Il detective è morto Il detective è morto

Il detective è morto

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Il «detective è morto» perché il vecchio modo di fare giustizia non funziona più. È morto Knapp, il re del traffico di droga nell’immaginaria città inglese dove si svolge la serie investigativa. Immediatamente si accende la lotta barbarica per la sua eredità e spuntano i primi cadaveri di due trafficanti ben noti alla polizia. Harpur sa chi sono gli assassini ma si rifiuta di fare il nome del suo informatore consentendo di fatto al proscioglimento dei colpevoli. Una storia intricata per Colin Harpur e Desmond Iles, gestori del disordine nella zona grigia tra legge e crimine.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
1.3
Stile 
 
2.0  (1)
Contenuto 
 
1.0  (1)
Piacevolezza 
 
1.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il detective è morto 2013-10-23 13:22:19 Pelizzari
Voto medio 
 
1.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
1.0
Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    23 Ottobre, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

L'informatore

Mini-giallo dai dialoghi serrati ed incisivi, spezzati ed aggressivi. E sono proprio questi la parte migliore di questa lettura, più che non la trama in sè, che proprio non ti appassiona nè ti intriga. L'autore ci vuole dimostrare che il vecchio modo di fare polizia è superato, da qui nasce il titolo e la filosofia di fondo del libro: l'arte dell'investigazione, così come la si è sempre intesa, è morta e la giustizia britannica è malata. Tendere tranelli è diventata l'unica arma a disposizione. Ma tutto il fascino che hanno le intuizioni, la ricerca dei collegamenti, le indagini psicologiche...dove è finito? Io non sono convinta che tutto ciò sia stato cancellato e credo ancora nel grande potere che ha l'intelligenza, usata come primaria arma di investigazione.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro
Il misterioso caso degli angeli di Alperton
I fantasmi dell'isola
La porta