Il ghostwriter
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Opinioni inserite: 4
Il fantasma
Posso semplicemente suddividere in due questa recensione.
Se non vi piacciano gli intrighi politici allora non fa per voi.
Personalmente a me non fanno entusiasmare.
Se invece siete alla ricerca di una spy story, allora potete continuare a leggere questa recensione.
Il libro all’inizio fatica ad ingranare.
E’ accattivante l’idea di avere come protagonista un ghostwriter incaricato di scrivere la biografia per un Ex Primo Ministro, Adam Lang.
Purtroppo ho visto questa similitudine con Alice Basso, perciò per me niente di nuovo, lei è più leggera, questo invece deve sbrogliare una matassa ben più ingarbugliata.
Infatti, prima di lui, un altro era stato delegato ad portare su carta le memorie di Lang. Sfortunatamente, dopo la redazione del tomo, a causa di un malcapitato incidente per annegamento l’uomo viene ritrovato morto.
Per i primi tre quarti del libro tutto si svolge lentamente, personalmente credo in modo troppo descrittivo.
Ma che cosa nasconde Lang di tanto personale da celare ed omettere avvenimenti del proprio passato?
E mentre il protagonista piano piano scopre che cosa si cela dietro al primo ministro, lo scrittore viene travolto involontariamente lui stesso da un complotto.
Solo negli ultimi 3 capitoli il ghostwriter deve capire da che parte stare. E poi BOOM!
In meno di cinquanta pagine, ti sconvolge il finale, soprattutto a sconvolgerti è l’ultima frase.
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- sì
- no
THE GOSTWRITER
Il ghostwriter è uno scrittore fantasma, colui che ha il compito di scrivere biografie al posto dei personaggi famosi. Il protagonista di questo coinvolgentissimo thriller viene infatti incaricato scrivere, in meno di un mese, la biografia dell'ex Primo Ministro britannico Adam Lang. Le sue memorie sono molto attese e scottanti a causa della sua recente messa sotto inchiesta da parte del tribunale penale internazionale, per crimini contro l'umanità. Adam Lang ha veramente ordinato l'arresto in Pakistan di cittadini britannici che sono stati successivamente torturati dalla CIA?
E mentre il ghostwriter si scontra con intricati misteri (il suo predecessore morto in circostanze misteriose, il passato di Lang che pare diventare sempre più sospetto ed oscuro) il lettore viene calato sempre più nella fitta rete di complotti e controversie che animano questo giallo mozzafiato.
L'esposizione in prima persona rende verosimile la narrazione, e la trama ricca di colpi di scena e caratterizzata da un incalzante susseguirsi di eventi, rende questo libro un vero gioiello per gli amanti del genere thriller e del genere spy.
Il finale inaspettato da al best seller una svolta che riesce a spiegare completamente le intricatissime vicende narrative che Harris propone con il suo stile inconfondibile.
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Harris è un grande
E' un bel racconto sul mestiere di scrittore, ci sono parecchi rimandi che solo chi sà tenere una penna in mano può apprezzare.
Si forse la storia è leggera ed è abbastanza chiaro che se il cattivo non è il marito (perchè muore) e resatno solo la moglie e il writer...
Escludendo che in stato di ipnosi il cattivo sia il protagonista senza saperlo è chiaro che la moglie è da sospettare per forza.
Chiariamo però ai soliti sapientoni che Harris non scrive gialli, la parentesi misteriosa nei suoi libri serve solo ad un bravo giornalista per raccontare dei fatti..
Se liquidate la storia come banale forse non ne avete capito il succo...
A me è piaciuto molto e lo consiglio come tutti i libri di Harris che vale sempre la spesa di un buon libro in brossura.
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Banale e scontato.
Una perdita di tempo.
In montagna mi sforzai di finirlo perché, mi dicevo ottuso, qualcosa di buono si può sempre trovare.
Macché.
Prevedibile fin dall'inizio, pregno di luoghi comuni sulla politica statunitense, pavido ed arido di colpi di scena diversi dai soliti cliché.
Lo scrittore fantasma, in tutta l'editoria italiana "Il negro", che deve scrivere ovvietà che un altro uomo, cioé il politico, non sa scrivere, non appassiona, non convince, non decolla.
L'amorazzo con la moglie del suo "datore di lavoro" che ha paura dei fulmini, la scoperta di un team interno(che novità)all'entourage dell'uomo famoso, il passato goliardico teatrale che porta a nuovi intrecci e ad ennesime trame nascoste!
Quanta prevedibilità, quanto preludio al film futuro.
La parola adatta a definirlo? Noia.