Il mosaico di ghiaccio
Editore
Lars Rambe è un avvocato svedese. Il suo primo libro, Incubo bianco, pubblicato con successo in diversi Paesi, ha scalato le classifiche anche in Italia. Il mosaico di ghiaccio è il secondo romanzo che vede protagonista Fredrik Gransjö.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Frammentato
Il tutto parte con la storia di un'evasione di un detenuto, per poi allargarsi in un'ondata di violenza che si abbatte sul territorio, rapine in banca, fughe rocambolesche. Sembra un vero e proprio film d'azione, con continui cambi di punti di vista, fra i componenti della banda di criminali, fra giornalisti alla caccia di reportage da urlo, poliziotti con supercar e poliziotti stile chips. E' un libro bello da leggere, perchè nonostante sia molto frammentato, riesci, anche con l'aiuto della guida iniziale ai personaggi, a tenere il filo della storia e ad appassionarti a loro, sia ai buoni che ai cattivi. La storia in sè è un pò povera, o comunque non è una di quelle che leggi per vedere come va a finire. La si legge proprio per il piacere di leggerla. Ed anche questo è un pregio.
CHE NOIA MORTALE
Cito testualmente: “la trama più raggelante della stagione”,” Rambe è un maestro nella descrizione dei personaggi” etc.. A questo punto mi sto seriamente interrogando se sto diventando troppo esigente o difficile in merito alle letture che mi capitano tra le mani…. La mia impressione in merito a questo thriller svedese è assolutamente negativa…
La storia è noiosa, ho impiegato settimane per terminarlo, un guazzabuglio di personaggi dai nomi astrusi difficilmente pronunciabili , lo stesso in merito ai luoghi, molti, troppi elencati, da far perdere l’orientamento, e mentre si è impegnati a decifrare nomi e luoghi, si articola stancamente una storia che parla di crimine organizzato, di boss e scagnozzi disposti a tutto pur di compiacere il capo, di una rapina in banca avvenuta con grande spargimento di sangue, di una ragazza scomparsa perché si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, di giornalisti impegnati a recensire un grande festival musicale in programma nella zona, ma anche di seguire le indagini della polizia molto da vicino in seguito alle uccisioni avvenute….
Sembra la trama di quei film di terz’ordine, con un mucchio di persone che occupano l’inquadratura, tanto sangue, tanti spari, ma poca sostanza. E’ un racconto senza “spina dorsale”! Nessun personaggio mi piace nessun ambientazione viene descritta in modo suggestivo. Pensando a questo librol’immagine che mi viene in mente di associare è quella di un lago grigio immobile che non procura nessuna emozione… o forse un’emozione (se così si può definire!!) la procura tanta , tanta, ma tanta noia….