Il seme del male
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Opinioni inserite: 5
Commento
Lo spirito che ho visto potrebbe essere un diavolo che assuma un aspetto gradevole.
Ho fatto una grande fatica a portare a termine questo libro, non mi e' piaciuta la. storia suddivisa in due lassi temporali, lo stile gotico che caratterizza questa scrittrice mi e' risultato pesante, alla fine ho capito che non mi piacciono le storie di vampiri e mi ha creato un senso di angoscia il potere della protagonista che fa innamorare degli innocenti, condiziona le loro menti per poter vivere in eterno "Qualcosa in me ricorda e non vuol dimenticare".
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Viso di porcellana
Quest'autrice non è proprio nelle mie corde. Avevo già letto "La donna alata", ma proprio non riesco ad apprezzarla. Sarà lo stile, saranno le trame, sarà forse lo stesso genere, però proprio mi annoia. In questo libro mi ha colpito solo la figura di Rosemary, i suoi tratti, la descrizione del suo volto, la descrizione dei suoi stati d'animo, la costante erosione del passare di giorni privi di gioia. Ma non è sufficiente un personaggio comunque particolare e così ben tratteggiato per farmi entrare una storia nel cuore. Questa è una storia magica, ma è una magia che non mi ha proprio catturato.
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The Evil Seed
Attratta dai libri della Harris ho deciso di leggere questo senza sapere bene di cosa trattava.
Come per gli altri romanzi si tratta di una storia attraente ed inquietante al tempo stesso, piena di mistero e di parti oscure.
Questo fu il primo romanzo pubblicato da questa scrittrice nel 1989 appena dopo aver terminato l’università.
A suo tempo non aveva riscosso molto successo, ma dopo circa vent’anni, nel 2008, venne ristampato e dopo aver ricevuto riscontri positivi è arrivato anche in Italia.
“Racconta una storia di vampiri (quasi) senza mai usare la parola vampiro, […] una storia horror in cui la vita reale si rivela più inquietante di qualsiasi mitologia”.
Passiamo alla trama.
La trama si dipana su due fasi, entrambe sono ambientate a Cambridge.
Da una parte siamo negli anni seguenti alla Seconda Guerra Mondiale con protagonista delle vicende Daniel Holmes.
Dall’altra verso l’inizio degli anni Novanta c’è Alice Farrell una giovane pittrice.
Le loro storie si incroceranno perché entrambi conosceranno Rosemary Ashley, in luoghi e situazioni molto diversi.
Rosemary è un personaggio estremamente affascinante, ricco di carisma e di mistero ed è altrettanto inquietante.
Il libro è di genere gotico/dark.
È la prima volta che mi imbatto in un romanzo del genere, ma devo dire che è molto ben strutturato e ricco di suspense e colpi di scena.
Devo anche dire che all’inizio del libro non avevo ben capito la numerazione dei capitoli, infatti, la Harris ha deciso di dare titoli uguali a seconda del piano temporale descritto.
Un libro che tratta orrore, morte, sangue, amore, vendetta, passione, tradimento ed anche amicizia.
Un romanzo più realistico e meno romantico del genere Twilight senza tralasciare veli di mistero e nebbia ed oscuri edifici abbandonati.
Un libro da leggere tutto in un fiato!
“Qualcosa in me ricorda e non vuol dimenticare”.
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Vampiri pallidi
Questo romanzo è una storia di vampiri anche se mi pare che questa parola nel libro non venga mai nominata. Purtroppo neanche dalla quarta di copertina si capiva quale fosse il mistero relativo alla protagonista, volevo un libro in lingua originale che fosse un pò intrigante, ma i vampiri li avrei evitati insomma...
Tutto sommato si legge senza annoiarsi, carina l'idea del doppio diario e l'incrocio o sovrapposizione finale che dovrà scoprire chi legge, ma la storia in se non è che mi abbia appassionato particolarmente, nessun colpo di scena , il tema del vampiro che ti seduce come un amante è vecchio , consunto e impolverato come le atmosfere che evocano questi racconti.... Senza infamia e senza lode!
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Un racconto raccontato male
Joanne Harris, brillante autrice dai mille volti, torna questa volta a parlarci di una storia a lei molto cara, pubblicata dopo tanti rimandi da parte delle diverse case editrici che hanno giustamente rifiutato il suo lavoro. "Il seme del male" è un racconto diverso dagli altri. La scrittrice si cimenta in una storia Horror, affascinante, diabolica e intensa fin dalle prime righe, dove non manca l'atmosfera del "sospeso", che ci spinge a proseguire, guidati dalla curiosità. Una buona trovata è forse quella del "doppio diario". Il tempo della storia e quello del racconto si invertono a seconda dei luogo, del tempo e dei protagonisti che, uniti dallo stesso "seme", ci racconteranno delle avventure di Alice e di Holmes. Questo salva in parte la reputazione e l'originalità che questo libro tenta di esaltare, anche se spesso tutto ciò passa in rassegna per la mancanza di autentiche emozioni che personaggi quasi anonimi, regalano al lettore. Molta confusione, legnosità nelle vicende, tante cose da dire e poca concretezza. Questo è "il Seme del male", recensito da un giovane amante della Harris!
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