Il giorno dello Sciacallo
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 4
Uno sciacallo astuto come una volpe
Francia, 1957-1962. Da anni è in atto la decolonializzazione francese, particolarmente cruenta in Algeria: il gruppo terroristico dell’OAS organizza attentati ovunque, la tensione è alta. Dato il rischio di golpe, viene richiamato al potere il vecchio gen. De Gaulle, inizialmente determinato a trattenere l’Algeria sotto il giogo coloniale.
Agosto 1962. Nuovo attentato (fallito) da parte dell’OAS al Presidente De Gaulle: molti attentatori vengono arrestati e giustiziati. L’anno dopo, il col. Marc Rodin, capo dell’OAS, contatta un killer straniero per uccidere De Gaulle, dopo averlo selezionato da una ristretta rosa di professionisti. Lo Sciacallo, soprannome scelto dal sicario, chiede molti soldi e la totale libertà d’azione, rifiutando l’aiuto dell'OAS che ormai è piena di infiltrati dei servizi segreti francesi.
Luglio 1963. Rodin organizza una serie di rapine a banche e furgoni portavalori per reperire i soldi per il killer. I servizi segreti francesi si insospettiscono, notando l'impronta paramilitare nella conduzione delle rapine. La bella fiancheggiatrice Jacqueline, intanto, diventa amante del colonnello Saint-Clair, importante uomo di governo, per apprendere le contromosse delle autorità e farle poi pervenire allo Sciacallo. L'astuto killer cambia più volte nome, documenti, fa sopralluoghi a Parigi e non lascia nulla al caso. Il Ministro degli Interni, frattanto, istituisce un'unità di crisi capeggiata dall’investigatore Claude Lebel: egli, forte delle sue conoscenze, coinvolge i colleghi europei in una caccia che travalica i confini nazionali, con mezzo continente alle calcagna dello Sciacallo che si dimostra, in ogni sua contromossa, un osso davvero duro.
Libro di diversi anni fa, ma che propone un buon ritmo, è attuale e ben costruito, grazie anche agli studi sui metodi d’indagine che Forsyth aveva compiuto al tempo. Si intrecciano omicidi politici, fughe, rapimenti, passioni, false piste… la storia è incalzante e si svolge tra alberghi, cimiteri, stazioni, ville nobiliari e piazze affollate, senza che mai il racconto perda di pathos. Lo Sciacallo e l’Interpol mettono in scena uno scontro incalzante, fatto di astuzia, scaltrezza, sangue freddo.
Un noir poliziesco con tinte di giallo, una pietra miliare della letteratura di genere.
Indicazioni utili
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Un thriller mozzafiato
Alle 6,40 dell’11 marzo 1963 nel cortile del Fort d’Ivry viene fucilato un ufficiale dell’aviazione francese reo di aver attentato alla vita del presidente francese Charles de Gaulle; l’OAS, l'Organisation de l'armée secrète, l’organizzazione clandestina paramilitare francese, nazionalista e di estrema destra, che vuole restituire l’Algeria ai francesi e per far ciò vuole sopprimere il presidente, dopo l’ennesimo tentativo finito male decide di rivolgersi a un sicario professionista, il cui nome di battaglia è “sciacallo”. La meticolosa preparazione dell’uomo di mestiere, tutte le precauzioni che prende per evitare di lasciare la benché minima traccia, la preparazione dell’attentato vero e proprio, l’arma speciale utilizzata, la febbrile caccia dei servizi segreti francesi che hanno avuto sentore dell’operazione in corso, l’identificazione del killer, la sua ricerca e infine la sua uccisione mentre è pronto a sparare a de Gaulle costituiscono la trama di un romanzo ad altissima tensione, avvincente come pochi, che attanaglia il lettore, gli impone di continuare a scorrere le pagine per sapere l’evolversi della vicenda e la sua peraltro scontata conclusione. Credo che Forsith, più che in altre sue opere, abbia profuso tutta l’esperienza maturata all’interno del mondo militare, rivelando anche trucchi e segreti di cui assai probabilmente poi si sono avvalsi degli autentici killer, come il fatto che all’epoca della stesura in Inghilterra era piuttosto facile procurarsi documenti falsi (è’ forse solo un caso se una copia del libro sia stata trovata fra gli oggetti personali del famoso terrorista Carlos e sia stata anche una lettura di Ygal Amir, l’assassino del primo ministro israeliano Rabin).
Il thriller, che all’uscita nel 1971 ha avuto un grande successo e che lo ha ancora, è talmente ben costruito e avvincente al punto che ne sono stati tratti ben due film, il primo, secondo me migliore del secondo, nel 1973 con il titolo omonimo, diretto da Fred Zinnemann e interpretato dall’eccellente attore inglese Edward Fox, e l’altro The Jackal nel 1997, diretto da Michael Caton-Jones e interpretato da Sidney Poitier, Richard Gere e Bruce Willis, quest’ultimo nell’improbabile ruolo del killer, e assai meno fedele al romanzo originario.
Credo di aver detto tutto e quindi a chi è interessato non posso che augurare buona lettura, certo che lo sarà.
Indicazioni utili
sciacallo
assolutamente bellissimo. per chi ama l'azione "nel limite dell'umano" ,senza strafare. Questo libro ha un ritmo, un patos, una adrenalina unici, che ci tengono incollati ad esso per ore ed ore. descrive il piano di un gruppo di sovversivi per uccidere il presidente della repubblica francese, assoldando un killer. bellissime le descrizioni delle città e dei paesini francesi in cui si svolge la storia. rimane,nel genere, una pietra miliare .
Indicazioni utili
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
un libro che ha fatto scuola
E' considerato da molti uno dei grandi classici ed uno dei più bei romanzi d'azione mai scritti. Un libro che ha fatto scuola. Il ritmo serratissimo delle vicende ti tiene incollato alle pagine. Il linguaggio è scorrevole e i due personaggi principali, contrapposti nei loro ruoli, sono vivi ed escono dalla carta. Le azioni sono descritte benissimo e la tensione è palpabile. Assolutamente da leggere.
Ho dato 3 al contenuto solo per il fatto che la trama è frutto della fantasia, ma vi assicuro che tutto è estremamente verosimile.