Il treno della notte
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Sotto la superficie
Il detective Mike è un agente-donna. Oltre al nome maschile ha un aspetto sgraziato e mascolino e la forza di un uomo. E' uno strano ibrido uomo-donna. Fisicamente uomo ma con un animo femminile, sensibile e un grande intuito. Per questo, quando la bellissima e intelligentissima Jennifer figlia del suo ex-capo, cui Mike è molto legata per motivi professionali e personali, si toglie la vita, le viene chiesto di portare la notizia alla famiglia. Successivamente il padre la prega di fare delle indagini. Il padre di Jennifer immagina infatti si tratti di omicidio e che il colpevole sia il compagno di Jennifer. Mike fa le sue indagini e scopre che tanti indizi non combaciano con la personalità di Jennifer. Omicidio? La realtà è ancora più infida. La realtà è per il lettore come Mike, intuitivo. Non viene mai spiegata in modo esplicito ma resta avvolta dalla nebbia. Resta nell'aria come un'ipotesi cui nemmeno Mike vuole dare troppo corpo.
A me normalmente i gialli non piacciono molto, ma la figura di Mike è interessante, a metà tra Marlowe e la criminologa Vik (Anne Holt). Una donna semi alcolizzata perchè il mestiere o la vita sono troppo duri per lei, ma anche tosta, con la capacità di reagire e con una sua etica.