Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Il senso di Smilla per la neve
 

Il senso di Smilla per la neve Il senso di Smilla per la neve

Il senso di Smilla per la neve

Letteratura straniera

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Smilla Qaaviqaaq Jaspersen è una ragazza che vive a Copenaghen: sua madre, morta quando lei era ancora una bambina, era un'inuit groenlandese, mentre suo padre è un ricco e celebre scienziato danese; nonostante gli anni trascorsi in Danimarca Smilla non è mai riuscita ad adattarsi al suo ambiente sociale. Trascorre le proprie giornate sola, con l'unica compagnia di Esajas, un bambino inuit che vede in Smilla l'unica persona da cui lasciarsi accudire senza timore. Quando Esajas viene trovato morto, Smilla non può credere alla versione della polizia, secondo cui il bambino è scivolato dal tetto innevato di un palazzo, in quanto, in base alle sue profonde conoscenze della neve, argomenta che il bambino non può essere morto per un incidente. Sfidando la polizia, la donna comincia la sua indagine personale per comporre il puzzle di una verità che si dimostrerà inquietante.



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Il senso di Smilla per la neve 2014-01-27 06:12:27 marlon
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marlon Opinione inserita da marlon    27 Gennaio, 2014
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L'ERA GLACIALE

Copenaghen 1992
Smilla Qaaviqaaq Jaspersen è una ragazza indipendente e poco socievole. Suo padre è un noto e ricco medico danese. Sua madre, morta anni prima , era eschimese di tribù Inuit. Smilla è un tipo solitario e vive in un condominio anonimo, occupato da gente anonima. Nel gelo più totale ( meteorologico e umano), la protagonista rimane sconvolta dalla morte di Esajas, un bambino groenlandese, figlio della sua vicina di casa Juliane (vedova ed alcolista).
Il piccolo Esajas era l’unico ad aver fatto breccia nel cuore di ghiaccio di Smilla. Tra loro era nato un legame di affetto profondo. Ma quando la polizia rinviene il corpo del bimbo, precipitato dal tetto innevato del loro condominio, la ragazza vede il mondo crollarle addosso. La polizia locale liquida il caso come incidente. Secondo le indagini, Esajas stava giocando sul tetto ed è caduto .. Ma nelle vene di Smilla scorre sangue Inuit. Chi meglio di lei sa leggere la neve? Le impronte, il loro linguaggio, il loro significato … Ebbene, le tracce parlano chiaro. Il bimbo stava scappando da qualcuno, senza sosta, di corsa, precipitando nel vuoto …
Una volta spiegata agli investigatori la propria versione (o lettura) dei fatti, Smilla si trova a dover affrontare l’omertà, l’ostracismo e le minacce da parte delle autorità. Il caso viene archiviato come incidente. La posta in palio è troppo alta. La vita di un bambino non vale certo quello che sovente si cela dietro alcuni drammi quotidiani. “Interessi superiori” . Ma la protagonista ha un carattere d’acciaio e nulla potrà fermarla nella ricerca della verità .
Peter Hoeg dà un nuovo significato ai colori … In questo romanzo domina il bianco. Il colore perfetto, della neve, del ghiaccio. Qui fa freddo, molta gente è sola, emarginata, depressa. Ma è tutto così ordinato, pulito … Regna la solitudine ma va bene così. E’ l’ordine stabilito. Domina il ghiaccio e il freddo, fuori e dentro di noi.
Sicuramente il giallo è interessante. Il ritmo è decisamente lento. L’autore tratta ( un po’ superficialmente) diverse tematiche quali l’ecologia, la scienza, il sociale. Dedica molto spazio alla descrizione degli ambienti (forse troppo) a scapito del romanzo. Ci sono tanti flashback, a volte irritanti. Fa un po’ di luce nel misterioso mondo degli eschimesi ed il loro rapporto con l’Artide. Lancia l’ennesimo allarme all’umanità intera riguardo questa corsa scellerata verso il baratro intrapresa dai nostri governanti. Il profitto e l’avidità stanno spolpando il pianeta, i loro abitanti e le loro anime … Nell’era della comunicazione non riusciamo a comunicare … Siamo soli tra i ghiacci.
Nel complesso la trama è abbastanza originale. Peccato per la mancanza di brio. Personalmente ritengo che l’autore doveva dare più uniformità al racconto. Un po’ di confusione, troppa carne al fuoco e qualche sbadiglio di troppo fanno de “ Il senso di Smilla per la neve” un romanzo incompleto ..
Consigliato a persone pazienti …

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Il senso di Smilla per la neve 2013-09-04 09:52:33 Ally79
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Ally79 Opinione inserita da Ally79    04 Settembre, 2013
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Successi incomprensibili

Sto per partire per le vacanze quando per l’ennesima volta mi si rompe il tablet.
Ommiodddddio sono senza ebooks.E adesso????
Ok donna,mantieni la calma e vai a comprare dei libri.
Bene,andiamo.

Un romanzo di qua,un thriller di là poi vedo Il senso di Smilla per la neve.
Solita scritta semilampeggiante al neon in copertina della serie “Megasuccesso interplanetario è piaciuto anche ai marziani se non lo leggi sei una pessima persona”.
(Ma chi io??)
E vabbe,se è piaciuto ai marziani come posso non prenderlo?E poi non voglio essere una pessima persona e in più è anche in offerta.Preso.

Spiaggia,mare,apro il libro.Inizio promettente:un bimbo che scivola da un tetto innevato e muore.Smilla la nostra protagonista che sa “leggere”la neve inizia ad indagare.Ambientazione noir,contesto sociale degradato,penna dell’autore dotata di raffinatezza.
Poi però succede una cosa strana:continuo a leggere e non capisco nulla.
Sarà il sole che mi ha dato alla testa compromettendo le mie capacità di lettrice?
Continuo a leggere per i due giorni successivi e continuo a non capire nulla.
Come osi sfidarmi semplice romanzo?
Ricomincio la lettura dalla prima pagina.

Ecco a voi le cose che ho capito:…………………………………………………………………………………….
(ATTENZIONE DUE RIGHE DI SPOILER!!!!)
Adesso vi dico quello che non ho capito:come si fa ad arrivare da un bimbo morto su un tetto a una specie di meteorite caduta da dio solo sa dove che uccide chiunque lo tocca?????????????????
(FINE SPOILER)

No,non ci siamo affatto.
Primo:la trama non sta né in cielo né in terra.
Secondo:la confusione regna sovrana tra queste pagine.
Terzo:caro autore ma vuoi darmi un minimo di racconto pregresso della storia?Chi sono questi personaggi?Che cosa gli è successo prima di oggi?Che diamine di problema ha avuto la nostra protagonista?
Quarto:Smilla è peggio di Bruce Willis nella serie di film Die hard. Sopravvive alla qualunque!

In definitiva un romanzo che manca di ogni tipo di credibilità.
Ho sempre detto che i marziani hanno brutti gusti in fatto di letteratura……

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Il senso di Smilla per la neve 2012-09-01 14:23:23 Zoe 2012
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Zoe 2012 Opinione inserita da Zoe 2012    01 Settembre, 2012
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Bello, però...

Mi sono promessa di leggerlo più e più volte e due settimane fa mi sono decisa. Mi ha appassionata fino a che lei non ha intrapreso il viaggio... Da "Il mare" in poi i sussulti sono stati proprio pochi! In conclusione mi ha lasciata senza entusiasmo e con qualche dubbio. Tanto fumo e poco arrosto? Difficile per me dare un parere sulla protagonista, al di là della cultura e dell'intelligenza mi ha trasmesso le stesse emozioni che potrebbe darmi un pupazzo di neve. La nota positiva è che mi ha incuriosita e stimolata a documentarmi sulla Groenlandia e sul popolo eschimese, realtà decisamente lontane anni luce da noi.

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Il senso di Smilla per la neve 2012-06-09 14:59:34 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    09 Giugno, 2012
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Il freddo vissuto

Questo libro è l'antenato del filone dei thriller nordici, molto apprezzato dalla critica, ma per me è stato davvero noioso. Diviso in tre macrosettori: la città, il mare, il ghiaccio. Incentrato sul confronto fra la cultura europea e quella di un paese come la Groenlandia, culture molto diverse, ma con punti in comune. Molto lento nel ritmo, tanto da far perdere il filo della storia. L'unica cosa buona che lascia è la sensazione di freddo, che deriva dall'ambientazione nel paese degli eschimesi, così particolare, unita anche ad un misterioso senso di calore che comunque la neve dà. Non ho apprezzato nemmeno il personaggio di Smilla: non riuscivo a immaginarne il volto e non mi ha trasmesso alcuna emozione.

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Il senso di Smilla per la neve 2011-11-22 15:38:31 Cristina72
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Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    22 Novembre, 2011
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Con una trama più semplice sarebbe un bel romanzo

Il romanzo mi sembra un'occasione mancata. Smilla è una figura di donna toccante che non passa inosservata. Diffidente e aggressiva con i suoi simili, lotta con tutte le sue forze per arrivare alla verità sulla morte apparentemente accidentale di un bambino eschimese, che trascurato dalla madre alcolizzata l'aveva scelta come amica. Il ricordo struggente del suo piccolo e unico amico e dei momenti di tenerezza silenziosa condivisi con lui, la forza e il coraggio della donna, la neve, sua alleata nell'indagine, sono la parte migliore del libro. Peccato che fin dall'inizio si ha come l'impressione che si cerchi qualcosa che si conosce già, un percorso già tracciato che si rivelerà fin troppo arzigogolato. E poi l'autore si perde nei sensazionalismi e nel linguaggio tecnico, snocciolando ogni venti righe cifre che lasciano a bocca aperta più per gli sbadigli che per lo stupore. Alla fine sembra di guardare un videogioco, con la protagonista che riceve botte da tutte le parti e si rialza sempre. Avrei gradito una trama più semplice e descrizioni di ambienti meno dettagliate.

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Il senso di Smilla per la neve 2010-12-06 08:06:10 MATIK
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MATIK Opinione inserita da MATIK    06 Dicembre, 2010
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Il senso di Smilla per la neve

Un segreto, la neve e il ghiaccio, un bambino Esajas ed una donna Smilla.
"Intorno a essa si scristallizza in un istante l'atteggiamento della scienza occidentale nei confronti del mondo. Il calcolo, l'odio, la speranza, la paura, il tentativo di strumentalizzare. E al di sopra di tutto, più forte di ogni sentimento per ciò che è vivo, la brama di danaro."
Neve, ghiaccio, freddo sotto zero, l'attaccamento alle proprie origini groenlandesi grazie ad una madre morta però troppo presto, un rapporto strano con un padre ricco che ha abbandonato la famiglia e si è dedicato ad una vita fatta di agiatezza e di successi professionali, e lei una donna con un forte spirito di indipendenza, lontana dalle convenzioni, ribelle sempre e comunque che ama la solitudine ed ha paura dell'amore che sta provando per quel piccolo bambino, lei è: Smilla! Mi è piaciuto questo personaggio, il fulcro del libro, con lei vivremo quest'avventura alla scoperta del perchè un bambino Esajas è morto cadendo da un tetto!
Troveremo come al solito tutto ciò che fa girare il mondo: sete di potere, amore per il danaro, solitudine, dipendenza dalla droga e dall'alcol , uomini senza scrupoli che per raggiungere i loro scopi uccidono e un grande amore per un bambino sfortunato senza padre e con una madre alcolizzata la cui morte spinge Smilla ad indagare ed a percorrere un viaggio molto pericoloso, ma lei dalla sua parte ha un'arma segreta la conoscenza della neve.

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Il senso di Smilla per la neve 2010-02-23 12:09:32 Stefano
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Opinione inserita da Stefano    23 Febbraio, 2010

Bello - ma non e' solo un thriller...

Alla prima lettura appare un thriller ben fatto e con un finale un po' fantascentifico. In realta' nello sfondo e' evidente la denuncia dello scrittore della politica sociale effettuata dalla Danimarca nei confronti degli eschimesi (Inuit).
La Groenlandia fa parte della Danimarca da sempre (oggi come regione autonoma). Negli anni lo stato danese ha portato avanti una politica ambigua verso gli eschimesi fatta di grossi sussidi finanziari ma anche
di colonizzazione culturale che ha portato grossi problemi di emarginazione simili in qualche misura a cio' che e' successo con gli indiani nativi americani.
Gli eschimesi ancora oggi esclusi ed emarginati nella societa' scandinava e penso che Peter H. volesse denunciare questa situazione.
Lo stesso autore si dichiara emarginato nel contesto della societa' danese (leggete i Quasi Adatti) ed e' ben calato nel filone tutto scandinavo di denunciare le questioni sociali che non appaiono ben evidenti nelle societa' dei paesi del nord Europa basate prevalentemente sulle apparenze - tutto appare bello e lindo, ma dietro le apparenze succedono cose molto brutte.
Lettura comunque molto consigliata.

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