Il lato oscuro dell'addio
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Caccia ad una favolosa eredità
Bel romanzo, l’ultimo pubblicato di Connelly, pieno di suspence, dominato dalla figura dell’amato detective Harry Bosch richiamato in servizio per una delicata e difficile missione. Un notissimo miliardario di Los Angeles, Whitney Vance, fondatore di un impero nel campo delle industrie militari, è divorato da un dubbio: quasi al termine della sua lunga vita vuole sapere se ha lasciato un erede al quale tramandare il suo immenso patrimonio. Da giovane infatti ha avuto una fugace relazione con una ragazza messicana, è nato un figlio poi scomparso nel nulla. Bosch inizia le ricerche, tra mille ostacoli e difficoltà: bisogna risalire a decenni prima, cercare testimoni, consultare archivi, il tutto in gran segreto per non destare sospetti in chi (e sono in tanti) sul favoloso patrimonio ha messo gli occhi. C’è anche un’indagine parallela alla vicenda principale, la caccia ad un serial killer che per poco non eliminerà una detective collaboratrice di Bosch. Ma la vicenda principale assorbe tutto l’acume investigativo del solerte Bosch, che si destreggia da par suo: neppure l’assassinio del vecchio miliardario lo fermerà, anzi gli darà nuova energia per scoprire il colpevole (gran colpo di scena) e finalmente trovare l’erede, anche se di generazioni successive. Non mancano rivalità e accuse nel campo del dipartimento di polizia, accenni alla guerra in Vietnam, sguardi sul mondo finanziario e sui poteri occulti: tante sono le annotazioni interessanti, che riflettono il pensiero del detective Bosch e di riflesso quello dell’autore stesso. Fra tutte, mi piace condividere il pensiero dell’autore sui problemi legati all’immigrazione, attuali e mai abbastanza compresi : “ I politici potevano parlare quanto volevano di costruire muri e promulgare leggi sempre più severe per il controllo dell’immigrazione, ma alla fine erano solo simboli …. E non potevano fermare le persone, proprio come i moli in pietra al porto non fermavano la marea. Niente poteva arginare la speranza e il desiderio.” (cap.20).
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la ricerca della verità
Harry Bosch proprio non ce la fa a smettere, il poliziotto che è dentro di lui non ne vuole sapere di andare in pensione perché la fuori c'è ancora bisogno della verità e c'è gente che attende giustizia. Così lo ritroviamo che fa sia l'investigatore privato che il poliziotto volontario presso la contea di san Fernando: è stato ingaggiato da un miliardario per scoprire se ha qualche erede legittimo a cui lasciare la sua fortuna ed è impegnato nella ricerca di uno stupratore seriale che sta terrorizzando la cittadina.
Nell'ultimo periodo in servizio alla polizia Bosch era sempre nell'occhio del ciclone, erano tutti in attesa di un suo passo falso per poterlo fare fuori e ciò lo portava a stare sempre sul chi va là, adesso è finalmente libero da vincoli e può finalmente agire come meglio crede, anche con un certo disprezzo delle regole.
Il libro che viaggia su due fronti, il cold case e il caso attuale, è doppiamente intrigante: è una trama più da giallo che da thriller e questo l'ho apprezzato molto. La scrittura come sempre è fluida e scorrevole, in alcuni tratti assume i contorni di sceneggiatura da film (per esempio il prologo iniziale). Forse un po' sbrigativo il finale ma decisamente un bel libro, d'altronde con Bosch e Connelly è difficile sbagliare.
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Un thriller irresistibile
Un thriller mozzafiato, un poliziesco a Los Angeles, un giallo con due storie che si alternano, tutto questo e forse anche altro, il lettore può trovare nell'ultimo libro di Michael Connelly, un maestro del romanzo d'azione americano. Qualunque sia il genere, questa ultima opera scorre con enorme piacevolezza, l'autore ha innata destezza nel gestire la trama fluida, brillante e accattivante.
Harry Bosch, poliziotto di grande esperienza, è in pensione dopo trent'anni nel dipartimento di polizia di Los Angeles, ma non è in riposo, anzi lavora ancora di più, mettendo in mostra il suo fiuto da segugio e la sua determinazione nel voler scoprire la verità, adesso collabora con al polizia del territorio autonomo di San Fernando e come non bastasse lavora anche in privato. Siamo a Los Angeles, metropoli complessa, ben descritta nei quartieri, nelle strade, nel centro e nella periferia, molto amata e conosciuta dall'autore (talmente tanto amata che dà per scontato che il lettore la conosca nei minimi dettagli!); sullo sfondo di traffico e tangenziali, Bosch si trova ad affrontare due vicende, entrambe complesse, enigmatiche e pericolose. Un vecchio ultra milionario senza eredi, cerca il figlio mai riconosciuto e avuto da una relazione importante con una bella messicana, la storia risulta essere sempre più complessa e piena di misteri, chiaramente il nostro investigatore non si arrende, dimostrando di essere un determinato, testardo e instancabile professionista. Un violentatore seriale, il tagliareti, sta terrorizzando le donne di San Fernando, sembra un tipo furbo, attento e riflessivo che studia le vittime con maniacale attenzione prima di colpire, solo un lampo di genio del protagonista, riuscirà a fermarlo.
Finalmente è tornato Harry Bosh! acuto, brillante e poco attento alle regole, adora la figlia universitaria, scherza col fratellastro avvocato, ma è solo e non riuscirei a vederlo in compagnia se non della sua curiosità insaziabile, del costante desiderio di verità e dell'assidua ricerca di giustizia. Una lettura veramente brillante, questo romanzo tratto dalla fantasia in crescendo e dalla eccellente penna di Michael Connelly