Il ritratto di Elsa Greer
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Opinioni inserite: 6
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Uno dei migliori libri della giallista inglese
Questo romanzo, come tutti i miei preferiti, ha come protagonista il simpatico detective belga con i baffetti e la bombetta Hercule Poirot ed è stato scritto da Agatha nel 1942. Narra la storia, perché proprio di storia vecchia di sedici anni si tratta, dell'omicidio del pittore Amyas Crale per il quale è stata condannata la moglie, Caroline.
La figlia della coppia, Marie, ai tempi troppo piccola per sapere la verità, si reca da Poirot per pregarlo di rivedere gli indizi e darle la sicurezza che la madre avesse davvero ucciso il padre per gelosia, come venne affermato dalla corte. Solleticato dalla sua proverbiale curiosità, Poirot deciderà di incontrare tutti i protagonisti presenti al momento dell'omicidio e chiederà loro di scrivere un resoconto per capire meglio i movimenti di tutti.
Naturalmente, il nostro caro detective, scoprirà il vero assassino del povero Amyas, ma purtroppo non riuscirà, per via dei troppi anni passati da quel giorno, a far trionfare la giustizia.
L'intreccio della storia è semplice in quanto, il fatto è già successo e qui si tratta solo di ricordare i fatti. La scrittura della Christie, come sempre, seppur questo libro abbia più di 70 anni, è sempre moderna e accattivante. Si legge bene, senza buchi di trama o termini difficili. Non viene usato il solito metodo della "camera chiusa" in questo caso proprio perché Poirot è chiamato a risolvere un cold case. I personaggi sono, al solito, tratteggiati bene sia - soprattutto, fisicamente, sia psicologicamente. La Christie, e ora dopo aver letto più di un anno di suoi libri, ha una particolare predilezione per le descrizioni fisiche dei suoi personaggi e la cosa non smette mai di divertirmi perché usa dei termini che fanno capire esattamente la caratteristica particolare del personaggio in questione.
Come quasi tutti i libri della giallista inglese anche questo viene caldamente consigliato per una lettura di svago di poche ore. Dico anche che "Il ritratto di Elsa Greer" è diventato il mio secondo libro preferito di Agatha dopo "Dieci piccoli indiani".
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E' davvero Caroline l'assassina?
Il libro in questione mi è piaciuto molto. Sicuramente, in questo, un certo ruolo lo ha giocato la versione audio, con una voce diversa per ogni personaggio. Al di là di ciò, si tratta comunque di un giallo ben congegnato, in cui, quasi fino alla fine, si rimane con il dubbio sull'identità del colpevole. Ho apprezzato, in particolare, l'escamotage, messo in atto dall'autrice, di fornire elementi e tasselli della vicenda attraverso il resoconto, e, dunque, il punto di vista di ognuno dei protagonisti. Tasselli che, naturalmente, verranno poi magistralmente ricomposti dall'acume del grande Hercule Poirot.
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IL RITRATTO DI ELSA GREER
Mary Lemarchant ingaggia Poirot per scoprire la verità su un omicidio commesso 16 anni prima, quando sua madre venne condannata con l'accusa di aver ucciso suo padre. Le prove contro di lei erano schiaccianti ma, prima di morire, la donna aveva lasciato una lettera alla figlia nella quale giurava di essere innocente. Poirot chiede ad ognuna delle cinque persone presenti il giorno del delitto di scrivere il loro resoconto della tragedia. In questo modo viene a conoscenza di tanti piccoli particolari importanti per la risoluzione del caso.
E' un giallo particolare, perché si indaga su un omicidio avvenuto 16 anni prima e perché l'indagine è basata esclusivamente sulle testimonianze delle persone presenti il giorno del delitto.
La prima parte è più lenta ed è incentrata sulle domande di Poirot ai cinque sospettati e sulle loro testimonianze. E' pero molto utile per conoscere i personaggi e la loro personalità. L'ultima parte è più dinamica, con Poirot che riunisce i personaggi e ricostruisce la storia, svelando la soluzione del caso.
Bello! Agatha Christie riesce sempre a stupirmi!
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Schema intricato e perfetto
Questo è un cold case, dal ritmo molto lento e da considerarsi un vero classico da leggere per chi ama Agatha Christie ed i romanzi che hanno come protagonista il simpatico e geniale investigatore Poirot. La vittima è un pittore. L’accusata numero uno è la moglie. Il movente è la gelosia. Le prove sono schiaccianti. Passano anni ed arriva una lettera che ribalta tutto ciò che fino a quel momento si era pensato. Bisogna resistere alla prima parte del libro, in cui deposizione e domande lo rendono un po’ noioso, ma la struttura ed il vero e proprio schema del giallo sono davvero meritevoli di attenzione e poi il finale si rivela shock. Il meccanismo con cui il giallo è costruito è intricato e perfetto: un vero esercizio di bravura.
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Capolavoro.
Difficile parlare di questo romanzo senza svelare il finale.
Si tratta di uno dei libri un po' meno famosi della celebre scrittrice di gialli, com'è già stato detto forse un po' meno scorrevole degli altri all'inizio, ma ripaga ampiamente le aspettative sul finale.
Credo sia il mio libro della Christie preferito. Fa capire quanto può essere forte un legame come quello dei protagonisti e cosa si è pronti a fare per amore o per senso di giustizia.
Non posso dilungarmi nel parlarne come vorrei invece fare, per non svelare il finale ai lettori che ancora devono prendere in mano questo libro. Posso però consigliarlo vivamente.
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Il ritratto di Elsa Greer
Letto ormai svariati anni fa posso solo dire che lo stile della Regina del giallo è sempre encomiabile, la riesumazione di un'inchiesta lo rende per quasi 3/4 di libro un po' noioso ma il finale, classicamente a sorpresa, lascia tutti strabiliati da un'altra perla, forse un po' meno brillante delle altre, del patrimonio mondiale dell'umanità per il giallo, la Regina Agatha Christie.
Lettura sicuramente consigliata.
Syd