Il sangue dell'altra
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L’oscurità dei segreti
Sono io. Quella donna sono io.
Due accadimenti che apparentemente non hanno nulla in comune, rendono l’incipit davvero interessante.
Maura, quarant’anni, la conosciamo e la apprezziamo per la sua freddezza nello svolgere il suo lavoro. Sembra che nulla possa scalfire quel suo atteggiamento imperturbabile. Ma come reagirebbe se, sollevando il lenzuolo sul tavolo autoptico, scoprisse che sul quel tavolo, distesa, ci fosse proprio lei?
Mi sento legata a questa anatomopatologa, donna di ghiaccio all’apparenza e soprannominata “Regina dei Morti”; è invece desiderosa di un legame sentimentale che il destino sembra volerle ostinatamente negare.
Stessa simpatia suscita la detective della squadra Omicidi di Boston Jane Rizzoli, fredda, incisiva e risoluta. Talmente pronta e istintivamente portata a lanciarsi nelle sfide più cruente, che i rischi a cui si sottoporrà mi tengono in ansia.
In questo romanzo viene scandagliata la figura del medico legale Maura Isles e alcuni aspetti della sua vita rimasti fino ad ora oscuri vengono rivelati.
Al suo ritorno a Boston dal Congresso Internazionale di patologia forense tenutosi a Parigi, una spiacevole sorpresa l’attende. Da qui partiranno una serie di scoperte sensazionali e di indagini, che la porteranno a scoprire situazioni che davvero non avrei mai sospettato. La verità che verrà alla luce sarà davvero agghiacciante.
La fantasia di alcuni scrittori non smetterà mai di stupirmi!
Buone prossime letture a tutti.
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Quando l’omicidio seriale è il mezzo per un “busin
(contiene limitata percentuale di spoiler)
So di andare controcorrente, ma questo romanzo, che pure tanto successo ha avuto, mi ha convinto poco o niente.
Per carità, nella storia dei serial killer c’è di tutto e di più. Per trovare forme eccentriche o efferate di crimini che superino ciò che nella realtà è accaduto, bisogna veramente fare sforzi di fantasia. E qui veniamo al punto essenziale (scrivo essenziale, perché non unico).
Qui abbiamo – ma cerco di sintetizzare la narrazione, perché il rischio di farla, inutilmente, lunga, è concreto - una coppia che, contrariamente alla concorrenza, spinta per lo più da pulsioni sessuali, da vendetta, dal piacere del dolore altrui e via dicendo, vuole utilizzare la propria creatività criminale per metter su una sorta di business. S’inventa, così, il modo più semplice che esista per far soldi facili: sequestrare (ovviamente eliminando eventuali inutili comparse quali parenti, mariti, fidanzati, ecc.) donne in stato avanzatissimo di gravidanza, per seppellirle dentro una sorta di bara opportunamente interrata e nutrirle quanto basta per la loro sopravvivenza (l’autrice ci risparmia, per fortuna, ogni sgradevole descrizione circa le modalità più materiali di tale sopravvivenza, la cui durata può essere anche di settimane) fino al momento del parto. Dopodiché l’infausta viene eliminata e il neonato venduto, tramite “broker” all’uopo individuato, a coppia interessata all’adozione.
Un espediente, come d’ immediata comprensione, semplice, privo di rischi e di facile attuazione (tra parentesi, l’elemento femminile della coppia di s.k. a un certo punto finisce nelle patrie galere e a occuparsi del nascituro nelle successive fasi, con annessi e connessi, è quello maschile, notoriamente idoneo a tali incombenze).
Ma ho scritto che non è l’unico punto poco verosimile della storia. E in effetti, a parer mio, non lo è.
Questo racconto non è che una puntata di una serie di grande successo che ha come protagoniste Maura Isles, una patologa (epigono della più nota Kay Scarpetta) e l’ispettrice di polizia Jane Rizzoli.
Per rendere più appassionante questa puntata, si fanno risalire le origini natie della patologa giusto appunto alla decritta coppia di ingegnosi criminali (siamo alle soglie del fotoromanzo). Ma la cosa più originale è che il racconto inizia con il rinvenimento del cadavere di quella che – si scoprirà poi - è la sorella gemella della patologa, da cui deriverà tutto un susseguirsi d’indagini che porteranno alla scoperta dell’intero albero genealogico delle due nonché all’operatività della coppia di s.k. e dei loro brutali crimini, salvo venir fuori poi che l’originario omicida della gemella è quello che una volta nei gialli sarebbe figurato come il mitico “cameriere” (vale a dire, personaggio impensabile, fuori dai giochi).
Ribadisco il concetto che quest’autrice raccoglie grande successo, sicché quello sopra descritto è parere del tutto personale e relativo a questo unico titolo della serie da me letto. In simili circostanze direi che. pur con le riserve evidenziate, l’assegnazione delle “tre palle” sia atto dovuto.
Buona lettura.
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DNA
Un thriller che si legge in un soffio,rapisce la nostra attenzione,ci trattiene con il fiato sospeso e con la voglia di scoprire il "segreto del dna della protagonista"...cosa nasconde il suo patrimonio genetico?Chi è il cadavere di Anna,identico in ogni suo singolo particolare a Maura,medico legale di Boston?
La nostra protagonista si ritroverà di fronte ad una sconvolgente scoperta.
Di ritorno da un viaggio di lavoro a Parigi,trova la propria abitazione circondata da agenti della polizia e...quando finalmente,dopo mille tintennamenti,le forze dell'ordine le daranno il permesso il vedere il cadavere...il mondo di Maura verrà completamente "capovolto",è il corpo della sua gemella quello si ritrova di fronte.
L'immagine è inquietante...Maura ha la sensazione di vedere se stessa morta,sdraiata sul tavolo dove per lei è consuetudine operare,aprire il corpo dei cadaveri,"scavarli",sezionare ogni millimetro del loro interno...ed insieme la caccia alle sue vere origini, segreti sconvolgenti verranno a galla e concentreranno la nostra attenzione sulla "verità"...
Lo stile dell'autrice,Tess Gerritsen,è avvolgente e accattivante,sonda in modo semplice e nello stesso tempo sottile la psciche dei personaggi del romanzo,in primissimo piano viene posta quella femminile.Oltre ad Maura e Anna, l'agente Rizzoli che,nonostante sia all'ottavo mese di gravidanza partecipa alle indagini,Marrie,che inizialmente rappresente l'immagine della donna sottomessa.Ci permette di entrare nella loro mente,di toccare le vurnerabilità che nella vita professionale sono costrette a nascondere.
Amalgamato da una buona dose di brivido e suspance,crudeltà svelate che lasciano a bocca aperta,inorridiscono ed insieme ci portano a meditare su cosa è più importante per scoprire chi realmente siamo:il nostro patrimonio genetico o quel ci ha trasmesso chi ci ha accudito,cresciuto,amato???Cosa è più importante?
Ed,inoltre, le difficoltà a comprendere se l'assassino (o...gli assassini?) è malato o semplicemente crudele,uno sguardo verso il male PURO che spesso nascondiamo battezzandolo con il nome della follia,perchè è umanamente impossibile accettarlo.
P.S.:un particolare ringraziamento a Syd...il mio consulente del brivido...!!!!
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Il sangue dell'altra
Tess Gerritsen è a mio avviso, nello scrivere questo romanzo, in grande spolvero.
Il libro segue una trama accattivante, dalla quale emergono particolari molto raccapriccianti, fortemente permeata dalle forme del male più insulso alle quali si contrappone una forte solidarietà femminile, grazie alla quale si riescono a smussare molte difficoltà. Altro tema molto importante della trama è la forza di sopravvivenza, si, perchè quando c'è questa voglia sembrano semplici anche gli ostacoli più insormontabili.
Dire che la trama è articolata, stilisticamente parlando, in modo molto semplice ma che nell sua semplicità e nelle sue descrizioni dei contesti fa davvero rabbrividire, forse un po' masochisticamente per la durezza di alcune situazioni e descrizioni, forse per la curiosità che la Gerritsen infonde nel lettore o forse perchè ci si sente un po' drogati da questa lettura, diviene piacevole arrivare fino in fondo a questa storia che rivela le intime caratteristiche della patologa Isles e della poliziotta Rizzoli...donne d'acciaio ma dal cuore e dai sentimenti molto fragili, sarà grazie a questi ultimi che la trama troverà un po' di pace.
Buona lettura.
Syd
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Brividi di paura!
Ho letto questo romanzo della Gerritsen dopo parecchio tempo che l'avevo messa da parte, per altri autori. Immediatamente ho capito che questa storia era una delle sue migliori!
Qui la nostra protagonista , Maura Isles, anatomopatologa, scopre durante un'autopsia che parrebbe di routine, di avere una sosia. Non solo: la donna uccisa ha anche il suo stesso gruppo sanguigno e la sua data di nascita!
da questo punto in poi, inizia per la donna, sempre accompagnata nelle sue avventure da Jane Rizzoli, un viaggio drammatico in un passato oscuro e denso di segreti da scoprire...
Intanto , naturalmente, un assassino colpisce.....
Giallo da brivido.
Con gli ingredienti "giusti" per tenere desta l'attenzione del lettore e far serpeggiare i giusti brividi, come ho già detto, su per la schiena, mentre si legge.
Casa isolata in un bosco, rumori e scricchiolii, presenze di intrusi(assolutamente "terreni"!!) che ghiacciano il sangue....
Consigliato agli amanti del genere!