Il diario del Vampiro. Il risveglio
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Mmmmmm.......
Elena è la classica studentessa liceale bella, convinta ed annoiata. Incontra il tenebroso Stefan e se ne innamora. Immancabile il classico (e super gettonato) triangolo amoroso pur se mal costruito, non prende mai veramente campo.
Scrittura semplice e trama ordinaria. L’unico tratto forse veramente differenziante è il fatto che la protagonista, diversamente da altre serie, non è la perenne e scontata ragazza petulante a cui siamo abituati bensì è consapevole di sé stessa, della sua bellezza e delle sue doti, caratteristiche che possono renderla amabile o odiabile. Non per cattiveria ma taluni scrittori/autrici vanificano interamente la lotta all’emancipazione femminile con queste protagoniste lagnose, frivole e costantemente bisognose dell’aiuto altrui, possibilmente maschile, per risolvere anche il minimo dei problemi.
Il romanzo sul finale lascia volutamente con diversi punti interrogativi escamotage, a mio giudizio, ricavato per indurre il lettore a comprare o comunque leggere anche i sequel; soltanto giungendo a conclusione del terzo capitolo le vicende narrate prendono forma e trovano un loro perché. Ovviamente poi, chissà come mai, dopo che le vicende erano chiaramente chiuse, ha riaperto le danze con altre improbabili avventure e due o tre nuovi capitoli. Io mi sono fermata al quarto. E mi è bastato. Sono arrivata a leggere fino a questo punto solo perché volevo capire dove voleva andare a parare l’autrice.
Come molti sono favorevole all’unione dei volumi; separati non hanno una loro ragione d’essere, sono un insieme di fatti che sono presi e buttati li con un linguaggio leggibile ma non entusiasmante. Lessi alcuni di questi romanzi perché mi furono consigliati (e prestati) da una mia compagna universitaria fortemente amante del genere vampiresco, e sempre sotto suo suggerimento ho letto altre opere di tale filone, ma questa non mi ha appassionata. La ritengo una lettura o per anime giovani, alle prime armi col genere o comunque senza troppe pretese; ma nulla più.
Se siete indecisi, meglio i diari delle streghe. Ma siamo li....
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Il Diario del Vampiro - Il Risveglio – La Lotta –
CONTIENE SPOILER.
Considerando che è uno dei primi romanzi scritti sul genere, o comunque prima dell’arrivo di Twilight al cinema che ha portato ondate di seguaci, Il Diario del Vampiro non è male. I primi tre volumi potevano benissimo essere pubblicati in uno unico (ecco perché ho preferito recensirli assieme), data la continuità della storia tra l’uno e l’altro, e potevano anche essere solo una trilogia ben riuscita se non si fossero aggiunti i successivi libri con la loro trama intrecciata. Ma torniamo a noi.
La lettura progredisce in maniera spedita dato lo stile semplice e lineare, ma a volte può capitare di non capire chi stia parlando per la mancanza di un soggetto. La storia è narrata in terza persona, dal punto di vista di più personaggi, principalmente Elena e Stefan. La prima è la classica ragazza egocentrica, reginetta del ballo a scuola, con tutte le altre che le fanno la corte solo per mettersi in mostra. E’ una ragazza superficiale, insomma, il cui unico obiettivo è conquistare Stefan. Questo, da parte sua, è un vampiro “vegetariano”, cioè (come Edward Cullen) si nutre di animali. E’ il nuovo arrivato a scuola, bello con occhi verdi e a cui tutte le studentesse mettono gli occhi a dosso fin dal primo istante. Con lui arrivano anche aggressioni a persone e … suo fratello Damon, bello e tenebroso.
Da qui: triangolo amoroso, segreti, magie e un cattivo da scovare.
Non male, forse all’inizio un po’ lento, ma originale (ovviamente se si pensa a quando è stato scritto. Ora come ora è una storia trita e ritrita come tante altre che stanno sfornando e il paragone con la saga della Meyer è inevitabile) e le vicende e i più piccoli dettagli tornano quando si scopre chi è il cattivo di turno.
Mi è molto piaciuta la questione di Katherine, dei flashback sul triangolo amoroso tra lei, Stefan e Damon e come tutto si stesse in qualche modo ripetendo con Elena. Quest’ultima, poi, all’inizio non è così diversa dalla vampira del Rinascimento che ha fatto perdere la testa ai due Salvatore, ma col progredire delle vicende si discosta dalla sua insopportabile natura principesca e apre gli occhi. Stefan è nient’altro che Edward Cullen, con gli stessi problemi e le stesse angosce, solo un po’ meno marcate. Suo fratello Damon, invece, è l’opposto, non rifiuta la sua natura di predatore e vive la sua vita come vuole. Eppure non è come sembra! Bonnie e Meredith sono le due migliori amiche di Elena: la prima una specie di strega, la seconda è un personaggio del tutto inutile ai fini della storia se non un po’ alla fine col personaggio di Alaric. Infine Matt, l’ex di Elena, che è fin troppo buono con lei.
E’ un romanzo semplice ma piacevole, che non ha troppe pretese ma che forse, in questo periodo in cui tutti scrivono di vampiri, merita una lettura. Consiglio di leggere solo i primi tre romanzi, perché i successivi sono davvero un disastro, in più dall’undicesimo libro in poi non è neanche più la Smith a scrivere!
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La contesa...
Se si considera che l'edizione che ho visionato io costa 99 centesimi, direi...che si può leggere velocemente e senza problemi. Anche rispariare ha i suoi vantaggi..
La storia di una giovane ragazza Elena, studentessa liceale, annoiata...e senza spinte esistenziali sufficienti...a motivare la sua vita, se non fosse per l'incontro con il tenebroso Stefan.
Elena lo accoglie nella sua vita e se ne innamora.
La storia ha ispirato la serie televisiva "The vampires Diares" molto seguita dal pubblico e che ha avuto un discreto successo.
Ambientazioni fosche e tenebrose....e ad un certo punto la ragazza si trova contesa fra i due fratelli vampiri Stefan e Damon...in un intricato intreccio....soffuso tra luci e ombre.
Nel sentimenti talvolta interferiscono le circostanze e un triangolo amoroso non è mai terreno fertile per un rapporto sentimentale stabile.
Elena alla fine dovrà scegliere a chi concedere il suo cuore.
Nonostante le recensioni negative ho trovato questo libro piacevole e carino,
un libro leggero da spiaggia o nelle pause dopo letture pesanti e impegnative.
Lo consiglio senz'altro a coloro che sono appassionati di fantasy.
Una lettura distensiva senza troppe pretese.
Saluti.
Ginseng666
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UN VAMPIRO SENZA DENTI
Mi sono tuffata nell'ennesima saga Urban Fantasy e devo dire che questa volta non sono rimasta molto soddisfatta.
I vampiri mi attirano come il miele per le api ma questo vampiro l'ho trovato un po' moscetto.
Elena è una ragazza di 17 anni, è la reginetta della scuola ed è abituata ad essere guardata e apprezzata da tutti i ragazzi che la circondano così, quando arriva il bello e tenebroso Stefan Salvatore che non la degna nemmeno di uno sguardo, Elena s'intestardisce (come solo le ragazzine di 17 anni sanno fare) e decide, con l'aiuto delle sue amiche, che Stefan dovrà essere suo.
Ovviamente ci riesce altrimenti non si sarebbero scritti altri 9 libri e così comincia la storia tra i due che purtroppo è assolutamente priva di ogni slancio emotivo.
Stefan vaga insofferente per i corridoi della scuola e non rivela nulla di sè ad Elena che nel frattempo si strugge per lui.
Poi, improvvisamente c'è la rivelazione....che Elena accoglie con una disinvoltura allucinante, come se tutti fossimo abituati ad incontrare vampiri un giorno si e l'altro anche.
Nel frattempo comincia anche ad essere introdotto il personaggio di Damon: il fratello bello e fumantino di Stefan che ce l'ha a morte con lui dai tempi della Firenze di Lorenzo il Magnifico.
Per adesso non sono rimasta particolarmente colpita...vediamo andando avanti cosa mi riserva questa saga.
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- no
Il diario del Vampiro
Questo romanzo, o meglio racconto vista la brevità, è l'inizio della saga di Elena, Stefan e Damon, la prima reginetta della scuola, gli altri vampiri più o meno crudeli. Ho letto questo libro dopo aver visto la serie in TV, e contrariamente a tutte le volte che ho letto libri da cui sono stati tratti film, l'originale è peggiore della serie. L'idea in generale è carina, ma sia i personaggi che le vicende sono solo abbozzati, e sinceramente, si fa fatica a comprendere le varie situazioni. Più che un libro sembra il bignami dello stesso. Il finale aperto ci può stare visto che ci sono molti libri che seguono, ma sarebbe stato meglio dedicare qualche momenti in più alla narrazione che, pur con le dovute differenze, si rende comprensibile solo se si è vista la serie tv e questo a mio avviso è un peccato mortale!
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NON MALE COME PENSAVO..
Libro che non pensavo assolutamente di leggere.
Dopo Twilight, ero decisa a non leggere più niente sui vampiri., tanto meno questa saga.
Ma poi un giorno in libreria, vedo il formato tascabile a 0,99. Beh, un'affare , no? Nei momenti di noia o comunque quando avrei finito i libri che avevo a casa, l'avrei letto. Tanto se non mi fosse piaciuto, avrei perso soltanto 1 euro.
Ad essere sincera non mi ispirava per niente, nemmeno avevo intenzione di iniziarlo. Ma poi mi decisi e lessi il primo capitolo, il secondo e così via. Quando finii il libro, cominciai con gli altri e ancora oggi sto continuando a leggere il resto della saga, la saga tanto sottovalutata da tutti.
A mio parere non è per niente male, e l'autrice avrebbe anche potuto mettere due libri della saga in uno anziché fare 16 libri..
Il personaggi non sono ben delineati poiché il lettore conosce i vari protagonisti nei vari libri. Anche a me Elena inizialmente mi dava su i nervi: sembrava una stupida ochetta che si vede nei film americani, una che se la tira e che vuole tutti i ragazzi ai suoi piedi. Ma la mia opinione su questo personaggio è cambiata continuando a leggere la saga. Infatti Elena è una persona sì sicura di se, bellissima ecc, ma una ragazza piena di sentimenti, forte, coraggiosa, ma soprattutto, come hanno già detto con il cervello!
Inoltre, cosa che non ho capito bene, è come facciano due ad amarsi dopo che (non) si conoscono dopo un mese o.o bah.
Poi la scena dove Elena scopre che Stefan è un vampiro. A primo impatto è scioccata, due minuti dopo tranquilla e serena. Su questo la scrittrice poteva anche lavorarci!
Comunque, consiglio a tutti coloro a cui è piaciuto almeno un pochino questo libro, di continuare a leggere la saga, perché a mio parere le parti migliori della saga sono quelle dove è presente Damon, uno dei personaggi che mi piace della saga per la personalità che possiede. Inoltre con lui la lettura è piacevole, sempre con quel pizzico di arroganza e ironia che mi ha fatto sorridere :)
Ah, cosa che vorrei chiarire. Il diario del vampiro non è la copia di Twilight, poiché i libri della Smith sono stati scritti prima, esattamente a partire del 1991 :)
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Vediamo cosa bolle in pentola
Questo libro mi è capitato tra le mani per caso, e così, visto la numerosa pubblicità ottenuta grazie alla serie televisiva, ho deciso di leggerlo. Piuttosto che ad un romanzo assomiglia maggiormente ad un grosso pentolone in cui vengono mischiati vari ingredienti e da cui ne esce fuori soltanto una schifezza. Non che sia così orribile da non riuscire a leggerlo, ma sfogliando quelle pagine si incontrano personaggi troppo diversi l'uno dall'altro. Sono dell'opinione che i vampiri e le streghe siano due figure portanti nella letteratura di tutto il mondo, ma che non riesco a vedere bene inseriti insieme in uno stesso racconto. Per quanto riguarda il contenuto si trovano, sparsi qua e in la, stralci di diario che non sono stati scritti dal vampiro Stefan, come l'ingannevole titolo fa pensare, bensì dalla protagonista e ciò non mi è piaciuto affatto. Il testo di per sé è scorrevole, adatto a chiunque e di facile comprensione. Inoltre ho apprezzato la terminologia cupa, che riflette l'ambiente in cui ci si immerge, le descrizioni macabre degli avvenimenti che scuotono la città di Fell's Church e il costante sospetto che attanaglia la giovane, poiché aggiungono quel pizzico di granello in più di inquietudine e di paura che solitamente dovrebbero provare coloro che si accingono a leggere storie di questo calibro. Rispetto ai personaggi riesco a trovare soltanto dei difetti. Elena è la classica ragazza americana: occhi azzurri, capelli biondi, popolare a scuola, circondata da una “setta” di amiche e fidanzata con il giocatore di football della scuola. Dal carattere forte e sempre con la risposta giusta si fa rispettare da chiunque, tanto che le ragazze stanno alla larga da lei mentre i ragazzi le sbavano dietro. Ovviamente, come da copione, non manca neanche l'amica-nemica, che farà di tutto per attirare l'attenzione del povero Stefan e accendere così in Elena la fiamma della rivalità. Descritta in questo modo assomiglia ad un'oca senza cervello, ma in realtà si scoprirà che anche lei ha un cuore, che tutto il suo mondo non si basa sull'aspetto esteriore e che un cervello lo possiede, eccome! Purtroppo da piccola ha perso i suoi genitori e, quindi, è normale pensare che il suo comportamento sia dovuto a ciò. È come se Elena indossi una maschera di felicità, di spensieratezza che tende a nascondere il suo vero io, sopraffatto dal dolore della perdita. Invece, passando al secondo protagonista, Stefan sembra, anzi è la fotocopia inequivocabile di un altro vampiro che tutti conosciamo perfettamente: Edward Cullen. Chiuso nel suo mondo in piena solitudine, si ciba soltanto di animali, è bello e irrestitibile, ricco, è in grado di leggere nella mente e restio a lasciarsi andare con i sentimenti. L'unica differenza – per fortuna – è che non brilla al sole, anche se per girovagare liberamente per la città di giorno è costretto ad indossare un anello che lo protegge. Dal passato difficile, si legge che le sue origini sono italiane, figlio di un nobile fiorentino e fratello di Damon, il quale vive nella sua stessa condizione. Nonostante ciò sorge spontaneo domandarmi il motivo per cui nei romanzi odierni la figura del vampiro viene sempre associata, o fatta risalire, all'Italia. Che fine ha fatto la vecchia Transilvania di Stoker? Naturalmente fra i due sboccia una storia d'amore ed Elena diventa così, dal punto di vista caratteriale, più simile allla “Giulietta” di cui si innamora il vampiro della Meyer: disposta a tutto pur di stare con lui e tranquilla nell'accettare la sua natura. Insomma, non molto tranquilla, poichè la scena in cui viene a sapere la verità è composta da sani sentimenti di paura che ogni essere vivente proverebbe in tale situazione. Ringraziando qualche essere superiore alla scrittrice è venuto in mente un particolare che rende la storia un po' più intrigante, ovvero il fatto che la giovane Elena assomiglia alla figlia di un barone di cui, guarda caso, si era innamorato Stefan e non solo. In conclusione, questo primo libro della saga possiede aspetti che mi permettono di paragonarlo a Twilight, anche se le figure del corvo e delle streghe, i luoghi lugubri e qualche colpo di scena lo differenziano un po'. Tuttavia dopo aver scoperto che l'edizione originale del romanzo risale al 1991 è lecito chiedersi se non sia stata la Meyer a trarre spunti per dare vita alla sua saga. Pertanto, in questa confusione che mi assale, posso affermare di aver letto un buon libro, interessante per chi ama il genere e da approfondire soltanto per coloro che, spinti dalla curiosità come la sottoscritta, si sentono pronti a leggere altri quindici libri che completano, ma non finiscono, la saga.
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Il diario del vampiro - L'abbiocco
Poco dopo l'uscita di Twilight, la librerie furono invase da libri, tutti uguali, con copertine tutte simili, di libri su vampiri.
Lasciamo perdere...
Una mia amica prese il primo libro di questa saga perché aveva trovato Twilight piacevole e, nell'attesa del seguito, voleva leggere qualcos'altro dello stesso genere (a nulla erano valsi i miei consigli sulla saga di Anita Blake)
Bene, tempo 10 giorni che il libro finì in mano mia con le seguenti parole "E' illeggibile!".
Devo premettere che nel mentre io ho seguito le prime tre stagioni di "The Vampire Diaries" e le ho trovate più che interessanti.
Finita la terza stagione, nella lunga attesa che la separa dalla quarta, in libreria, pieno di polvere e nell'angolino in fondo, scorsi questo libro che mi guardava dicendomi "Sai che sono ancora qui?"
A quel punto presi la decisione peggiore che potessi prendere: leggerlo...
Una noia, uno scontato, un abbiocco ad ogni pagina...
Insomma... Può piacere, non dico il contrario, assolutamente!
Ma può, DECISAMENTE, anche non piacere!
La Smith ha scritto altre storie decisamente più interessanti!
E per quel che mi riguarda, questo libro rimarrà una delle delusioni più grandi, da amante della serie tv.
E dire che di solito i libri sono migliori...
Beh, non in questo caso!
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Che noia!
Di primo achito mi verrebbe da definirlo una brutta copia di Twilight. Le prime pagine somigliano molto al romanzo della Meyer ma proseguendo nella lettura ci si accorge della diversità perciò direi che l’unica cosa che hanno in comune è la storia d’amore tra un essere umano e un vampiro.
E aggiungo per fortuna!
L’ho trovato piuttosto banale con dialoghi troppo semplici e personaggi privi di personalità. Credo sia un romanzo indirizzato unicamente ad un pubblico giovanissimo.
Il triangolo no…
Ho deciso di intitolare questa recensione come la famosa canzone di Renato Zero, il motivo c’è ed ora ve lo spiego.
In poco tempo ho letto due fantasy, su argomenti completamente diversi, ma in entrambi ho trovato l’indecisione di una ragazza su quale partner scegliere.
A parte questo fatto di poco valore ora passiamo al libro.
Si tratta del romanzo che ha ispirato la famosa serie televisiva intitolata “The Vampire Diaries”.
Premetto, io questa serie non l’ho mai vista, ma ne ho sentito parlare parecchio ed incuriosita ho deciso di prendere il primo volume.
Cosa dire, mi ha piacevolmente stupito ed inchiodato fino all’ultima parola.
Sì, ammetto che qualcosina della storia mi ha ricordato “Twilight” però con una marcia in più
In questo volume conosciamo Elena, una bellissima ragazza con un passato triste.
Ricomincia la scuola ed arriva un giovane italiano, bello, pieno di fascino e mistero di nome Stefan.
Elena è la più popolare del liceo e vuole in tutti i modi avvicinarsi a lui anche se tutto ciò comporterà dei cambiamenti.
Infatti, Elena non sa la vera natura di Stefan ed a cosa sta andando incontro.
Lo stile è semplice e le parti tratte dal diario di Elena rendono la scrittrice complice del lettore.
Purtroppo anche in questo libro ho notato che i personaggi non vengono caratterizzati in maniera degna.
La lettura è veloce e mi ha lasciato alcuni dubbi che spero di poter colmare con il secondo volume.
È una storia d’amore ed odio che mi ha incuriosito e che vi consiglio molto caldamente se siete appassionati del genere!