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Sopprimere, ovvero recidere ogni legame con l’altro per volontà personale e annientare il suo cuore. È il tema che ossessiona da qualche tempo la scrittrice Suzuki Tamaki, al punto tale da farne l’oggetto del romanzo che ha in animo di scrivere, intitolato L’indecenza. L’ossessione le è sorta il fatidico giorno in cui ha aperto le pagine de L’innocenza, un romanzo degli anni Cinquanta in cui il celebre autore, Midorikawa Mikio, narra con disarmante sincerità di X, la sua amante, e la ritrae come l’origine di tutti i mali della sua famiglia, colei che ha fatto sì che sua moglie si perdesse totalmente nei meandri bui della follia a causa della sua violenta gelosia. Quando si imbatte in alcune vecchie immagini di Midorikawa in compagnia di una ragazza, Ishikawa Motoko, credendo di poter dare un nome alla misteriosa X de L’innocenza, Tamaki si ritrova al cospetto della donna, ormai sessantaquattrenne. Motoko ha un volto da eterna ragazza così bello e irreale da sembrare un essere venuto da un altro mondo. La sua confessione sgomenta Tamaki: Midorikawa l’ha sedotta che era appena una graziosa fanciulla, ha piantato le tende in casa sua per ben sei anni esasperando il suo desiderio, poi quando lei è cresciuta l’ha abbandonata, imprigionandola per sempre nella sua verginità. Ishikawa Motoko non può dunque essere X. La ricerca di Suzuki Tamaki sembra a un punto morto. Chi è quella donna senza volto diventata famosa grazie a un romanzo? E chi è davvero Midorikawa Mikio? Un essere estremamente egocentrico che annienta il cuore degli altri? Un uomo crudele e spregevole che recide i suoi legami con studiata indifferenza?



Recensione della Redazione QLibri

 
In 2018-02-08 10:13:19 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    08 Febbraio, 2018
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X

“L’innocente”, romanzo scritto dal famoso scrittore Midorikawa Mikio, è per Suzuki Tamaki più di una semplice fonte di ispirazione. A sua volta autrice di successo, quest’ultima è al lavoro con il suo nuovo libro “In – Oscenità” opera che ha quale protagonista proprio il personaggio femminile del testo di Mikio. Il mistero che si cela attorno al componimento autobiografico del citato autore, diventa un qualcosa di irresistibile per la donna che pagina dopo pagina è sempre più decisa a far luce sul chi sia X (e non solo). Midorikawa, coniugato con Chiyoko e con tre figli, ha una passione sviscerata per le donne, non manca mai di dedicarsi a queste ultime e in particolar modo alla sua innominata amante. Imprudentemente ne scrive sul proprio diario, inevitabile è la discoperta da parte della consorte la quale non solo apprende della relazione adulterina ma anche del fatto che dalla stessa sono seguiti prima uno, poi scoprirà essere stati due, aborti. E mentre Chiyoko è una donna distrutta e arrabbiata per il tradimento, Maruko, X, è amareggiata per la consapevolezza di essere stata usata e poi lasciata nel momento in cui il compagno è stato colto in castagna. Eppure la sua è anche una figura genuina, autentica, che colpisce per le reazioni che sa porre in essere a seguito dell’essere stata, a sua volta, ferita.
Suzuki inizia a sondare la vita di Mikio e l’indagine – in cui è coadiuvata da due giovani redattori – si intreccia sempre più con la sua esistenza privata e con la sua relazione con Abe Seishi. Con quest’ultimo Tamaki ha intrattenuto una storia di ben sette anni che ha portato complicazioni per le carriere di ciascuno. Un parallelismo che si esprime con quel puzzle che prende sempre più forma e colore, con quel puzzle che porta alla luce la perversione di questo narratore dalla passione sviscerata per le forme di bambina (l’investigazione porta la nostra eroina a conoscere una donna ormai sessantaquattrenne che al tempo dei suoi dieci anni veniva corteggiata da Mikio e che a sua volta avrà un ruolo importante per la comprensione delle varie figure presentate), la purezza e cristallinità di X nel suo essere sfruttata e poi gettata come un panno vecchio, e ancora, la vendetta della moglie Chiyoko che con le sue poesie riuscirà a diventare una scrittrice di grande fama surclassando persino il fedifrago marito.
Con “In” Natsuo Kirino, già nota al grande pubblico per “Le quattro casalinghe di Tokyo”, torna in libreria con un testo di grande impatto, un elaborato che affascina sin dalle prime battute per tematiche, per intreccio narrativo e per fluidità. Con una penna rapida, diretta, chiara e seduttrice, la giapponese riesce a catturare chi legge che senza difficoltà divora le vicende descritte lasciandosi trasportare nell’universo prospettato. Non solo, ella riesce anche a ben bilanciare l’aspetto dell’indagine con quello della riflessione. Se da un lato siamo curiosi di scoprire prima chi sia X, poi le sorti della moglie e via dicendo, dall’altro siamo indotti alla ponderazione su quel che è il comportamento umano, sulle sue sfaccettature, sulle sue reazioni e evoluzioni a seguito delle varie difficoltà a cui siamo costretti quotidianamente ad ovviare. La psiche, la gelosia, il desiderio di rivalsa, il dispiacere, la sofferenza e tanti altri aspetti dell’animo dell’individuo, sono analizzati con grande maestria senza nulla celare, eludere o risparmiare al conoscitore.
Unica pecca? Una eccessiva prospettiva femminilista delle condotte, viene cioè dato poco spazio ai meccanismi della psiche maschile. Questa è analizzata ma sempre da un punto di vista femminile.
In conclusione, “In” è uno compilato di facile lettura che invita alla riflessione e che vince per fatti narrati che per penna sciolta e affilata.

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In 2022-10-07 14:56:49 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    07 Ottobre, 2022
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NON IL MIGLIORE DELLA KIRINO

"L’amore? Ma certo che c’era. Gliel’ho detto, ci amavamo alla follia… Sí, signora Suzuki, è proprio cosí: quando c’è l’amore, non si può parlare di crimine, mai. Ma lei cosa ne pensa di tutta questa storia? Che idea si è fatta? Crede che io sia stata solo una bambolina, un giocattolo? No, non è cosí, glielo assicuro."(citazione)
Suzuki Tamaki è una scrittrice molto famosa che sta lavorando a un nuovo libro "IN-Oscenità", che ha come protagonista il personaggio di un altro romanzo "L'innocente" dello scrittore Midorikawa Mikio. Quest'ultimo è stato pubblicato circa quarant'anni prima ed era una sorta di autobiografia dove la trama verteva sulla relazione extraconiugale tra il narratore e l'amante Maruko, che nel testo viene chiamata solo con una X. Sarà quest'ultima la protagonista del nuovo romanzo della Tamaki, che si mette sulle tracce di questa donna, per scoprire la sua identità e scoprire qualcosa in più su di lei e di conseguenza indagherà anche sulla vita dello scrittore Mikio. L'autrice si sofferma anche sulla vita privata di Suzuki sulla sua relazione con Abe Seiji il suo editor, per loro questa è una relazione extraconiugale.
"Motoko sorrideva soddisfatta, ma Tamaki pensava che non esiste segreto che non trovi spazio in un romanzo. Uno scrittore finisce sempre col rivelare i propri segreti nelle sue opere." (citazione)
La narrazione ha come trama principale il tradimento, le relazione sentimentale, il matrimonio e di come negli anni l'amore cambi, così anche i sentimenti; ma anche dell'ambiente letterario, del maschilismo che c'è in questo settore ma in generale nel mondo dell'arte. Gli uomini non ne escono bene da questo romanzo, vulnerali, infedeli, deboli e meno forti di quello che pensiamo mentre le donne restano sempre in piedi, nonostante i dolori, le difficoltà riescono sempre ad andare avanti.
Quello che mi ha lasciata perplessa è questo continuo andare avanti e indietro tra il passato e il presente, questo ha reso complicato stare dietro all'autrice e a quello che voleva farci capire con questo libro, sicuramente ha fatto un'indagine sulle relazioni sentimentali e sui rapporti di coppia e di come cambiano le persone, come l'amore si evolva, cresca o si interrompa.
Lo stile della Kirino riesce sempre a coinvolgere il lettore nella storia, con le sue descrizioni vivide e la caratterizzazione mai banale dei suoi personaggi, però rispetto ad altri suoi libri in questo romanzo manca qualcosa.
Il ritmo è molto lento, a volte anche ripetitivo, sembra sempre fermo nello stesso punto, non c'è molta suspense.
L'idea è molto buona, ma lo sviluppo della narrazione è molto confuso, in alcuni punti pesante e ben lontano dal suo più famoso romanzo "Le quattro casalinghe di Tokyo".
E' il quarto libro della Kirino che leggo e solo uno mi ha convinta e mi ha spinto a leggere altro, ed è quello che ho citato sopra le quattro casalinghe, ma se avessi iniziato da un altro suo romanzo non so se avrei continuato a leggerla. Io credo che la Kirino sappia scrivere meglio di così, il talento che avevo visto in quel libro c'è e spero di ritrovarlo in qualche altro testo.

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In 2020-02-25 15:04:40 martaquick
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martaquick Opinione inserita da martaquick    25 Febbraio, 2020
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IN COME INNOCENTE, IN COME INDECENTE

Questo romanzo mi ha ipnotizzato ma darvi una spiegazione logica sul perchè non è facile, non lo so nemmeno io.
Tutto inizia con la protagonista, Tamaki, una scrittrice giapponese non particolarmente famosa ma in compenso molto meticolosa, appena uscita da una storia d'amore lunga sette anni, alla ricerca di informazioni per il suo nuovo romanzo, "l'indecenza".
Questo libro parlerà a sua volta di un lavoro di un altro scrittore,Midorikawa Mikio, deceduto 17 anni prima, intitolato "l'innocente".
Il romanzo in questione parlava della vita coniugale dell'autore quindi raccontava il suo adulterio con la misteriosa "X", l'amante di cui non rivela l'identità, delle reazioni della moglie Chiyoko e le conseguenze nella vita dei figli.
Detto questo il succo del romanzo è la ricerca di Tamaki per scoprire chi fosse la famosa X del romanzo.
Il percorso della protagonista verso il suo obbiettivo passa attraverso la vita di numerose persone, ne analizza la psiche e le motivazioni per cui ognuno abbia agito in determinati modi, le testimonianze sono sia scritte che interviste ai diretti interessati.
La maestria della Kirino sta nel presentarci così tanti personaggi ricchi di sfumature e nessuno risulta superfluo alla trama; come sotto trama possiamo conoscere la storia che ha vissuto Tamaki con il suo ex editor, Seiji, un amore passionale e non voluto, scomodo ma che ha creato dipendenza in entrambi, che ha distrutto le rispettive famiglie e che è terminato con la brusca rottura che li ha fatti allontanare.
Una relazione vissuta senza riserve.
Tamaki vuole invece scrivere un romanzo sull'annientamento dell'amore, sulla soppressione del sentimento, ma incontrerà diverse difficoltà dal momento che le persone agiscono in base appunto alle loro scelte emotive. Non sempre siamo razionali, lo sa lei in prima persona.
Da una parte la grande curiosità di scoprire chi è X, dall'altra lo stile dell'autrice che è così scorrevole che le pagine volano, un mix tra delicatezza e schiettezza, mi hanno fatto per l'ennesima volta amare la scrittura di Natsuo Kirino.

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