Il rifugio
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Il paziente prigioniero
La lettura si apre con una fuga. Non si sa da cosa e non si sa da chi, ma si capisce molto presto che questo uomo ha qualcosa da nascondere. Ed il ritmo si fa presto serrato, la morsa si stringe e subito ti si appiccica addosso una sensazione di inquietudine che difficilmente si può spiegare ed ancora meno si può dimenticare. L’uomo resta ferito e si risveglia in una fattoria dove qualcuno si è preso cura di lui, salvandogli la vita. In un alternarsi tra presente e passato, comprendi poco alla volta tutta la sua solitudine e arrivi a conoscere la sua storia, ma proprio mentre il suo passato piano piano ti si chiarisce, nel suo presente, che è l’universo isolato della fattoria in cui si ritrova, si creano mille ombre. Perché la fattoria è una macabra serie di matrioske, e mentre ad ogni pagina pensi di aver raggiunto l’ultimo segreto, scopri invece che al suo interno ce n’è un altro ancora più terribile ed inquietante. Ritmo elevato, storia originale, lettura piacevolmente angosciante.
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SEGRETI e MISTERI
Dopo ore di agonia Sean si risveglia nel sottotetto di un fienile con il suo piede curato e fasciato. Non sa ancora dove si trova ma il suo primo pensiero corre alla ricerca del suo zaino, principalmente al suo contenuto. Il ricordo della tagliola si fa sentire appena cerca di appoggiare il piede per terra per scendere dal letto e solo dopo alla fitta di dolore allucinante si domanda dov’è. Non ci vuole molto per scoprirlo visto che solo dopo pochi minuti dal risveglio Mathilde la sua “curatrice” sale la scala che porta al sottotetto per portagli la colazione, e gli spiega che si trova nella loro fattoria, che il suo piede non è messo tanto bene, che ci vorrà del tempo prima che guarisca completamente. Il nostro protagonista non ci mette molto a conoscere gli altri componenti della famiglia oltre a Mathilde la fattoria è abitata dalla sorella Gretchen una ragazzina di 18 anni che sembra aver preso una cotta per Sean fin dal primo momento, e da Arnaud il padre padrone delle sorelle un tipo molto scontroso, scorbutico e diffidente con tutti, disposto a tutto per difendere il suo “paradiso”. Infatti questa fattoria sembra proprio un paradiso dove passare le giornate, e per Sean questa è un ottima occasione per nascondersi.
Ma cosa ci sarà mai dentro a quello zaino?
Perché Sean deve nascondersi? Da chi ? Perché ?
Questo racconto mi ha avvolto in un'aureola di mistero fin dalle prime pagine, man mano che leggevo pensavo a tanti modi di dove l’autore volesse andar a parare, ma per mia fortuna senza indovinare. La fattoria nasconde in se un sacco di segreti che Sean si ritroverà suo malgrado a scoprire con il passare dei giorni. Segreti che era meglio che non venivano scoperti per non trasformare il Paradiso in un Inferno.
Qui mi sono trovato un Simon Beckett diverso rispetto ai suoi precedenti lavori, il libro mi è piaciuto molto, tutto è ben descritto dalla esposizione dei personaggi ai luoghi, agli stati d’animo dei protagonisti ed i dialoghi, e ho percepito molto quella suspense di quando si avverte che sta per accadere qualcosa. Ma è nel finale che finalmente le carte vengono scoperte e solo li che tutta la storia viene a galla rivelando quei segreti nascosti per tutto il libro.
Buona Lettura.