Il giardino di pietra
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poco coinvolgente
Uppsala viene sconvolta da un tremendo delitto. Un’auto investe madre e figlia dal ritorno del cimitero. Da subito l’investigatrice Ann Lindell capisce che si tratta di omicidio volontario. Il primo indagato è il marito che provvidenzialmente si è recato all’estero. Le indagini puntano oltre che sull’uomo anche sulla sua attività come dirigente di una società che si occupa di ricerca farmaceutica. Da subito vengono alla luce attività sia finanziarie che di ricerca abbastanza dubbie. Con anche trasferte all’estero la squadra di Ann conoscerà personaggi ambigui, e metterà in luce molti segreti nascosti negli armadi e sotto i tappeti di Uppsala. Nel frattempo i due delitti si rivelano solo come i primi di una lunga serie di cui nessuno sembra essere il colpevole.
Ho trovato questo giallo abbastanza lento. Mi hanno infastidito le continue incursioni nelle vicende personali di Ann. Forse incinta, forse desiderosa di tornare con l’ex compagno, forse innamorata, forse.. tutto. L’autore ha tra l’altro scelto di ricorrere a salti da una vicenda all’altra che non sempre vanno a braccetto con la chiarezza. Piuttosto coerente e dettagliata, invece la parte investigativa anche se la squadra della Lindell non si fa mancare neppure una trasferta in Spagna.