Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Il rituale dei bambini perduti
 

Il rituale dei bambini perduti Il rituale dei bambini perduti

Il rituale dei bambini perduti

Letteratura straniera

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La trama e le recensioni di Il rituale dei bambini perduti, romanzo di Jean Zimmerman edito da Piemme. New York, 1663: quando ancora si chiamava Nuova Amsterdam. Roccaforte europea in una terra vasta, sconosciuta e inquietante. Dentro le mura, una piccola colonia che si aggrappa alle leggi e alle certezze del Vecchio Mondo; fuori, un luogo primordiale, dove è facile cadere preda di pulsioni selvagge.Quando i primi bambini iniziano a sparire, nessuno sembra curarsene. Dopotutto, si tratta sempre e solo di orfani: non contano come esseri umani, solo come braccia per lavorare. Ma quando vengono ritrovate tracce di un barbaro sacrificio, in città si diffonde il terrore: tutto fa supporre che ci sia la mano di un “witika”, un mostro bestiale di cui parlano le leggende degli indiani, e il cui mito si alimenta di superstizione e fantasia popolare.Chi ha aperto le porte della città all’essere demoniaco? La paura necessita sempre di un capro espiatorio: in questo caso, tra i vari sospetti, tre sono i principali imputati. Innanzitutto Aet Visser, il funzionario incaricato di vendere alle famiglie della colonia i bambini rimasti orfani in Olanda, da molti considerato un ubriacone corrotto. Poi Edward Drummond, lo straniero: per la cronaca, un mercante di granaglie appassionato di scienza; più probabilmente, una spia inglese sotto copertura. Infine, Blandine van Couvering, una giovanissima donna-mercante, a sua volta orfana; nubile, bella ed emancipata: quindi probabilmente scostumata e in odore di stregoneria.I loro destini si intrecceranno ben presto nella ricerca della verità: per scampare alla forca, certo, ma soprattutto per arrestare quel rituale di sangue e di follia. Prima che sia troppo tardi.

Già autrice di opere di saggistica, Jean Zimmerman è passata con successo alla narrativa con Il rituale dei bambini perduti, acclamato dalla stampa americana come uno dei migliori romanzi storici del 2012. Ne sarà tratto un film di produzione hollywoodiana.



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Il rituale dei bambini perduti 2013-11-06 11:52:40 MASSIMILIANO
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Opinione inserita da MASSIMILIANO    06 Novembre, 2013

Una bella avventura un po' horror!

A me è piaciuto perché amo i romanzi storici.
Il colpevole l'ho scoperto dopo 100 pagine ma mi pare che l'autrice non volesse nasconderlo. Il romanzo in questo modo per manca però di vera suspance. Credo sia invece, una bella avventura (un po' horror) e un bellissimo affresco, della Manhattan del 1663/64 quando si chiamava New Amsterdam. Incredibile ma Wall Street come strada esisteva nel primo insediamento europeo. Ed è nello stesso punto di adesso! Era la strada che correva di fianco alla palizzata eretta a Nord dell'insediamento per proteggersi dalle incursioni dei nativi. Alla precisone dei riferimenti storici l'autrice tiene tantissimo. E' una saggista prestata ai romanzi. Pare i diritti siano stati ceduti a qualche casa cinematografica e in effetti il testo si presta molto ad una trasposizione dei paesaggi spettacolari di quella zona in quel periodo. In alcuni parti occorre stare concentrati perché si rischia di perdere il filo degli eventi e qualche volta occorre tornare indietro a ricercare i nomi, ma nel complesso questo non impedisce di seguire bene la trama
In sintesi bello per chi ama (come me) horror e storia ma per l'adrenalina pura rivolgersi altrove!

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