Il libro delle anime
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Viaggio nel tempo tra le pagine di un libro
E' la naturale continuazione de "La biblioteca dei morti" senza la quale la lettura di quest'ultimo risulta sicuramente meno affascinante. Infatti questo romanzo non aggiunge niente di più al mistero de "La biblioteca dei morti" e risulta piacevole ed interessante soprattutto per l'abilità dell'autore. Tuttavia Glenn Cooper ci ha abituati bene ed assodato il prequel ci trasporta in un'affascinante caccia al tesoro che viaggia attraverso le porte del tempo. Shakespeare, Calvino e Nostradamus sono protagonisti di questa avventura poiché anche loro non sono rimasti indifferenti al fascino del "Libro delle anime".
Sicuramente un libro da leggere, un approfondimento dovuto al primo volume. Consigliato agli amanti del genere e di Cooper in particolare che non delude mai nello stile. Quello che ritengo sia la cosa incredibile e sicuramente quella più apprezzata dai lettori è come Cooper riesce a riporre in un libro un potere immenso, riportando il fascino della carta che perdura nel tempo ed attraversa la nostra era digitale restando sempre al centro della nostra vita, ed in questo caso, della nostra morte.
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Will Piper è stato davvero un agente dell FBI??
Il testo può contenere spoiler .
Questo libro mi fu prestato da una mia amica , qualche tempo fa.Incuriosita iniziai a leggerlo propositiva, ma man mano che sono andata avanti, il libro ha iniziato a diventare statico e noioso , ad attirare la mia curiosità di lettrice sono stati i vari capitoli storico/fantastici che hanno reso il racconto un pò più interessante.
Ciò che davvero mi ha lasciato a bocca aperta è stato il protagonista, Will Piper, che fino a tre quarti del libro continuava a farmi domandare "Ma questo è stato davvero un agente dell FBI o ha fatto finta ?", come personaggio è stato davvero deludente , non aveva un minimo di atteggiamento ne di professionalità che poteva benissimo avere come ex agente dell FBI. Fastidioso anche questo continuo inseguimento di qua e di la dall' oceano con questo pazzo di Fraizer che sembra sempre un passo avanti.
Il libro si salva per il finale quando Will finalmente sembra reagire usando un pò di più la sua testa e reagendo secondo il suo addestramento militare; posso dire che il finale si legge in maniera piacevole e d'un fiato .
Il finale salva il libro da tutta la robetta scritta in precedenza.
Un libro discreto , ma da un autore di fama come Glenn Cooper mi aspettavo qualcosa di più.
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LETTURA PIACEVOLE
Ho letto "il libro delle anime" dopo aver letto "la biblioteca dei morti" e ritengo che sia un gradito sotto rispetto al primo.
Ritroviamo Will Piper, in pensione e sposato con la testa "quasi" a posto,lontano dalla bottiglia e dalla tentazione delle donne che viene catapultato alla ricerca dell'unico libro mancante della Biblioteca misteriosamente rinvenuto a galla.
Sono stata catturata da tre quarti del libro, affascinata come non mai dalla caccia al tesoro partita dal ritrovamento di un sonetto inedito di Shakespeare con collegamenti con Calvino e Nostradamus e come per "la biblioteca dei morti", mi sono piaciuti i continui sbalzi temporali tra passato e presente.
Finita questa parte però tutto è diventato monotono... sarà il fatto di sapere che la storia proseguirà con il terzo libro e che quindi i "buoni" vincono e i "cattivi" muoiono, sta di fatto che la conclusione mi ha lasciato un pò di amaro in bocca....
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sembra quasi un libro di dan brown!
Rispetto alla "biblioteca dei morti", questo secondo libro ha più la struttura del thriller con Will Piper che calandosi un po' nei panni di Robert Langdon, vola in Inghilterra alla ricerca dei segreti che circondano la biblioteca... E che segreti!
Personalmente sebbene la trama sia molto inverosimile (Calvino, Nostradamus e Shakespeare tutti in un solo colpo) ho comunque preferito questo libro all'altro, il ritmo è più incalzante, certi momenti ti tiene col fiato sospeso e invoglia di più a voler saperne di più.
E il finale con la rivelazione della Biblioteca a tutto il mondo.... E adesso cosa succederà?
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Noi crediamo di condurre il destino, ma...
Inizio un po in sordina per "il libro delle anime"dove ormai sono trascorsi quasi due anni rispetto all'ambientazione del libro precedente e incontriamo un Will Piper che ha perso il suo smalto a causa del pre-pensionamento e della vita famigliare, ha anche smesso di bere e riesce a resistere al fascino delle donne.....
Questo soltanto nelle prime cinquanta pagine...perchè come si suol dire il lupo perde il pelo ma non il vizio.
La seconda parte è decisamente più avvincente, ricca di misteri da scoprire, caratterizzata da una caccia al tesoro che viene condotta attraverso un sonetto scritto da Shakespeare che serve per aggiungere qualche tassello alla storia messa in piedi da Gleen Cooper.
L'interesse intorno alla biblioteca dei morti sembrava essersi assopito grazie al patto di segretezza che era stato sottoscritto da Will Piper, ma riaffiora grazie alla perdita di uno dei volumi il 1527 che viene venduto all'asta e rischia di finire nelle mani sbagliate.
Trama convincente, buona suspanse, ritmo a tratti calante, in linea di massima più deludente rispetto al precedente.
Fiore all'occhiello a mio avviso è il coinvolgimento nel racconto di personaggi davvero esistiti come Shakespeare, Nostradamus e Calvino che hanno contribuito a dare spessore alla trama.
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Cosa accadrà nel 2027? La risposta è nel libro...
Un libro. Ma non un libro qualsiasi, ma un libro che tutti cercano e tutti vogliono.
Un libro che è l’ultimo superstite della 'Biblioteca dei nomi', composta da un'infinità di testi, redatti fra il 782 ed il 1297 da grotteschi scrivani, nei quali sono elencate le date di nascita e di morte dell’intera umanità fino al 9 Febbraio 2027, la data che segna l'inizio della 'Fine dei tempi'.
E così, Henry Spence e Alf Kenyon, due ex dipendenti dell'Area 51 che non si rassegnano a godersi la pensione senza sapere cosa si celi dietro quella misteriosa data, ingaggiano l'ex agente FBI Will Piper per recuperare il preziosissimo testo. Non hanno però fatti i conti con il lato oscuro delle forze, perché anche lo spietato Malcolm Frazier, capo della sicurezza dell’Area 51, composta da ombrose e losche figure denominate 'Sorveglianti', è seriamente intenzionato ad appropriarsi del libro ed è disposto a qualsiasi cosa per evitare che i misteri che esso contiene siano divulgati al mondo intero.
Sappiamo solo che Will Piper è un OLO, ovvero un “Oltre l'Orizzonte”, un individuo la cui data di morte non è scritta nel famigerato libro, e che dovrà mettere a repentaglio la propria vita perché il mistero si risolva e la sua famiglia esca incolume da eventuali ritorsioni dei 'cattivi'.
Un misterioso sonetto di uno Shakespeare 17enne è solo il preludio ad una trama che si svilupperà lungo diverse traiettorie intercontinentali.
Si spazia attraverso gli ambienti più disparati, partendo dal 'grigio e tentacolare paesaggio urbano di Londra' fino ad arrivare nel continente americano, con un'attenzione particolare per le città di New York, Las Vegas, Miami e per gli stati del Nevada, della California e del Texas. Senza dimenticare una Parigi con l'affollata Rue Saint Symphorien, la pennellata grigia del fiume Senna ed il dominio incontrastato della guglia di Notre Dame.
Deserti, radure, foreste, centri urbani, abbazie abbandonate e abitazioni lussuosissime accomunate da descrizioni chirurgiche, particolareggiate, vivide, pittoresche, pressoché reali, perché nulla può e deve essere lasciato al caso.
Se le ambientazioni sono straordinarie, altrettanto possiamo dire dei personaggi, perché l'autore ripercorrerà l'intera storia della 'Biblioteca dei nomi' portando in scena anche illustri personalità del passato.
Scopriremo la nascita dell'opera teatrale 'Tanto rumore per nulla' di Shakespeare, l'elaborazione delle teorie calviniste sulla predestinazione e l'ispirazione che condurrà Nostradamus nello scrivere la prima parte delle 'Profezie'.
Sì, concorderete con la giovane Isabelle, aiutante di Piper (sbronze di entrambi permettendo), nell'osservare che 'Il nostro libro ha influenzato in modo profondo alcuni uomini che hanno fatto la Storia.'
Si arriverà addirittura ad un coinvolgimento dell'FBI e dei servizi segreti britannico (Sis) e americano (Cia), ma il nostro protagonista saprà già di non poter più tornare indietro.
Perché 'Di una cosa ormai Will era sicuro: non si sarebbero fermati davanti a nulla. E lui era l'ostacolo da rimuovere. Il più pericoloso in assoluto.'
Fino ad arrivare alla resa dei conti finale, nella quale le perdite su entrambi i fronti saranno dolorose e numerosissime.
Costantemente sospeso tra il thriller investigativo e il giallo storico, si tratta di un romanzo avvincente e soprattutto coinvolgente.
C'è qualche nota poco lieta, come lo stile a tratti zoppicante, le fattezze un pò (troppo) grottesche di alcuni personaggi e le frequenti digressioni storiche che talvolta sembrano interminabili, ma il ritmo è esattamente quello di un mistero da risolvere nel minor tempo e con i minori danni collaterali possibili.
I salti temporali sono gestiti in maniera magistrale, perchè partiremo dall'Inghilterra del 1300, per poi passare alla Parigi ed alle contee inglesi del Cinquecento, ed infine ritornare alle indagini di Piper mantenendo sempre una vivace tensione narrativa.
Finchè non girerete l'ultima pagina e tirerete un salutare sospiro di sollievo, perchè, nel bene e nel male, 'tutto è andato come doveva andare'.
"Il futuro dell’umanità è un segreto nascosto tra le pagine di un libro…”: è sufficiente questa frase, che trovate sulla parte inferiore della copertina, per introdurvi al meglio in un romanzo che consiglio agli appassionati di gialli-thriller, e non solo.
Ringrazio la mia amica Martina per avermene consigliato la lettura.
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MISTERIOSO
La storia è molto coinvolgente e si legge tutta d'un fiato.Avevo già letto La biblioteca dei morti, ma non è fondamentale averlo fatto per comprendere il libro.Molto piacevoli i riferimenti storici legati anche a personaggi famosi.L'unica cosa che mi lascia perplesso è che alcune situazioni risultano un pò forzate. Non posso uccidere un uomo perchè sul libro è scritto che non deve morire oggi! Se conosciamo il futuro possiamo anche cambiarlo?...Mah!...Comunque piacevole.
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Molto bello
Bello, l'ho appena finito e mi è venuta voglia di scrivere subito una recensione, perché, per chi ama il genere, è un romanzo da non perdere.
Avvincente e soprattutto non scontato: il suo maggior pregio è che tratta l'idea del contenuto della bibilioteca in un modo estremamente credibile.
In alcuni momenti mi ha letteralmete lasciato col fiato sospeso (e non sono particolarmente sensibile...) ma l'argomento trattato, nella verosimiglianza con la morale e l'etica dei nostri tempi, e il modo in cui è trattato mi fanno partecipare agli avvenimeti con pathos.
Come già detto da altri, pur essendo un sequel, è migliore del precedente romanzo e volendo lo si può leggere anche senza aver letto La biblioteca dei morti.
E ora avanti col terzo!
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Re-Cooper
Inizio dicendo che La Biblioteca dei Morti non mi era piaciuto affatto: un libro dove non esiste un antagonista vero e proprio, dove il protagonista si trova a lottare per tutte 400 le pagine contro un assassino che non esiste per poi alla fine scoprire ciò che il lettore sa già dalla seconda pagina ,se non prima.
Il Libro Delle Anime, invece, prende una direzione del tutto diversa: colpi di scena, temi che fino a quel momento non aveva toccato, storie incantevoli di un passato ormai lontano e sopratutto misteri irrisolti ... Insomma ... un Cooper più maturo che ti vuole tenere con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Will Piper si ritrova, anche per colpa sua medesima, ad avere a che fare con la tanto odiata biblioteca : da un primo momento di eccitazione dovuto alla scoperta dei misteri più profondi del libro mancante , si ritrova alla ricerca di una via di fuga da quella paurosa situazione in cui era capitato. Glenn riesce a trascinarti nella storia di Will in maniera impeccabile, riuscendo, nel contempo, a farti innamorare della storia parallela, ma distante secoli, della famiglia Cantwell. L'unica pecca è Il finale che poteva essere gestito meglio e anche la cura del protagonista che fa risultare il personaggio ingenuo in alcune parti e riflessivo e furbo in altre, lasciandoti un po confuso sulla sua reale natura... rimane tuttavia un ottimo libro!
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Per proseguire l'avventura
Ovviamente avendo letto ed apprezzato la Biblioteca dei morti ho comprato il Libro delle anime. Direi però un gradino sotto. Storia lineare, poco thriller, lenta a decollare con un po' di azione verso la fine. La parte più interessante è forse la storia del viaggio del libro con i riferimenti a personaggi come Shakespeare e Nostradamus. Il finale però mi è sembrato migliore del precedente.
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