Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Il labirinto delle streghe
 

Il labirinto delle streghe Il labirinto delle streghe

Il labirinto delle streghe

Letteratura straniera

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1357. Anche in Francia l'Inquisizione ricerca e condanna spietatamente gli eretici incoraggiando la caccia alle streghe. Suor Marie Françoise, nata Sybille, sin da bambina ha dimostrato un grande talento per la magia ­un dono mal visto dalla Chiesa Cattolica. Per questo dopo essere stata iniziata al culto di Diana, ha abbandonato il suo villaggio e si è rifugiata sotto mentite spoglie in un convento francescano. Ma Sybille viene processata e sta per essere mandata al rogo, a meno che il pio monaco mandato a raccoglierne la confessione, Michel, turbato dal racconto della presunta strega, non riconosca quanto i loro due destini siano legati in modo oscuro e indissolubile.



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Il labirinto delle streghe 2019-08-14 08:25:51 La Lettrice Raffinata
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La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    14 Agosto, 2019
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Dov'è quel dannatissimo labirinto?

Jeanne Kalogridis mi aveva deluso parecchio un paio d'anni fa con “La sposa dell’inquisitore”, ma avevo ancora un paio di suoi titoli in libreria e quindi ho voluto comunque darle una seconda chance e leggere “Il labirinto delle streghe”, altro romanzo storico che mescola però parecchi elementi fantastici.
La trama segue la storia di Sybille dal racconto che lei stessa fa della sua vita al monaco Michel; accusata di stregoneria, per la giovane donna è già pronta una condanna a morte, ma lei è comunque determinata a raccontare la sua versione di quanto accaduto dal giorno della sua nascita, e soprattutto della lotta tra la sua Razza e il Nemico che la vuol tenere separata dal suo Amore.
Mi rendo conto di non essere in grado di riassumere decentemente la sinossi, ma in questo libro la confusione regna sovrana: vengono mescolati assieme elementi New Age che rimandano alla Wicca, riferimenti religiosi dell'Ebraismo e del Cristianesimo e l'esoterismo dei Cavalieri Templari. Come se non bastasse, non è mai ben chiarito se la magia in questo romanzo sia reale o meno, perché ad esclusione di chi la pratica essa ha ripercussioni quasi nulle sul mondo esterno e si parla principalmente di sogni profetici ed amuleti non sempre efficaci. Per non parlare di quando queste visioni servono a giustificare azioni decisamente riprovevoli, come il rapimento di una neonata o lo stupro di una ragazzina incosciente.
Neppure i personaggi mi hanno particolarmente colpita, specie perché sono poco approfonditi e ricalcano delle macchiette collaudate. Non mi sento di salvare neppure la protagonista che si dimostra priva di carattere e sempre in balia degli eventi, con la “scusa” di dover compiere il volere della Dea.
Lo stile della Kalogridis è buono ma del tutto dimenticabile, e mi ha divertito solo per le descrizioni contraddittorie (l'omone... basso?) e la scelta di inserire sempre dei colori accostati (nero-bluastro, rosso-dorato, verde-grigio, ecc.).
Di questo romanzo promuovo però l'accurato lavoro di ricerca per la parte storica; nella descrizione delle malattie del passato e delle battaglie l'autrice da il meglio di sé, scivolando in alcuni casi nello splatter senza un valido motivo.
Ultima nota, l'edizione italiana targata Newton Compton ha stravolto il titolo originale “The Burning Times” (letteralmente, L'epoca dei roghi) in favore di uno del tutto fuori contesto: quelli che in questa storia vengono definiti streghe o stregoni non amano detti appellativi, ma soprattutto non c'è nessunissimo labirinto!

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Il labirinto delle streghe 2013-05-18 12:51:44 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    18 Mag, 2013
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CACCIA ALLE STREGHE

Siamo nel 1357, anno in cui l’Inquisizione si attiva per scovare il male che pare albergare soprattutto nelle donne, autrici di malefici, intrugli e guarigioni miracolose troppo sospette e strane per non essere opera del maligno.

La piccola Sybille appartiene alla Razza, un ristretto gruppo di persone dotate di caratteristiche uniche e rare, tra cui la Vista, la capacità di guarire le persone con il semplice tocco delle mani e altre doti che coltiva e accresce grazie ai saggi insegnamenti di Noni, la sua adorata nonna; vive insieme a quest’ultima e ai genitori in una casa rustica situata in un anonimo paesino della Francia, svolge i lavori domestici e quelli nei campi, sarebbe insomma una bambina come tante se non fosse per la sua diversità. Come lei anche suo padre appartiene alla razza, l’unica estranea al gruppo è sua madre, che aborre queste cose, ritenendole, ignorantemente, diavolerie e affini e si rifiuta che la sua piccola Marie (come si ostina a continuare a chiamarla) impari a esercitare e coltivare queste “cose”… che ovviamente Noni continua a insegnarle di nascosto!

Dell’infanzia di Sybille veniamo a conoscenza direttamente dalla sua viva voce: rinchiusa in una cella, sta raccontando la sua storia a un giovane monaco, Michel, che deve raccogliere la sua testimonianza affinchè confessi e venga condannata al rogo, ma il ragazzo dal suo primo incontro con la donna inizia a fare strani sogni, incubi che gli fanno rivivere la vita di un’altra persona, di Luc de la Rose, l’amato della prigioniera, bruciato sul rogo poco prima della sua stessa cattura.

Riuscirà Noni a insegnare tutto alla sua giovane nipote prima che il nemico si ripresenti per esigere quanto gli spetta? Cosa unisce Michel a Marie Sybille?

Chi è Luc de la Rose? Cosa lo lega alla giovane prigioniera?

Un romanzo storico avvincente, che unisce la magia alla storia, il bene al male, raccapriccianti racconti degli effetti e dell’evolversi della peste a profondi legami che uniscono due persone, che siano marito e moglie, amanti lontani o nonna e nipote poco importa, sempre di amore si tratta; se vi piacciono questi tipi di racconti, se l’ambientazione in un convento e in una prigione vi hanno sempre ispirato, se un pizzico di magia per voi non fa mai male, allora questo libro fa proprio per voi!

Buona lettura!

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Il labirinto delle streghe 2010-09-21 11:52:09 sabrinat2601
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sabrinat2601 Opinione inserita da sabrinat2601    21 Settembre, 2010
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Voto...basso.....

Devo dire che purtroppo questo scritto non mi è piaciuto: troppo confusionale, troppo poco scorrevole, troppo "già letto".
E' la solita saga di famiglia in cui si tramanda un misterioso potere...il potere della Dea che appare e scompare, che fa da guida ad una ragazza, ovviamente orfana e ovviamente la prescelta per salvare il popolo. Altrettanto ovviamente il maligno cerca di distruggerla e in periodo di santissima inquisizione niente è più facile...
Non l'ho trovato originale, non mi ha appassionato e anzi proprio non riesco a ricordare alcune parti...
Forse può andare bene come iniziazione ai vari tantissimi libri sulle streghe & Co di cui io sono personalemente ghiotta, ma lo sconsiglio a tutti gli altri lettori appassionati del genere.

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