Il prezzo dei soldi
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L'opacità del mondo greco attuale
Il prezzo dei soldi di Petros Markaris è il decimo libro della saga con protagonista il commissario Kostas Charitos. Un libro di un’estrema attualità, più che un giallo offre un panorama completo ed esaustivo della Grecia attuale, e dei suoi meccanismi socio-politici interni. L’autore coglie in profondità il vivere del tempo attuale, analizza bene i segnali di allarme della quotidianità e si fa portavoce di come la gente comune avverte e subisce le deviazioni della gestione politica.
Tre omicidi e un giro di soldi poco pulito sono al centro della indagine. La prima vittima è un funzionario dell’ente del turismo. Pochi giorni dopo la seconda è un armatore. Si trovano dei ladruncoli che si professano colpevoli per il primo caso, mentre per il secondo il vicecomandante esercita pressioni per chiudere velocemente il caso. L’unico ad non essere convinto è il commissario Kastos Charitos. Il terzo a morire è l’amico-giornalista Sotiropoulos. In questo caso il commissario si intestardisce e comprende come la verità sia da ricercare tra il giro di investitori che scommettono sul superamento della crisi in Grecia e il riciclaggio di fondi sporchi nei conti delle isole Cayman. Infatti la Grecia non è solo un mero sfondo ambientale, è pura realtà. Una realtà complessa, dura che vede l’ascesa al governo di una nuova forza politica, che permette l’uscita dalla crisi e l’immissione di nuovi investitori e di nuove risorse politiche. Tutti sembrano goderne dei benefici, ma Adriana, moglie di Charitos, saggia e perspicace, si domanda:
“Ma da dove vengono tutti questi soldi?”.
Gli omicidi avvenuti paiono, proprio, avere fitti collegamenti con questo fiume di denaro e di agiatezza diffusa per il Paese. La verità, al termine, viene rivelata; ma in termini sorprendenti, quasi da finale aperto che non reca nulla in sé. Un’opacità terribile che lascia sgomenti, per cui:
“L’opacità, signor commissario. Sia il denaro pulito che quello sporco, sono egualmente opachi e a nessuno interessa sapere da dove provengono. Se domani dovessi comprare un pacchetto di azioni e spingessi al rialzo la borsa di Atene, a nessuno verrebbe in mente di chiedersi da dove viene il denaro con cui ho finanziato l’operazione. Tutti sarebbero semplicemente felici per il rialzo in borsa. “
Un romanzo duro, complesso, che apre ampi squarci sulla nuova realtà socio-economica, che pone interrogativi, morali ed etici, profondi e terrificanti. Un sottobosco di vita che ha un controaltare, in cui l’uomo perde la sua dimensione intima ed intimistica. Un’ottima storia contemporanea, con personaggi ottimamente descritti.
Indicazioni utili
Sibilante
A mia memoria, è la prima volta che leggo un libro ambientato in Grecia e l’orientarmi fra i nomi dei personaggi da una parte mi ha fatto un po’ effetto, perché mi ha catapultato dentro i suoni tipici di quel paese, dall’altra mi ha reso la lettura un po’ ostica, perché tutte queste “esse” greche mi sibilavano nella testa, portandomi a confondere i personaggi, forse anche non troppo bene tratteggiati. Interessante il mondo degli armatori, buona la scelta di narrare questi omicidi con un io narrante che espone in prima persona, però davvero troppi gli attori, che fanno perdere le fila del canovaccio narrativo, facendo anche perdere un po’ l’interesse in merito all’esito della doppia inchiesta.