Il treno per Istanbul
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L'Orient Express
Il treno per Istanbul , di Graham Greene, è stato scritto nel 1932 un anno prima del famoso Orient Express di Agatha Christie . È annoverato nella categoria dei gialli ma non ne ha le caratteristiche; è piuttosto un romanzo sociale e politico a cavallo tra le due grandi guerre. La prima parte del libro è tutta dedicata alla presentazione dei personaggi che ne fanno parte, pochi in verità, ognuno con la propria storia personale. Una prima parte molto caotica, lenta e a tratti anche noiosa, con la rappresentazione di questi viaggiatori, del treno che da Ostenda attraversa l'Europa per arrivare a Costantinopoli. I soggetti di questo viaggio sono stereotipati, e forse anche datati (nonostante molti giudichino il romanzo molto attuale): la ballerina facile di costumi, l'ebreo ricco, il comunista disilluso, la giornalista pronta a tutto per uno scoop, lo scrittore vanesio a caccia di fama e il delinquente che la scampa sempre.
La svolta arriva quasi a metà libro, dove finalmente si percepisce una certa suspence , ma in poche pagine la storia raggiunge il climax e in altrettante svanisce, lasciando una sorta di amaro in bocca difficile da digerire.
Un racconto pervaso da un profondo cinismo, con personaggi opportunisti che badano solo al proprio tornaconto personale; pochi si salvano e sono quelli che si distinguono perché mossi giusto da una minima solidarietà umana ,che, nel confronto, stupisce persino il lettore, che si è già arreso perché capisce di non avere spazio per la speranza, ed infatti il finale non lo delude.
Alcuni dialoghi sul socialismo o le battute sulla razza sono preziosi perché preannunciano in una specie di premonizione quello che poi sarà il futuro reale. E qui sta il merito dello scrittore, aver intuito quell'orribile futuro ed averne sottolineato i segnali. Quasi profetico il momento in cui il soldato nonostante il disgusto e la disapprovazione esegue senza obiettare l'ordine del Maggiore.
Per Greene questo è il suo quarto libro ed anche se lui lo definisce un "divertissement" , vi assicuro che non diverte neanche un po', ma sarà poi quello che gli darà la notorietà .
Indicazioni utili
In viaggio verso Istanbul
«Vide il rapido sul quale avevano viaggiato perforare il cielo come un razzo. Si avvinghiavano a quel treno tutti quanti, e con tutti gli stratagemmi in loro potere, inclinandosi ora da un lato ora dall’altro, modificando l’equilibrio ora in una direzione ora nell’altra.»
Nel 1932 Graham Green pubblica il suo primo grande successo, “Il treno per Istanbul”. Si tratta di un romanzo che cattura fin dalle prime pagine per la sua ambientazione affascinante: siamo su un treno che viaggia attraversando il cuore dell’Europa, da Ostenda, toccando Colonia, Vienna, Belgrado, fino ad arrivare a Costantinopoli.
Sul treno conosceremo una serie di personaggi indimenticabili nella loro peculiare umanità, uomini e donne che vivono nell’Europa degli anni fra le due guerre mondiali, percorsa da una forte inquietudine sociale. Questa trepidazione sta per deflagrare in aperta violenza; lo capiamo dai brevi lampi in cui si svelano odio e razzismo. E’ notevole quanto l’autore ci sappia trasmettere questa atmosfera a priori rispetto alla Storia, e non a posteriori –ricordo che il romanzo è del 1932.
La narrazione procede spedita come il treno per Istanbul, i vari personaggi entrano nell’intreccio per rappresentare la loro parte; ciascuno ha il suo ruolo che viene interpretato alla perfezione. E’ nell’incontro, nell’intrecciarsi delle relazioni che si determinerà la possibilità del cambiamento. Ma, forse, poiché ciascuno rimane ingabbiato nelle proprie convenzioni e si lascia travolgere da un destino sfavorevole, tutto rimarrà esattamente uguale.
Buona lettura.