Il segreto del Santuario
Editore
Ted Dekker, autore di più di venti romanzi (tra i quali, tradotti in Italia, Kiss, Adamo, Black, Il circolo segreto), ha venduto oltre cinque milioni di copie in tutto il mondo. È cresciuto in Indonesia, dove i suoi genitori erano missionari. Trasferitosi negli Stati Uniti, ha fatto l’imprenditore prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. La Newton Compton ha pubblicato con grande successo Il cimitero dei Vangeli segreti e Il segreto del santuario.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Gradevole sorpresa ....
Come nel caso de "Il cimitero dei vangeli segreti" dello stesso autore devo premettere che la copertina del libro è assai ingannevole: di primo acchito mi aspettavo un thriller sulla falsa riga de "La biblioteca dei morti" di Glenn Cooper o qualcosa nello stile di James Rollins o Dan Brown.
In realtà, il Santuario è un carcere, atipico in quanto pare che al suo interno esista un mondo a sé stante, dove colui che regna e impera è il Direttore capace di aberranti abusi e torture per di redimere quelli che chiama i "devianti".
La trama si alterna tra le vicende di Danny, ex prete con un passato burrascoso e oscuro, in carcere per l'omicidio di due uomini che stavolta non ha ucciso lui, bensì la sua amata Renee, decidendo dunque di scontare lui la pena per salvare la donna e allo stesso tempo autoinfliggersi una punizione per le sue colpe.
Danny viene scelto per essere trasferito al Santuario e allo stesso tempo Renee riceve un macabro pacco con un dito mozzato e un ricatto: Danny morirà in quel carcere se lei non farà cosa le viene ordinato.
Da qui si dipanano due inquietanti e diabolici percorsi paralleli: quello di Danny che scopre di essere finito all'inferno e quello di Renee che piomba in un incubo di richieste impossibili ma che deve rispettare se vuole che Danny non muoia.
Devo ammettere di aver trovato il libro, seppur non originalissimo, particolarmente avvincente e ottimamente scorrevole: Dekker a mio parere ha uno stile accattivante nel narrare e intrecciare la trama e risulta assai godibile nel complesso.
Le vicende in alcuni punti hanno un po' troppo un sapore "da film alla Bruce Willis" ma nel complesso e nel contesto in cui si trovano posso anche starci.
In generale è stata una lettura piacevole, per lo meno secondo il mio modesto parere da appassionato al genere..