Il monastero maledetto
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Il monastero maledetto
Quando si legge la quarta di copertina senza ombra di dubbio si rimane folgorati e vien voglia subito di tuffarsi nella lettura di un'opera ambientata nel medioevo spagnolo, poi leggendo i commenti delle varie testate giornalistiche iberiche cosa altro fare? Ve lo dico subito...acquistare Il monastero maledetto. Detto fatto... letti i primi capitoli si è pieni di buoni propositi, morti violente in un monastero ed il sovrano di Spagna in persona con tanto di scorta dell'esercito ed una monaca dallo spiccato acume investigativo si precipitano per risolvere il caso...
Bene il libro prosegue ad una velocità inauditamente lenta...passaggi pesanti come un'incudine, dialoghi banali, scoperte investigative asslutamente casuali e fortuite, intrecci di storie disarticolate... si impiega una vita per leggerlo ed alla fine tutto si svela, credetemi è capibile da subito chi è l'autore dei crimini e non sto spoilerando (concedetemi il neologismo), ma soprattutto ad una velocità impressionante... una trentina di pagine ed il gioco è bello che risolto.
Si cerca di deviare ed intrattenere il lettore con dei risvolti amorosi e matrimoniali che interessano il sovrano ma servono solo ed esclusivamente per contestualizzare l'epoca.
Mi spiace ma dopo aver letto Eco, Colitto, Susanna Gregory, Monaldi e Sorti, che di thriller storici ne han scritto e di ben più alta caratura questo non posso far altro che bocciarlo.
A tutti voi una buona lettura...non questa.
Syd
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“L'amore è come l'acqua, se non si agita imputridi
Ecco in estrema sintesi come si potrebbe descrivere questo libro, né più né meno:
“Una storia sobria, ben scritta e con un intreccio molto avvincente. Coinvolge dal primo momento e la trama colpisce per l'originalità dell'ambientazione” -Todo literatura-
Nel monastero di San Benedetto, “l'abbazia femminile più importante di quella regione situata nei territori del Regno d'Aragona, a due passi dalle montagne che la separavano dalla terra dei Franchi”, otto donne sono state inspiegabilmente assassinate. Per fare chiarezza sulla vicenda viene chiamato re Giacomo I, che per indagare su questi avvenimenti così lontani dalla realtà di un luogo sacro, chiede l'aiuto di Costanza di Gesù, una suora con doti investigative del tutto eccezionali, che, proprio assieme al re, si muoverà silenziosamente nel labirinto intricato di bugie, reticenze e lussuria che contraddistingue questo ambiente religioso, per giungere ad un'inaspettata verità tanto assiduamente celata da donna Agnese.
Le religiose assassinate sono tutte giovani, di bell'aspetto e aragonesi... pura casualità o coincidenza significativa? Che cosa ci fa un cucciolo di mastino dei Pirenei sepolto nel cimitero del monastero? Quelle piccole ossa ritrovate per puro caso dal cavallo del medico di corte a chi appartengono? E perchè sono state sepolte in una sorta di fossa comune? Quale segreto si cela dietro le mura di questo monastero inaccessibile al sesso maschile?
Bella e suggestiva l'ambientazione dell'intera vicenda (questo monastero ricco di stanze accessibili a poche persone, con i suoi segreti e le sue storie macabre è davvero intrigante), seppure la storia in sé sia molto sobria e a tratti forse banale, (come la parentesi dei problemi matrimoniali della coppia reale, ormai prossima all'annullamento delle nozze); è un libro che si legge comunque volentieri anche perchè i fatti si svolgono nell'arco di soli quattro giorni, per cui scorre bene senza risultare noioso e pedante.
Una buona lettura estiva insomma!
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IL MONASTERO MALEDETTO
L’atmosfera mistico-religiosa che si respira durante la lettura di questo “giallo medioevale” è la cosa che mi ha colpito maggiormente. Questo autore, per me sconosciuto, è stato abile nel ricreare proprio quella sensazione di mistero che solo un luogo di culto come un abbazia di clausura può garantire. Personalmente mi entusiasmano molto i thriller che si svolgono in un ambiente chiuso, dove la soluzione è sotto agli occhi di tutti, ma molte volte nessuno la nota. Un genere interpretato magistralmente anche dalla regina del giallo Agatha Christie.
La capacità narrativa di questo autore spagnolo è evidente, e garantisce un facile scorrevolezza, anche se condita con veritieri spunti storici del tempo (1229). Anche la scelta di inserire alcune citazioni in latino danno la giusta sensazione di trovarsi proprio all’interno di in una comunità religiosa, dove è veramente difficile indagare per arrivare alla verità.
Pur essendo un libro facile, senza nessuna pretesa di rimanere negli annali della letteratura, è veramente piacevole leggerlo e non mi dispiacerebbe se la protagonista principale, suor Costanza fosse ancora protagonista di una bella indagine criminale come nel “il monastero maledetto”.