Il testimone
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Opinioni inserite: 3
Thriller romantico
Il “Testimone” è un rosacrime contemporaneo dal sapore cinematografico, che mescola azione, sentimento e piccoli sorrisi. Un po’ come i bei film anni ’80. Proprio in virtù di tali caratteristiche, il libro si presenta come un romanzo completo, ad ampio respiro e quindi, probabilmente, non adatto a chi ricerca solo un particolare aspetto -tra quelli sopracitati- nella propria lettura.
Quando il sipario si apre ci troviamo di fronte ad una scena di normale ribellione adolescenziale.
Ma la lettura procede e qualcosa non quadra. Madre e figlia sono atipiche. Di natura dominante e fredda l’una, manipolata e straordinariamente intelligente l’altra. La naturale, seppur tardiva, discordia getta le basi del traumatico effetto farfalla successivo. Elizabeth si taglia e si tinge i capelli. Si imbatte in una conoscenza, si compra il primo vestitino, va alla sua prima serata in discoteca, dà il suo primo bacio ed assiste al suo primo (e fortunatamente ultimo) omicidio. Un omicidio che, come se non fosse abbastanza, coinvolge la mafia russa. Ovviamente la sua vita ne è sconvolta.
I libro può essere diviso in due parti. La prima ci mostra una protagonista adolescente decisa a prendere in mano il proprio futuro. Una scelta che comporta delle terribili seppur fortuite conseguenze. La scena poi si sposta e ci fa vedere la donna che è diventata: sola, forte e fragile al contempo.
L’incontro con il commissario Gleason le cambierà finalmente la vita.
L’intreccio non è particolarmente originale, ma sopperisce a tale mancanza una spiccata caratterizzazione dei personaggi. La loro psicologia è tratteggiata così nitidamente da riuscire a conferire una venatura realistica e intensa alla narrazione. Elizabeth è certamente, tra tutti, il personaggio più interessante poichè mescola intelligenza e inabilità sociale, forza e debolezza. La paura, la solitudine la rendono necessariamente distante dal modo comune di vivere eppure non soccombe e riesce a ritagliarsi una sua atipica fetta di vita. Ho trovato il suo personaggio particolarmente commovente.
Il buon ritmo narrativo, lo stile impeccabile, calzante e appropriato fanno di questo libro un romanzo sfaccettato assolutamente intrattenitivo e meritevole di lettura.
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Molto rosa e poco thriller
Nora Roberts è un'autrice famosissima e prolificissima (più di 150 romanzi all'attivo... non so se mi spiego) ma questo per me è stato il suo primo romanzo che ho letto. Ero certamente molto curiosa di leggere qualcosa di suo, dato che è molto amata, ma la mia reticenza stava nel fatto che non amo il genere romance, suo punto forte. Ma trattandosi questo di un thriller uscito per la collana Time Crime mi sono detta "perché no?" e ho colto la palla al balzo, sperando che questa volta avesse accantonato la sua specialità per dedicarsi a qualcosa di diverso dai suoi standard, d'altronde sono molti gli autori che sperimentano generi diversi.
Il libro è diviso in quattro parti e la prima è stata quella che più di tutte mi ha tenuta incollata alle pagine, con una storia intrigante che centra subito il fulcro thriller del romanzo, con una scrittura ipnotica e piena di suspense. Un inizio scoppiettante: non potevo chiedere di meglio! Le storie che già da subito dimostrano un potenziale così alto solitamente non deludono e anzi, dovrebbero riservare moltissime altre sorprese, purtroppo però in questo caso non è stato così, e a partire dalla seconda parte il "thriller" viene praticamente accantonato in un angolo per fare spazio ad un romanzo di più ampio respiro, dai toni marcatamente rosa, suonando le campane a morte per tutte le mie aspettative. Ok, forse me lo dovevo aspettare. La Roberts d'altronde scrive da sempre romanzi rosa, se questa volta non lo avesse fatto immagino che tutte le fan ne sarebbero rimaste contrariate. Sono però stata tratta in inganno dal fatto che la trama del libro e i vari trafiletti pubblicitari non menzionassero mai la presenza di una love story, dandomi l'idea di un thriller vero, dove l'innamoramento folle e scontato di due personaggi non occupasse tre quarti dello spazio.
Tutti gli sviluppi del libro sono stati a mio avviso terribilmente banali e pieni di cliché, tuttavia non posso negare che la piacevolezza della lettura c'è e non ho fatto fatica a portarla avanti. La Roberts aveva creato nella prima parte una protagonista davvero interessante e fuori dall'ordinario, carismatica e intelligente, che riesce ad esercitare un forte ascendente sul lettore. E' lei, Elizabeth, il vero gancio di traino. E' grazie a lei se ho continuato, nonostante la delusione, ad essere incuriosita sugli esiti della storia attendendo il momento in cui finalmente il cerchio si sarebbe stretto e la suspense sarebbe tornata in auge. Perché il finale in effetti piazza alcuni colpi di scena e non è stato male, per i miei gusti però eccessivamente affrettato.
In definitiva "Il testimone" è più un romanzo rosa che thriller, la definizione giusta a mio avviso è quella di un romance con un po' di thriller a fare da sfondo piuttosto che il contrario. Ammetto che l'autrice scrive bene e non annoia, a parte i limiti che il genere rosa impone, e non mi sono pentita di avere letto questo suo libro, ma credo proprio che non tenterò di leggerla nuovamente in futuro, non è quello che cerco. Chi invece già ama l'autrice non ne rimarrà delusa.
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- no
Un romanzo che segna una svolta
Spiazzante. Non immaginavo di trovarmi a dire questo di un romanzo di Nora Roberts. Ne ho letti ed apprezzati tanti dei suoi libri e non immaginavo che sarebbe riuscita a sorprendermi. La scrittrice di bestseller romance ha improvvisamente dato una nuova impronta ad un suo romanzo ed ha creato uno stupendo romantic suspense. Vi sto parlando di Il testimone di Nora Roberts.
Mi è piaciuto tantissimo. È un romanzo che è come se ne racchiudesse due nelle sue 564 pagine. I due stili di Nora Roberts sono racchiusi fra le pagine di questo romantic suspense. La sua protagonista è una donna in fuga, di cui conosciamo il passato e gli aspetti formidabili del suo modo di essere. Una donna super, per molti aspetti, cui manca solo il lato romantico della vita. Prima, però, ha molto da risolvere e la sua vita è costantemente in pericolo.
Elizabeth, questo il nome della protagonista, è una donna affascinante, misteriosa e poco socievole che vive isolata dal mondo, alla periferia di uno sperduto paesino. A farle compagnia ci sono solo un arsenale di armi e un feroce e ben addestrato cane.
I colpi di scena si susseguono in un ritmo che alterna l’adrenalina di alcune scene con le abituali, eleganti e statiche descrizioni, tipiche della Roberts. In molte pagine, mi sembrava di leggere un libro non scritto da lei, tanta era la meraviglia, la novità, la dinamicità della narrazione.
Nora Roberts ha fatto una scelta coraggiosa, mescendo il suo stile romance in una trama prettamente action-thriller. Sicuramente la sua scelta è dettata da esigenze commerciali. È una scelta coraggiosa e azzardata, visto che le sue lettrici sono abituate ed affezionate al suo stile. Ma non si può negare che è riuscita alla perfezione a stupire e, contemporaneamente, a non deludere le sue lettrici.
Una trama perfetta anche per il Grande schermo. Un’autentica novità. Una svolta per una scrittrice di successo che non teme di commettere errori.