzi dell’insonnia ? Pazzia ? Può darsi ma le coincidenze non tarderanno ad arrivare. Infatti Ralph si imbatterà in due strani personaggi, completamente calvi, vestiti da chirurghi e muniti di strane forbici. Questi “ dottorini calvi” compaiono ogni volta che una persona è in punto di morte … Come la vicina di casa del protagonista o un amico. Ma chi sono ? Cosa vogliono ? E perché sono invisibili all’umanità ? Con un po’ di sollievo Ralph scopre di non essere il solo a “ vedere”. Anche la sua amica Lois possiede questa facoltà…
Un libro “strano” ma interessante. Stephen King ci propone un romanzo farcito di citazioni e si passa da Derry ( già famosa con “ IT “) alla mitologia greca, dalla scienza alla fantascienza e così via in un viaggio che squarcia il velo. Gli umani sempre al centro di tutto. In balìa degli eventi ? Non credo proprio, l’autore ci fa intendere che comunque siamo sempre responsabili delle nostre azioni. E mentre nel nostro mondo la violenza e la follia imperversano ( ma guarda un pò!), su un altro “ livello”, a nostra insaputa, si svolge un gioco più grande di noi. Citazioni e simbolismi a go go per darci qualche indizio…. INSOMNIA è molto lungo e descrittivo. La prima parte è lenta ma trattandosi di King … La seconda parte il ritmo cambia decisamente. Ma scordatevi l’ HORROR o il THRILLER !!!!! Niente di tutto ciò. Fantasy e Fantascienza forse sono termini più appropriati. Con un po’ di pazienza e superando qualche pagina di troppo l’ho promosso !!!
IL RE SANGUINARIO
Ora state pensando “Ma dai Sary ci proponi un libro così datato?”. Avete ragione, ma io non l’avevo ancora letto. Era in libreria da anni, mi spaventava la mole e non mi convinceva la trama, poi è arrivato il momento giusto. Adesso vi racconto tutto.
Ralph è un arzillo settantenne vedovo. La sua amata Carolyn se l’è portata via un cancro al cervello. Una vita condivisa in salute e in malattia, poi la solitudine con tutti i suoi fantasmi.
Uno di questi è l’insonnia. Silenziosa ed improvvisa arriva, si accomoda nel corpo e fa da padrona. Il mondo cambia, percezioni, colori, rumori, sensazioni è tutto sottosopra. Fosse solo questo che affligge il protagonista potrebbe anche essere accettato come un regalo della terza età, ma cose strane accadono a Darry. Fino a poco tempo prima era una normale cittadina americana, ora no, un vicino di casa folle è a capo di una squadra di antiabortisti agguerriti convinti che in una clinica del posto vengano effettuati aborti coscienti e non, cadaveri di neonati e feti trasportati in un crematorio per soddisfare la sete di sangue del Re Sanguinario. Nuovi abitanti strambi, visioni, predicatori, confusione, fra tutto questo cosa è reale e cosa è frutto della mente? Esiste un mondo parallelo? L’eterna lotta tra il bene e il male?
Questo libro potrebbe intitolarsi l’epopea di Ralph. Un tomo che, secondo me, l’autore avrebbe dovuto sfoltire con una forbiciata decisa. L’inizio è lento e piatto, la lettura prosegue senza scosse adrenaliniche né suspense fino a metà libro, poi il ritmo aumenta e la storia decolla suscitando interesse, nessun asso nella manica, nulla di particolarmente sconvolgente o speciale.
Un’infinità di informazioni tecniche da rivista scientifica, è molto ben studiato e pensato, sicuramente King non lo cogliamo impreparato, oltre che una quantità di nomi propri difficili da memorizzare e da ripescare al bisogno.
La penna è abbastanza semplice e chiara, quindi le pagine scorrono velocemente. Troppo descrittivo, in certi punti si dilunga inutilmente facendo calare l’attenzione. Mancano particolari succulenti, scene avvincenti ed inquietanti. I capitoli sono suddivisi in sottocapitoli, necessari come una boccata d’ossigeno.
La trama è originale, ma è sviluppata in modo poco appetitoso. Il titolo e la fama del maestro promettono una valanga di piacere/terrore … non è così. Una doccia tiepida, non è sgradevole ma neanche rigenerante ed appagante.
“Insonnia e alcolismo hanno molto in comune, ma dove coincidono è che entrambe sono malattie del cuore e della mente e quando si dà loro spazio, di solito ti ammazzano lo spirito molto prima di quanto riescono a distruggerti il corpo.”