Il mio cuore cattivo Il mio cuore cattivo

Il mio cuore cattivo

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Dorotea spera che il trasloco porti con sé un nuovo inizio. E soprattutto la fine delle allucinazioni che la tormentano da quando è morto suo fratello. Ma nella nuova casa in cui ora vive con la madre sente di nuovo le voci che credeva di avere sconfitto. Finché una notte vede un ragazzo in giardino: spaventato, disperato, in fuga da una presenza demoniaca. Il ragazzo le chiede aiuto, ma poi scompare senza lasciare traccia. E qualche giorno dopo Dorotea ne scopre l'identità e, soprattutto, scopre che si è suicidato prima del loro incontro. Dorotea rifiuta di credere di essersi inventata tutto, ma la sua indagine la farà precipitare in un incubo...



Recensione della Redazione QLibri

 
Il mio cuore cattivo 2013-11-11 12:09:43 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    11 Novembre, 2013
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ManiDURFocomio

Piramide di Cheope teutonica, Burj Khalifa germanico, i romanzi di Wulf Dorn hanno in comune un valore progressivo : la scalata verso il cielo di un elemento che sovrasta in altezza gli altri. 
Ogni suo nuovo lavoro eccelle, migliora rispetto al precedente, invoca tentatore il peccato originale del thriller, quella violazione irresistibile ed irredimibile che invita maliarda il lettore ad aprire le ultime pagine del benedetto libro, in un'arroganza prevaricatrice e smaniosa di sapere che diavolo succedera', insomma.
Io che sono una santa donna ho resistito, pero' che fatica.

Diciassette anni che bella eta', la scuola, le vacanze estive, le feste, i ragazzi.
Pazza.
Un ricovero in una clinica psichiatrica, farmaci, terapia.
Pazza.
Diciassette anni e doversi conficcare le unghie nei palmi, per distinguere la realta' dall'incubo, la verita' dall'allucinazione.
Pazza.
Un pupazzo di peluche nella culla del fratellino , le orecchie morbide e flaccide, quel sorriso di coniglio.
Gonfio, blu, piccolo e quei grandi occhi che urlano.
Il vero volto di Doro. Doro Doro Dorothea. 
Pazza o la gente mi crede pazza o i pazzi sono loro o sono solo cattiva...
Il mio cuore cattivo.
Sento mamma in cucina che canticchia TRUE COLORS di Cyndi Lauper, ma no stavo solo sognando. 
Mi sveglio, la radio suona TRUE COLORS . Ora non sto sognando, sono sveglia ?
il colore del volto, il vero volto di ognuno.
Quale e' il tuo  colore ?
Ssssssssst. Lo senti ? E' una risata diabolica. La risata di un coniglio di pezza.

Buona lettura.

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Opinioni inserite: 15

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Il mio cuore cattivo 2023-02-26 19:04:34 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    26 Febbraio, 2023
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Rischiacciata nell'abisso

Psicothriller dal ritmo incalzante, popolato di personaggi che mostrano un volto e poi nella realtà ne hanno un altro. Arrivi a dubitare di tutti, impari a riconoscere il lato oscuro di ciascuno di loro. Però istintivamente ti fidi della protagonista, che soffre di allucinazioni, che tutti considerano pazza, ma che è un’anima buona. La ragione la protegge oscurando il ricordo di una notte terribile. E’ ciò di cui è capace la nostra mente. E’ ciò di cui è capace il tempo. E’ ciò di cui è capace a volte anche il nostro corpo. Proteggerci. Salvarci. Ripararci. Lei si ritrova al centro di una girandola senza fine, che la afferra e la rischiaccia in un abisso. Però, in un crescendo di suspence e di giravolte, le carte in tavola si spaginano ed arriviamo a scoprire la verità in un finale davvero inaspettato.

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Il mio cuore cattivo 2022-08-01 08:49:29 La Lettrice Raffinata
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La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    01 Agosto, 2022
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Una Germania piena di italiani

Sono passati ormai anni da quando lessi "La psichiatra", e oltre a conservare un ricordo incredibilmente chiaro del romanzo, mi è rimasta una certa curiosità per il resto della bibliografia di Wulf Dorn. Tutte le sue trame mi sembrano perfette come rapide letture estive, da portarsi sulla sdraio, e così è stato con "Il mio cuore cattivo", titolo recuperato in modo un po' randomico un paio di anni fa -grazie ad una promozione di TEA- che mi ha colpita in positivo.
Ad un primo acchito, il romanzo sembra avere molti punti di contatto con l'esordio dell'autore: la nostra protagonista e narratrice, l'adolescente Dorothea "Doro", è perseguitata da qualcosa avvenuto nel suo passato -in particolare la sera prima della tragica morte del fratello minore- che non riesce a ricordare, e questa condizione la porta ad essere coinvolta nella risoluzione di un mistero; infatti, nonostante sia di base un thriller, questa narrazione presenta molti elementi mystery, con un intreccio degno di un brillante giallista. Il lutto improvviso porta Doro a trasferirsi con la madre nella cittadina di Ulfingen, ed è qui che la ragazza inizia ad interessarsi al suicidio di un giovane del posto, perché crede di aver incontrato la stessa persona il giorno successivo alla sua morte.
Questa parte della trama, ossia la più interessante e coinvolgente, non prende il via se non dopo un centinaio di pagine, e questo rende l'avvio un po' lento, controbilanciando però con ben due aspetti positivi: questa scelta permette innanzitutto di conoscere bene la protagonista e la sua storia prima di immergersi nel mistero -fornendo nel mentre alcuni piccoli dettagli su quest'ultimo-, inoltre quando poi la narrazione prende il via non c'è modo di scollarsi dalle pagine per quanto l'intreccio risulta coinvolgente.
Con la sua storia, Dorn non punta solo a stupire, ma si affida anche ad elementi tipici sia nel genere che nella sua prosa: un esempio è la cittadina in cui si ambienta la vicenda, ossia la classica località di provincia in cui tutti si conoscono, vista dalla protagonista come l'antitesi della cosmopolita Berlino in cui sogna di trasferirsi. Altro tropo (molto apprezzato dalla sottoscritta) è quello della narratrice inaffidabile, che contribuisce a rendere più intricato il giallo; Doro tra l'altro è un'ottima protagonista, molto risoluta e piena di risolse: ho adorato seguire l'avventura dal suo punto di vista.
Anche alcuni dei personaggi secondari si sono dimostrati interessati e non scontati; purtroppo manca un po' di approfondimento su di loro, perché l'attenzione è posta sulla risoluzione del mistero. Questo permette comunque all'autore di includere delle riflessioni molto incisive sui temi dell'elaborazione del lutto e sul modo migliore per affrontare dei problemi psicologici; nella postfazione, il caro Wulf precisa inoltre di aver incluso delle vicende non lontane a ciò che spesso sentiamo nei notiziari, in modo da far capire ai lettori come sia facile cadere vittime dei propri pensieri malvagi.
Passando alla prosa, ho trovato lo stile di Dorn molto scorrevole e spesso informale, dettaglio che sicuramente si adatta bene all'età ed al carattere di Doro. L'unico neo è la tendenza a calcare un po' la mano in alcune scene, penso con l'intenzione di rendere l'atmosfera più cupa, includendo dettagli sopra le righe; un esempio è l'apparizione di un sinistro carro funebre sul luogo di un incendio, dove al massimo sarebbero dovuti arrivare i pompieri e gli addetti del pronto soccorso.
Per quanto riguarda l'edizione non ho molto da dire: sono presenti diversi refusi -soprattutto nei nomi propri-, ma considerando il prezzo non mi voglio lamentare. Però la copertina è un grosso no: basta leggere qualche pagina per rendersi conto che la protagonista ha i capelli scuri, con un taglio decisamente corto, e non la fluente chioma rossa della modella nella fotografia scelta.

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Il mio cuore cattivo 2015-08-01 09:31:18 Martina S.
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Martina S. Opinione inserita da Martina S.    01 Agosto, 2015
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“In ognuno di noi c’è qualcosa di malvagio."

“In ognuno di noi c’è qualcosa di malvagio, di cattivo, di perverso. E’ la parte di noi alla quale dobbiamo stare sempre molto attenti, ma che qualche volta è più forte di noi” … “Allora c’è solo un modo per fronteggiare la malvagità che è in noi. Assumerci la responsabilità di ciò che abbiamo fatto. Se non lo facciamo, il senso di colpa ci perseguita e ci distrugge.”
Questa è la storia di Doro, una ragazza a cui è cambiata la vita dopo la morte di suo fratello minore Kai. Psicologi, ospedali, pillole… tutto questo per le continue visioni del fratellino, che la perseguita, la paura per i telefoni, ma soprattutto un grande senso di colpa che si attribuisce per la morte di Kai.
Un romanzo interessante, che ti tiene con il fiato sospeso e desideri sapere cosa succederà e come si concluderà la faccenda. E’ un libro scorrevole che si legge volentieri, a tratti confusionario, ma per la maggior parte gradevole. Il finale è bello e inaspettato, e per chi lo leggesse consiglio di leggere il poscritto dell’autore. Penso che leggerò altri suoi romanzi!

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a chi piacciono i romanzi psicologici
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Il mio cuore cattivo 2014-08-06 10:56:30 fede.book21
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fede.book21 Opinione inserita da fede.book21    06 Agosto, 2014
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Non il migliore dell'autore

Premesso che ho adorato gli altri libri dell'autore, devo dire che metterei questo in ultimo posto in classifica, la storia mi ha ricordato tanto alcune di Stephen King, quelle in cui realtà e immaginazione si confondono.
La storia è sempre molto scorrevole e ogni capitolo ti incuriosisce sempre più, il finale poi è ben scritto e inaspettato.
Però non mi ha entusiasmato come i precedenti, forse perché la storia è carente di contenuto oppure perché l'autore non è riuscito a immedesimarsi bene nel ruolo di ragazzina, fatto sta che è l'ultimo che consiglierei di leggere dell'autore.

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Il mio cuore cattivo 2014-07-19 11:36:07 Niamh76
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Niamh76 Opinione inserita da Niamh76    19 Luglio, 2014
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Opinione in controtendenza

La mia sarà un'opinione in controtendenza e non me ne vogliate.
Ho letto questo libro proprio perché le recensioni erano tutte ottime.
Dorn scrive bene, scrive di patologie mentali e il che mi affascina. Ma Dorn crea personaggi femminili detestabili (cfr la mia opinione su La psichiatra). Doro dovrebbe suscitare empatia nel lettore con le sue allucinazioni, le sue sinestesie, la sua sensitività... invece a me è risultata assolutamente insopportabile dall'inizio alla fine. Doveva essere una personalità borderline e invece non è altro che una ragazzina traumatizzata. Doveva essere una visionaria del calibro del Nash di A beautiful mind e invece non è altro che un'adolescente supponente e arrogante che crede di saperne di più del suo psichiatra e soprattutto non vuole essere considerata pazza ma si crogiola nel suo stato.
Personaggi che si innamorano al primo sguardo, amicizie che diventano indistruttibili al primo dialogo, mamme "orfane" di figli che abbozzano l'imperdonabile, una cittadina provinciale e pettegola che è disposta a cambiare idea sulle persone solo sulla base dei bei discorsi.

Insomma... tutto questo buonismo in un libro che dovrebbe parlare di follia ci stona.
Come stonano le associazioni sinestesiche forzate buttate qua e là con assoluta premeditazione e le forzature sulla "voce" narrativa di Doro che invece che parlare come una quindicenne disturbata sembra un'adulta perfettamente razionale.

Peccato... credo di aver perso un paio d'ore di tempo...

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Il mio cuore cattivo 2014-02-20 08:10:37 crimy
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crimy Opinione inserita da crimy    20 Febbraio, 2014
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SENSI DI COLPA

Dopo aver letteralmente divorato "il superstite" di Dorn sono corsa a comprare "il mio cuore cattivo" pronta a reimmergermi in un nuovo viaggio all'interno della mente umana.
Ancora una volta il tema centrale è la mente umana e il senso di colpa.
Questo sentimento è presente anche se nascosto e chiuso a doppia mandata mente della nostra protagonista, perchè lei, Doro, non riesce proprio a ricordare cosa sia successo quella maledetta notte in cui fu lasciata sola a casa con il fratellino.
Tutto questo porta Doro a non capire cosa sia reale e cosa no, a non distinguere più la realtà dagli incubi e a lottare con tutte le sue forze per dimostrare al mondo intero che lei NON E' PAZZA......o forse lo è....
Ancora una volta Dorn non delude!
Buona lettura.

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"non ti addormentare",S.J.Watson; "Il superstite", W. Dorn
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Il mio cuore cattivo 2014-02-18 15:06:41 Mephixto
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Mephixto Opinione inserita da Mephixto    18 Febbraio, 2014
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Dorn non delude

Wulf Dorn sta diventando, nel panorama letterario del thriller psicologico, un vero maestro.
“il mio cuore Cattivo” è un viaggio nelle incertezze esistenziali percorso nel mare della chimica adolescenziale. L’adolescenza già di per se è terreno fertile per lo svilupparsi di alcune delle peggiori patologie che insidiano la psiche. Dorn sfrutta appieno questa debolezza, piazzandoci tra le mani un testo in prima persona,dove la giovane protagonista, come un saltimbanco su un flebile filo cerca di non inciampare nei suoi deliri, pronti ad ogni passo a gettarla nel profondo e denso mare nero della follia.
Un testo brillante, che spreme come un limone la domanda che ,ogni lettore si porrà leggendo le memorie di Dorotea “cos’ è reale veramente e cos’ è il prodotto delle nostre sinapsi impazzite ?” E cosi pagina su pagina sono riemerso dal profondo, ma questa volta in me pulsava ritmico “il mio cuore cattivo”
Il linguaggio utilizzato nella narrazione è contestuale, anche se forse risulta troppo perbenista e a tratti artefatto. Dubito che tra coetanei sedicenni, durante un dialogo mosso da uno stato confusionale, vengano snocciolati termini quale ad esempio “ insolentirmi”. Ma a parte qualche lieve sbavatura (in particolare sulla rappresentazione emotiva ) che mina leggermente di credibilità l’ io narrante, per il resto lo stile sbarazzino spregiudicato e a tratti entusiasta, rende realistica e tangibile la protagonista. Come lo sono in modo proporzionale, nella misura in cui… anche tutti i comprimari.
Altro artifizio letterario, che esalta il coinvolgimento, è il continuo stato di insicurezza in cui ci pone l’autore. Anche io , come la protagonista, a mio malgrado mi sono trovato spaesato e insicuro. Non riuscivo a trovare la chiave di volta che mi permettesse di capire cosa fosse reale e cosa frutto di una psiche alla mercé del delirio, oppure solo semplice suggestione. Un thriller psicologico che ci cattura e ci pone perfettamente nella condizione in cui si trova Doro.
D’altra parte in questo mondo: “ non esistono fatti, ma solo interpretazioni” e mai come la mente di un paranoico schizofrenico, affetto da allucinazioni ricorrenti, riuscirà a dar spessore è concretezza alla frase di Nietzsche. E Dorn in questo romanzo è riuscito in pieno !

"Procedevo avvolto dall'oscurita. Guardai in basso ed ebbi modo di scorgere un antro oscuro, solo quando fui li li per scrutarvi all'interno, capii.... di aver trovato l'altra metà di me stesso." Anonimo

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Thriller
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Il mio cuore cattivo 2014-01-09 14:10:04 McLennon
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McLennon Opinione inserita da McLennon    09 Gennaio, 2014
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Il lato oscuro di ognuno di noi

Dopo aver letto tutti gli altri suoi romanzi temevo cadesse nel ripetitivo e scemasse di qualità e invece, pur sempre affrontando tematiche legate alla follia e alla psichiatria, Dorn snocciola un thriller originale, spiazzante, avvincente.

La trama è un susseguirsi di colpi di scena, di false piste, di indizi fuorvianti che alla fine si ricompongono in un puzzle chiaro e definito, inatteso.

Lo stile dell'autore è attuale, moderno, scorrevolissimo, forse fin troppo semplice ma allo stesso tempo cattura l'attenzione del lettore, risucchiandolo nel turbinio degli eventi narrati che si susseguono con ritmi incalzanti e avvincenti.

E' un'ennesima conferma da parte di questo autore che non riesce proprio a deludere.

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Il mio cuore cattivo 2014-01-05 14:05:27 Gondes
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Gondes Opinione inserita da Gondes    05 Gennaio, 2014
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IL MIO CUORE CATTIVO

Questo è uno degli scrittori che posso permettermi di acquistare ad occhi chiusi, senza bisogno di farmi convincere da una copertina ben caratterizzata o da un trama accattivante. Ritengo però che questo nuovo romanzo sia leggermente inferiore come intensità al precedente titolo “Follia profonda”.
Comunque lo standard a cui ci ha abituato Wulf Dorn è di altissimo livello e le aspettative sono di conseguenza sempre maggiori. Anche in questa occasione la protagonista principale è la mente umana; fatta di delicati automatismi che a volte possono incepparsi e far diventare la vita un vero inferno.
Questa volta i riflettori sono puntati su una ragazzina che sta attraversando un momento molto difficile. Il fratellino viene trovato morto nel suo letto, proprio quando la sorella ne aveva la custodia mentre i genitori erano fuori casa. Dopo la tragedia, come spesso accade, la famiglia si sfalda e la ragazzina rimane sola con la madre. Da subito inizia a manifestare gravi disturbi psichici che la portano nel giro di poco ad essere ricoverata in una clinica per malati mentali. Per cercare di dimenticare questa brutta esperienza, la madre decide di trasferirsi con la figlia in un piccolo paesino, dove però le cose non vanno come sperato in quanto la ragazza non riesce a migliorare la propria condizione mentale. Sembra addirittura che questo trasferimento abbia addirittura peggiorato la situazione. La giovane “Doro”, è infatti convinta di aver visto in una notte di tempesta un ragazzo nei dintorni della propria casa che chiedeva aiuto perché inseguito da un demone.
Da questo momento inizierà una serie di eventi che porteranno il lettore nella massima incertezza; credere alla ragazza, convinta di vedere e sentire determinate cose, oppure essere più razionali e credere alle persone che ritengono Doro vittima della propria mente? Sarà una decisione difficile da prendere fino all’ultima pagina perché l’autore si è divertito a farci cambiare opinione in più occasioni

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Il mio cuore cattivo 2014-01-01 21:55:46 yasmi
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Opinione inserita da yasmi    01 Gennaio, 2014

ANCORA UNA VOLTA WULF DORN SI AFFERMA IL MIGLIORE

Il mio cuore cattivo è un thriller young adult, ma perfetto anche per un pubblico adulto, che racconta la storia di Dorothea, un'adolescente rimasta traumatizzata dopo una tragedia familiare...
Proprio non riuscivo a staccarmi dalle pagine, la storia mi ha inchiodata pagina dopo pagina, parola per parola. Non ho avuto mai avuto un attimo di esitazione... IO ADORO COME SCRIVE WULF DORN RIESCE A FARMI FUORIUSCIRE EMOZIONI MINUTO DOPO MINUTO COME SE NE FOSSI INNAMORATA E CON QUESTO SUO ULTIMO ROMANZO POSSO DIRE CHE: E' IL MIGLIORE NEI THRILLER-PSICO!
Trovo che sia un romanzo scorrevole e ben scritto, con la giusta dose di suspense e dalla tematica interessante. Tutto ruota intorno ad un pensiero: Chiunque ha un lato malvagio ma facciamo sempre in modo di tenerlo a freno, però cosa succederebbe, se in un momento di rabbia ci lasciassimo completamente dominare? ECCO UNA TEMATICA REALE!
Pagina dopo pagina sentiamo la sua disperazione e la sua insicurezza. Se pensate di trovare un risvolto romantico, resterete delusi anche se, l'autore, ha comunque cercato di fare qualcosa al riguardo. Un libro che si legge tutto d'un fiato e con una soluzione finale per niente prevedibile! CONSIGLIATO VIVAMENTE !

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MOLTI LIBRI PSICO-THRILLER E AMA LEGGERE!
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