Indipendenza
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Politica e personale
E così si chiude la storia di Melchor Marin, cominciata con Terra alta. Javier Cercas con questo libro, ambientato alcuni anni dopo la conclusione del precedente, riporta Melchor a Barcellona, dove ha vissuto con Cosette dall' amico Vivales e che poi ha lasciato per tornare a Terra alta, per continuare il suo lavoro in polizia ma con l'aspirazione a diventare un bibliotecario come la defunta moglie Olga. A Barcellona si alternano le storie della politica catalana (da qui il titolo del libro) e le vicende di un gruppo di ex giovani ricchi e di successo e di una donna che è diventata la sindaca di Barcellona. Da queste storie emergerà la verità su un dramma che ha segnato la vita di Melchor, la morte della madre, consentendogli di riprendersi la vita. Anche in questo libro ho trovato conferma della bravura di Cercas nel descrivere figure di grande umanità a fianco di individui meschini ed approfittatori, con una profondità che tuttavia riesce a non essere pesante. Anche in questo libro ho amato profondamente Melchor ed i suoi amici
Indicazioni utili
Melchor Marin e l'umanità peggiore:la politica
Javier Cercas, dopo il grande successo di Terra alta, torna in libreria con Indipendenza. Un romanzo portentoso e di grande effetto.
Qui sempre protagonista assoluto, oltre che voce narrante, è Melchor Marin, poliziotto amante dei libri, sempre preda a fantasmi che gli rovinano la vita. L’assassinio della madre, prostituta, barbaramente uccisa e la morte precoce dell’amata moglie Olga, gli sconvolgono l’esistenza. Ma gli resta la figlia Cosette. Ed è insieme a lei che decide di tornare, nonostante tutto, a Barcellona per occuparsi di un caso singolare. Qualcuno sta, infatti, ricattando la sindaca di pubblicare dei video porno che, se diffusi, possono crearle dei grossi problemi, sia a livello umano che politico. Il nostro amico poliziotto si rende immediatamente conto che in questo caso la politica gioca un ruolo preponderante. Chi è la sindaca, in realtà?
“E’ una donna sulla quarantina, alta, corpulenta, con occhi verdi e lineamenti sottili e aspri, e Melchor sente , avendola vicino, la stessa cosa che sente quando la vede in televisione: che è una di quelle donne che bisogna guardare con attenzione per scoprirne la bellezza. (…) che quella donna inquieta e frettolosa, che si tortura in continuazione le dita. “
E dal punto di vista politico che ruolo assume?
“La vera furba è lei. Così furba da fargli credere che i furbi sono loro, che sono loro a comandare. Così furba che sa fare la finta tonta come nessun altro. E’ lei il vero animale politico, quella che ha l’istinto assassino dei politici autentici.”
Riuscirà Melchor Marin a risolvere un caso così intricato?
Una lettura di genere avvincente ed intrigante. Il ritratto di una umanità variegata e spesso in preda alle passioni più turpi è il tratto dominante della narrazione. Una trama ben congegnata, personaggi intimamente ed abilmente tratteggiati, uno stile preciso e teso completano e caratterizzano una lettura adatta agli amanti del thriller. Il narrato di un uomo solo, costretto suo malgrado, e preda di molte incognite, a risolvere un caso che distingue, comunque, la società dei giorni nostri. Di grande attualità.