Il martello dell'Eden
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SE AMI FBI, INSEGUIMENTI E SPARATORIE
Si tratta di thriller, avvincente, quanto può essere avvincente la maniera di scrivere di Ken Follett, che a mio parere o ami o trovi pesante.
Io propendo più per la seconda anche quando avevo letto in precedenza "I pilastri della terra".
Ne “Il martello dell’eden” i capitoli sono molto lunghi, il che non mi aiuta nel dire: "mi leggo un capitoletto e poi vado a dormire", dato che si tratta in media di 50 pagine.
All’inizio troviamo l’alternarsi di capitoli che vedono due storie correre in parallelo: un gruppo di hippie rimasti negli anni 70 ed un’agente dell’Fbi, intenta nella sua scalata lavorativa.
Pian pianino, nello svilupparsi della vicenda, queste due storie si intersecano fino a diventarne una sola.
Trovo molto carino l’espediente dell’autore di inserire nella narrazione i pensieri dei protagonisti in corsivo, che commentano la vicenda, ogni tanto sono pensieri che ti fanno anche sorridere.
Ci sono riferimenti al sesso, ma nella “maschia” maniera.
Ci saranno esplosioni, colpi di pistola, inseguimenti in macchina ed anche in elicottero.
Ci saranno litigi, il nascere di una storia d’amore, il concludersi di un rapporto ventennale.
E'un libro perfetto per la trasposizione cinematografica, magari l'hanno già fatta e io ne sono ignara !
un follett irresistibile
Il libro mi ha colpito per la costruzione: inizia con l'uomo che si faceva chiamare Priest, un hippie di vecchia data, mentre osserva la valle in cui è cresciuto. La stanno per chiuderla, e presto faranno una centrale. E' da lì che si sviluppa l'intera storia, piena di intrecci e inganni, una sorta di gatto e topo tra Judy Maddox e la comunità di Priest, che organizza diversi attentati per sabotare la costruzione della centrale elettrica. Ho trovato originale l'episodio in cui Priest, travestito da avvocato, nonostante la capigliatura da hippie, si presenta alla conferenza stampa dell'FBI con la propria figlia. Questa si presenta come una aspirante giornalista e così partecipa alla conferenza. Riesce addirittura stuzzicare il copoarea con delle domande efficienti. Priest lo fa per conoscere da vicino i suoi diretti avversari e capire le sue future mosse...davvero geniale. Il libro ha un buon ritmo che aumenta col andare avanti. Lo consiglierei perché non ti da tregua. E poi Follett riesce a servire la storia in guanti bianchi, con la sua solita classe. La fa raccontare dai suoi personaggi, capitolo dopo capitolo. Mi piace sempre di più il suo stile.
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Vibrante
E' un libro basato su un presupposto che sembra assurdo, ma è quello che fa stare in piedi tutta la storia, ovvero che un gruppo di persone possa e riesca a provocare un terremoto volontariamente in un determinato luogo. Trama avvincente e ritmo incalzante. L'analisi delle minacce, da parte dell'FBI, avviene in base a motivazione, intento e scelta dell'obiettivo. La minaccia che all'inizio sembra assurda si rivela poi realistica e su tutti spicca il bel personaggio di judy, che trasforma in un trionfo un caso che le era stato assegnato come un insulto deliberato.
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Il martello della Terra
Da assoluta fan di questo scrittore penso che questo non sia il più riuscito dei suoi romanzi.
Un gruppo di no global hippy si prepara a usare un vibratore sismico per far ascoltare la propria voce provocando terremoti sulla California. Una agente dovrà cercare di fermare il diabolico piano di questa "setta". Un finale purtroppo prevedibile senza grossi colpi di scena.
Follett è sempre Follett, quindi la scrittura è molto scorrevole, lo stile impeccabile, forse l'idea non riuscitissima.