Il labirinto sepolto di Babele
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Francisco J. de Lys è nato a Barcellona e ha studiato Scienza dell’informazione all’Universidad Autónoma. L’amore per la sua città d’origine lo ha spinto a esplorarne anche gli angoli più reconditi, che sono diventati poi l’ambientazione ideale dei suoi libri. Ha da poco pubblicato il secondo thriller, El laberinto de oro, anche questo un grande successo in Spagna.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 7
All'inseguimento del nulla
Da sempre accanito lettore di libri di storia e romanzi storici mi sono soffermato su questo "Labirinto" colpito dall'immagine della Sagrada Familia. Tale è, questo romanzo: un labirinto. Perchè eccettuato l'inizio molto coinvolgente e dinamico, lo stile a mio giudizio interessante e il continuo rimandare a misteri misteriosissimi, non ci ho capito un accidente. La Chartam, attorno a cui ruota tutta la storia, e dietro a cui tutti i personaggi corron dietro, non viene spiegato cosa è; i rapporti tra i protagonisti, Gabriel e Catherine, non vengono spiegati, nonostante i due continuino fino quasi all'epilogo a dire che si dovranno confidare l'un l'altro; e soprattutto non si spiega come questa Catherine compaia dal nulla e convinca un brillante sconosciuto a complicarsi la vita per niente alla ricerca di qualcosa che non scoprirà cosa essere nè intenderà farlo. Spirito di avventura? O incoscienza pura? O mancanze di vere idee da parte dell'autore che però ci accompagna per 476 pagine?! Insomma un altro mistero che rischia di distruggere dalle fondamenta la Chiesa: ma niente paura, talmente impenetrabile da rimanere tale.
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ILLEGIBILE E PESANTE
Il libro è stato scritto e tradotto male oltre a essere privo di una "vera" trama. Difficile da leggere e abbastanza noioso. L'autore sembra che abbia voluto esagerare, inserendo un mucchio di elementi e scenografie ma così facendo ha fatto solo una gran confusione lasciando discorsi a metà e misteri insvelati. Quando si finisce di leggere non si è neanche capito il mistero di questa Chartam, che tra l'altro doveva essere la protagonista di questa storia. I personaggi non hanno descrizione,tanto che vanno e vengono e non sai neanche perchè e da dove sono usciti. Avrei altre mille cose da dire ma credo che sia sufficiente già così.Non lo consiglio per niente!
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Noiosissimo, scritto male, contorto...
Il libro è scritto male, l'edizione italiana è anche piena di errori di ortografia. Ma non è questo il punto. Lo scrittore, probabilmente, cercava di creare un po' di suspense, fino ad un ipotetico colpo di scena finale. Nei fatti, i due protagonisti, oltre a saper fare tutto in pochi secondi, incluso ipotizzare l'esistenza di un meccanismo con fili di rame per smuovere delle pietre (meccanismo che, puntualmente - ma va? - era presente - complimenti alla vista a raggi X delò Mc Giver dei poveri), ogni 3x2 dialogano, in maniera MOLTO irritante, sempre allo stesso modo.
"Dimmi la verità" "Non so se mi posso fidare" "Dimmi tutto" "Ora no" e così via.
Noiosissimo, specialmente perché, alla fine, non si capisce quale sia il segreto nascosto per il quale tutte le associazioni segrete del mondo, dal Vaticano alla CIA fino alla bocciofila di Voghera, sono disposti ad uccidere.
Lo sconsiglio vivamente....
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SCRITTO MALE
Sinceramente ho comprato il libro un anno fa, e dopo le prime pagine mi è passata la voglia... ripetitivo e troppo dispersivo nelle descrizioni ossessive di tutto ciò che architettonicamente circonda i protagonisti. A tratti lui sembra un incrocio tra Mcgiver e uno che sa tutto di medicina/storia/chimica oltre che di architettura. Dopo un anno l'ho ripreso in mano con l'intento di finirlo,e arrivata a metà mi sono chiesta cosa ne pensassero altri visto che lo trovo veramente pesante e scritto male... non c'è un altro modo di dirlo. E vedo dalle recensioni che siamo tutti d'accordo. Assolutamente bocciato. Oltre che pieno di errori.
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Noioso,pesante,difficile da seguire e finire
Sono generalmente abituata a finire sempre il libro che sto leggendo,anche se lo trovo faticoso,e così ho fatto anche con questo,sperando ogni volta in un'evoluzione in meglio della trama. Cosa che però non si è affatto verificata! L'ho finito,ma ci ho messo 2 mesi e mezzo,io che di solito i libri li divoro!! è noioso,pesante,ci sono troppi personaggi non ben identificati,troppe descrizioni inutili ai fini della trama,si dilunga dove non serve,e soprattutto,cosa che ho odiato,lascia molti punti interrogativi alla fine,situazioni aperte in precedenza lasciate in sospeso,non c'è una conclusione reale. In una parola,un libro ORRIBILE,che per fortuna mi era stato regalato,perchè se l'avessi comprato io ora mi mangerei le mani per i soldi buttati. Non compratelo!!!
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Quasi illeggibile
Raramente mi è capitato di leggere (meglio, di sforzarmi di leggere) un romanzo così contorto e raffazzonato. Sembra scritto a più mani, talmente procede a fatica tra una serie di incongruenze e approssimazioni. Non sembra mai possedere un filo unitario, nemmeno nello stile. La trama è un vero groviglio, una giungla impenetrabile nella quale ci si perde ben presto tra personaggi che scompaiono all'improvviso ed altri che sembrano piovere casualmente dal cielo. Forse l'essenza di questa storia sconcertante sta proprio nella nebbia che avvolge Barcellona dall'inizio alla fine. La stessa nebbia ingloba trama, personaggi e lettori, fino a rendere improba l'impresa di arrivare alla fine. Io non ci sono riuscito. Il mio consiglio? Lasciate che il labirinto di Babele rimanga sepolto nel suo meritato oblio.
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NON UN BEL LIBRO, NON UNA BUONA EDIZIONE
Un'edizione approssimativa, con notevoli errori di scrittura e traduzione... un libro molto poco lineare, senza costrutto né trama, che porta a spasso il lettore verso il nulla: non so se l'edizione originale sia maggiormente organica e/o comprensibile, ma a parte la descrizione di Barcellona (più o meno) nascosta, nulla vale la lettura del libro.
Per chi conosce Ruiz Zafòn... tutta un'altra cosa!