Il dilemma
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
UN DRAMMA FAMIGLIARE POCO CONVINCENTE
Non nascondo che B.A Paris è una delle autrici contemporanee che seguo con più attenzione, ho letto i suoi tre romanzi precedenti, però ne consiglio solamente uno.
Il libro è narrato da due punti di vista differenti, quello di Livia e quello di Adam che sono la coppia protagonista del romanzo. Sono sposati da ventitré anni e hanno due figli, Marnie e Josh. Nei romanzi di B.A Paris i protagonisti sono sempre una coppia di sposi o di innamorati, quindi il tema famigliare deve essere molto sentito dall'autrice.
Livia aspetta con molto ansia ed eccitazione il suo quarantesimo compleanno, perché ha da sempre voluto avere una grande festa, infatti, quando si è sposata era molto giovane ed era incinta e ha dovuto accontentarsi di una cerimonia semplice.
Adam è suo marito, la ama molto forse anche troppo e ha cercato di organizzarle un compleanno perfetto come Livia ha sempre sognato.
Entrambi custodiscono un segreto che riguarda la loro figlia Marnie, ma nessuno dei due rivelerà quello che sa fino alla fine della festa.
La narrazione è basata proprio su questi segreti e sulla mancata comunicazione che c'è tra questi coniugi, non c'è nulla di più purtroppo, il lettore viene a conoscenza di queste verità celate durante la lettura del romanzo.
Livia è una donna egoista, mi è sembrata anche infantile, è molto insicura di se stessa anche a causa del rapporto difficile con i suoi genitori, che in passato si sono vergognati di lei e del fatto che sia rimasta incinta da giovane. Oggi le cose con loro non sono migliorate.
Adam è un personaggio che ho faticato a comprendere ma che ho trovato più interessante di Livia.
Molti dei suoi comportamenti sono inverosimili, lui cerca di proteggere la moglie in ogni modo, non vuole darle un dispiacere e per questo non le rivela il segreto che ha scoperto sulla figlia Marnie.
Devo precisare però che quello che deve dire Livia al marito ha un peso diverso rispetto a quello che ha saputo Adam.
L'uomo inizialmente nega quello che ha scoperto, non vuole crederci e cerca di tenere per sé il dolore, però ad un certo punto non si può fingere e quindi trovo che non sia stato un comportamento verosimile, che una persona possa avere nella realtà. Non si può festeggiare, come se nulla fosse successo... per quanto io mi sia sforzata a capire Adam in questa scelta, non ho ne compreso appieno i motivi.
L'autrice doveva approfondire maggiormente entrambi i personaggi, a fine libro li conosciamo solo superficialmente e resto perplessa da quello che ho letto, non mi so dare una spiegazione.
Questo non è un thriller come avrete intuito, viene definito come un family drama, però si poteva costruire in maniera diversa, è un romanzo che si lascia leggere, lo stile è sempre lo stesso dell'autrice che possiamo ritrovare anche nei libri precedenti.
Il dilemma del titolo è sicuramente più di Adam che di Livia, è lui il personaggio chiave che ha un segreto importante, è lui che sceglie di nasconderlo è forse questo è vero il punto del romanzo, cioè quanto una persona possa celare un fatto così grave, come si possa fingere di fronte al proprio coniuge, anche davanti a un segreto così terribile.
Non mi sento di consigliarlo purtroppo.