Il peccato dell'angelo Il peccato dell'angelo

Il peccato dell'angelo

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Per la prima volta da quando si era trasferita in Germania, Janet Beerbaum si sente diversa: libera, senza passato e senza futuro, senza vincoli e impegni. Il suo viaggio nel Kent finalmente la fa sentire a casa, nel suo ambiente e con la gente giusta. Ritrovare a Londra Andrew, l’ispettore di polizia di cui era da sempre innamorata, la farà sentire, dopo tanti anni, una donna ancora in grado di amare e di essere amata.



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Il peccato dell'angelo 2014-11-06 18:04:27 ferrucciodemagistris
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ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    06 Novembre, 2014
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Identità speculari

Di Charlotte Link ho letto diversi libri; quest’ultimo, in particolare, mi ha molto interessato per il messaggio che mi ha trasmesso:
"Il forte senso di protezione verso i propri figli da parte di una madre insicura e di un padre distratto, vile e rassegnato, può nascondere un drammatico segreto che conduce su un sentiero di situazioni imprevedibili di parossismo psicologico e di violenze efferate."

La protagonista del romanzo è Janet Beerbaum che decide di trascorrere una vacanza nell’Inghilterra sud-orientale (Kent) in una locanda risalente ai secoli passati. Il fine di questo intervallo è dimenticare, temporaneamente, i forti problemi che la affliggono ; un marito che non ha mai amato, i due figli gemelli Maximilian e Mario, di 24 anni, che hanno vissuti completamenti diversi, malgrado un sesto senso che li unisce. Il periodo di relax diventa, con il passare del tempo, una mera illusione in quanto i fantasmi del passato riemergono in maniera devastante; di conseguenza ci si ritrova in un caleidoscopico turbinio di eventi che induce a una incalzante tensione circondata dall’angoscia. Alcune circostanze fanno riemergere un terribile segreto sepolto nel profondo dell’animo con il quale bisogna affrontare la realtà combattendo senza conoscere l’esito finale e per salvaguardare gli affetti più cari.

Nella rocambolesca narrazione, due principali interrogativi si innalzano e pretendono una risposta: qual è l’enigmatico trascorso della protagonista? Perché i due gemelli vivono in maniera separata ma nello stesso tempo in una specie di simbiosi?

Un romanzo inquietante, un thriller psicologico, che non dà nulla per scontato.

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Il peccato dell'angelo 2014-01-13 11:47:23 valias811
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valias811 Opinione inserita da valias811    13 Gennaio, 2014
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Una madre snaturata

A parte i risvolti psicologici ,quando la "cara" Janet ha deciso che non sarebbe più tornata in famiglia si è resa conto che stava lasciando un figlio pazzo in libertà e il figlio sano chiuso in clinica ?Non ha pensato hai danni che avrebbe e stava già facendo il figliolo psicopatico e misogino ??
Mi è piaciuto molto come storia ,non mi è piaciuta per niente Janet come donna e madre,ho provato molta più simpatia per la trasandata Karen e la povera Dana.

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A chi ama i thriller della Link
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Il peccato dell'angelo 2013-05-22 11:13:24 Rokiweb
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Rokiweb Opinione inserita da Rokiweb    22 Mag, 2013
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IL SEGRETO DELL'ANGELO.....

“Tu sei l’immagine che conservavo in me...”

IL PECCATO DELL’ANGELO di Charlotte Link, edizione Corbaccio. Ho già letto altri libri di questa autrice tedesca contemporanea, e devo dire che non mi delude mai: soprattutto i suoi thriller psicologici sono sempre ben costruiti e molto intriganti. Una particolarità che accomuna tutti i libri di Charlotte Link e che apprezzo tantissimo è quella che non vi troviamo mai un solo personaggio principale, ma sono tanti e tutti danno vita alla storia. Entrano in punta di piedi e piano piano prendono corpo, forma, spessore e carattere.
Ci si trova immersi in una storia complicata, misteriosa, con un segreto pesante da nascondere, e in alcuni tratti inquietante.
Che legame unisce Janet Beerbaum ed Andrew Davies, ispettore di polizia? Che segreto unisce Janet e Phillip da dover scappare e cambiare città? Che legame forte c’è tra Max e Mario che non possono stare separati?
La scrittura è coinvolgente, trascinante, fluida. I capitoli sono brevi ed evidenziati con lo scorrere del tempo (giorno della settimana, mese, anno).
Notevole il ritmo incalzante del libro, che non molla il lettore fino al colpo di scena finale. Bravissima l’autrice nell’essere riuscita a trasmettere, con le parole, i vari stati d’animo delle persone, come l’inquietudine, la paura e l’ansia.
Buona lettura!

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Il peccato dell'angelo 2012-12-10 09:07:39 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    10 Dicembre, 2012
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L’angelo peccatore

Una mamma contempla assorta una vecchia fotografia. Due bambini, due gemelli, i suoi figli.
I bambini crescono, la somiglianza resta intatta.
Nomi diversi, ma cosa sono dei nomi in fondo ? Qualcosa che ci viene assegnato, a prescindere da quello che siamo. Loro hanno nomi diversi, sono Mario e Maximillian .
Cosi’ uniti, cosi’ identici, cosi’ forte l’empatia, quasi fossero un’unica entita’ sdoppiata.
La famiglia Beerbaum lascia Monaco per trasferirsi ad Amburgo, sono una madre, un padre e un bel ragazzo dai capelli scuri : Mario.
Perche’ mai un angelo dovrebbe perdere la sua purezza ?

Bello questo soft thriller di Charlotte Link, tre storie fortemente connesse tra loro si snodano in tre differenti scenari : quello inglese, quello francese e quello tedesco.
Capitoli brevi incitano a correre velocemente, un alone misterioso troneggia indisturbato, sono pagine leggere ed appetitose, l’autrice ben riesce a far calare il lettore nella mente dei suoi personaggi, con un linguaggio molto immediato. L’ho definito soft perche’ non e’ particolarmente truce nei fatti, pero’ turba, o almeno questo e’ l’effetto che ha avuto su di me.
Ed eccomi lì una domenica mattina, nemmeno cinque rintocchi l'orologio, sveglia dopo un paio di incubi, la luce nera della notte a oscurare la mia stanza.
L’inconscio mi ha svegliata, perche’? Era tempo che pensassi alla Link, non riuscivo a dirottare altrove il pensiero, il sonno ormai lontano. E poi ho capito. In quella notte insonne ho capito la chiave del racconto, dove mi avrebbe portata.
Dove ? Non posso dirlo, c’e’ troppa luce. L’angelo peccatore si rivela solo nell’oscurita’…

Buona lettura.

Ps. Un paio di brutti errori grammaticali nella mia edizione Corbaccio, sarebbe bene rileggere prima di pubblicare.

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