Il collezionista Il collezionista

Il collezionista

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Ragazze belle. Ragazze intelligenti. Ragazze sparite. Qualcuno sta trasformando la costa orientale degli Stati Uniti in un macabro terreno di caccia. «Il suo obiettivo non è uccidere ' dicono i criminologi ' lui è un collezionista.» Anche sull'altra costa, a Los Angeles, qualcuno sembra avere un debole per le studentesse. Costui, però, le stupra e le massacra. Perché la polizia tarda a collegare i casi? Cosa spinge i due serial killer in quella che sembra un'orrenda competizione? O forse è uno solo? Per il detective psicologo Alex Cross è il caso più difficile della sua vita.



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Il collezionista 2018-09-18 10:15:03 Anna_Reads
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Anna_Reads Opinione inserita da Anna_Reads    18 Settembre, 2018
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Ma per favore!

Il Collezionista – James Patterson, 1995.

Hai la febbre. Leggiti un bel thriller. Dicono.
Ti passa il tempo velocemente, è easy e ti diverti. Dicono. Come no.
La trama. DUE serial-killer (mica uno, eh! Siamo in America. Dodici apostoli? Almeno 25!), tanto simili, tanto amici, tanto depravati, si trastullano con le donne. Ovviamente giovanissime. Ovviamente bellissime. Meno ovviamente intelligentissime (anche se avrei qualcosa da eccepire, non so se con Patterson o con il suo traduttore).
Il primo (Visitatore Gentile) le violenta e le uccide (anche qui il premio “Come sei bravo con i nomi” non so se va a Patterson o al suo traduttore), il secondo (Casanova) le violenta e le “colleziona” cioè le rinchiude in luoghi vari e continua a disporne come meglio crede, fino a che le sventurate non infrangono qualcuno delle sue regole. Al che le (ri)violenta e le uccide.
Indagano l’ineffabile psicologo/poliziotto Alex Cross (questa non è la sua prima avventura, ma inspiegabilmente non mi è venuta voglia di saperne di più sul suo conto) e il fidato amico Sampson. E per mettere un po’ di tensione, fra le ragazze scomparse c’è pure Naomi, la nipote di Alex.
Ora.
Non voglio fare Alice nel paese delle meraviglie. Se scrivi una storia con un po’ di sesso (meglio se violento e depravato) il libro probabilmente vende. Se, di buon peso, ci metti un po’ di tensione sessuale fra l’investigatore e un altro personaggio (qui una vittima riuscita a sfuggire al diabolico stupratore, dopo… sì. La sospensione dell’incredulità è la protagonista assoluta della storia) probabilmente vende anche di più.
MA.
No. Trust me. NO.
Tutta la storia, le descrizioni, i personaggi sono talmente “tirati via” che davvero, l’unica cosa che resta è l’irritazione.
L’autore dichiara cose.
Che alcuni personaggi sono intelligenti. Poi si comportano da mentecatti, ma va be’.
Le donne sono bellissime (capelli di grano, seni scultorei, pelle di marmo, cosce d’oro o di ebano, a seconda), gli uomini atletici e/o eleganti. E di ogni personaggio, dal protagonista al dispensatore di panini, ci viene minuziosamente descritto come è vestito e acconciato, accessori compresi.
Tipo così: bussarono alla porta, entrò X. Indossava un pantalone nero, con camicia beige di seta, calzini scuri e mocassini neri, con fibbia dorata. I capelli biondi pettinati all’indietro, in onde composte, occhiali da sole – marca – orologio, profumo; aveva fatto peggio solo un altro che ho rimosso, che aggiungeva la marca del make-up delle signore. Il tutto ovviamente REITERATO per ogni entrata in scena di ogni personaggio, che mica son dei puzzoni che fanno i funghi dentro i vestiti. Questi si cambiano! Altrimenti il libro contava 50 pagine in meno. Manco i peggiori fanficciari di Caracas.
Infine, la trama “crime” e l’action.
Per conferire pathos, l’autore aggiunge punti esclamativi a fine frase. Che raffinatezza. Qualche compagno di classe di quelli bravi ci riusciva in seconda elementare. In quarta però la Maestra già diceva di evitarlo che era stucchevole.
E infine, la logica. O meglio la sua assenza, co-protagonista con la sospensione dell’incredulità.
In effetti. A chi affidiamo la sorveglianza della vittima sfuggita al carnefice dopo averlo visto in faccia? Allo psicologo.
Abbiamo trovato il nascondiglio segreto dei serial-killer. Chiamiamo la polizia? No andiamo io e te.
Mancavano giusto il cimitero indiano e “separiamoci”!
Ma mi faccia il piacere!

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Il collezionista 2018-09-14 10:41:46 Vita93
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Vita93 Opinione inserita da Vita93    14 Settembre, 2018
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Abbi fede e persegui il tuo fine ignoto

Non credo che il nome di James Patterson abbia bisogno di presentazioni.
Direttore creativo e presidente di una importante agenzia pubblicitaria newyorchese prima, autore di romanzi thriller più conosciuto e venduto al mondo poi.
Nonostante la mia storica passione per il genere, non avevo mai letto un libro di questo autore, forse perché spaventato dall’ idea che se mi fosse davvero piaciuto avrei dovuto recuperare la sua enciclopedica produzione che viaggia a ritmi da circa dieci romanzi sfornati all’ anno.
O forse perché da irriducibile romantico non apprezzo più di tanto il fatto, ormai non più segreto, che solo una piccola parte di essi siano effettivamente scritti da Patterson, il quale si avvale da anni di numerosi autori che redigono al suo posto le opere dietro compenso.
Il nativo di Newburgh, insomma, spesso si preoccupa soltanto di fornire la trama iniziale e di revisionare i lavori compiuti.
E in fin dei conti ha ragione lui, perché il suo nome è un marchio e una garanzia di successo.
Ma questa è un’ altra storia.

Ho deciso quindi di acquistare quello che è considerato uno dei suoi romanzi più famosi.
“Il Collezionista”, da cui è stato tratto l’ omonimo e onesto film del 1997 con Morgan Freeman e Ashley Judd colpevole di ricordare vagamente le atmosfere di “Seven” di David Fincher senza toccarne le stesse vette.
Il romanzo fa parte della serie con protagonista Alex Cross, talentuoso profiler di serial killer nonché psicoterapeuta della sezione omicidi di Washington.
Ancora scosso dalle improvvise quanto effimere luci della ribalta in seguito alla cattura di un rapitore seriale, Cross deve fronteggiare la scomparsa di Naomi, sua nipote ventiduenne e studentessa di legge in una cittadina del North Carolina.
Una zona che di recente non è sinonimo di tranquillità, dato che sono già scomparse numerose ragazze accomunate tutte da una indiscutibile ed evidente bellezza.
Il detective dovrà destreggiarsi in un territorio a lui sconosciuto, con la polizia locale che non si distingue per accoglienza e gentilezza e le pressioni di una famiglia intera che vuole riabbracciare la giovane Naomi.

Convinto che fosse il miglior romanzo della serie o quasi, sono rimasto in parte deluso da una lettura che tra pregi e difetti a mio avviso giunge a malapena alla sufficienza.
Probabilmente lo stile di Patterson è migliorato con il passare del tempo, dato che qui è fin troppo elementare e sbrigativo.
In questi casi ho sempre il dubbio dell’ efficacia della traduzione, ma considerata la generale competenza nel campo, sono certo che non sia colpa della trasposizione italiana.
Per non parlare di alcune folgoranti deduzioni a dir poco improvvise e di un paio di esagerazioni da puro film di avventura spericolata davvero evitabili.
Ma se da una parte lo stile è fin troppo semplicistico, dall’ altra non posso negare che proprio grazie a tale spensierata facilità di lettura, “Il Collezionista” risulta un prodotto godibile e accessibile da inserire in mezzo a ben altro tipo di letture non necessariamente di genere diverso.
In alcuni passaggi il romanzo è perfino avvincente, e i personaggi nonostante tutto non mancano di empatia.
Insomma, mai la definizione di “lettura da spiaggia” fu più azzeccata.
Anche se l’ estate, come diceva una vecchia canzone dei Righeira, sta finendo.

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Il collezionista 2015-02-06 10:20:59 Christy Unbuonlibro
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Christy Unbuonlibro Opinione inserita da Christy Unbuonlibro    06 Febbraio, 2015
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L'intramontabile autore thriller

Ho già letto parecchi libri di James Patterson, ma non avevo mai letto i primi suoi lavori e questo è il secondo libro della serie Alex Cross, fu pubblicato la prima volta in Italia nel 1995. In molti punti mi sono accorta di quanto sia diverso il suo stile, rispetto ad oggi, di quanto sia cresciuto e di quanto si sia migliorato.
Patterson è riuscito, ancora una volta, a sorprendermi e a trasmettermi le emozioni che sono al centro di ogni buon thriller: paura, angoscia, ansia,...


In questo libro troviamo un Alex Cross più giovane, più ingenuo e ancora alle prime esperienze, ma
soprattutto ancora di più nell'occhio del ciclone, perché è direttamente coinvolto nel caso. Sua nipote, così come altre ragazze universitarie, è stata rapita. Non se ne hanno più notizie, nessuno ha visto nulla e Alex non può che essere preoccupato per la sorte capitata alla nipote.
Le cose si fanno più complicate, quando alle sparizioni vengono collegate alcune vittime trovate a chilometri di distanza, come può un solo assassino essere in due posti così lontani contemporaneamente?
Alex in questo caso è accompagnato da Kate McTiernan, unica donna fuggita al “collezionista”. Riusciranno insieme ad incastrare il colpevole?

Come ogni libro che ho letto dell'autore, anche questo mi ha tenuta incollata alle pagine, era difficile staccarsene ed era difficile non provare pena per le protagoniste. Tante volte avrei voluto urlare suggerimenti ad Alex per risolvere il caso.
Il lettore si sente trascinare all'interno del libro e incuriosito cercherà di capire quali siano gli intrecci della storia. Che solo nelle ultime pagine saranno svelati, lasciando stupito il lettore.
Un libro ricco di colpi di scena e suspance, come richiesto dal genere thriller. Ancora una volta James Patterson si dimostra all'altezza del genere e non posso far altro che confermare, quanto già confermato da altri lettori: Patterson è sicuramente uno dei maggiori rappresentati del genere thriller/poliziesco negli Stati Uniti e anche questa sua opera ne è una conferma.

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I libri della serie "Alex Cross"
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Il collezionista 2013-11-28 20:15:23 mariaangela
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mariaangela Opinione inserita da mariaangela    28 Novembre, 2013
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La diabolica gemellanza…

Questo libro è un film niente male!!! Ho detto film?
Ho proprio pensato di vedere un film mentre lo leggevo. No, il film non l'ho visto, neanche sapevo ne avessero tratto un film. Ma effettivamente come non potevano! Alcune scene sono talmente ovvie, e sorridi perché pensi “e dai però non strafare...”
L'esagerazione ci sta’ anche, ma è raccontata, in alcuni passaggi ,”molto alla buona”, insomma lo stile lascia in pochino a desiderare ecco. Chissà se è perché è all'inizio della carriera di scrittore.
Non si può certo definire lento o noioso, anzi sicuramente è un romanzo che sin dalle prime pagine ci fa capire chiaramente le sue intenzioni. Che sono assolutamente spietate.
Se dovessi definirlo con un aggettivo direi "cafone", nel senso di una cosa spinta ma esageratamente, e che quindi a volte ti strappa quel sorriso ma che in quella scena non dovrebbe starci, e questo spezza un po’ il ritmo; forse un pò di rifinitura l'avrebbe reso perfetto; ammetto che tutto sommato ciò contribuisce a far scorrere le pagine talmente veloci che arrivi all'ultima e subito ne vorresti un altro.
Ergo, se due più due fa quattro, lui è un genio, e io dovrei riscrivere la rece!!!!

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Il collezionista 2013-07-12 07:59:01 Cry3010
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Cry3010 Opinione inserita da Cry3010    12 Luglio, 2013
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UN BACIO ALLE RAGAZZE

E un giorno scopri che “Il Collezionista” e’ uno di quei romanzi che meritano assolutamente di avere un seguito.
Il Collezionista (un bacio alle ragazze) di J. Patterson tratta maggiormente un aspetto reale e inquietante degli Stati Uniti, rapimenti, torture e omicidi di donne, in particolare di donne bellissime e intelligenti. Il furbissimo e geniale killer conosce perfettamente la società in cui opera, ne conosce le falle e i meccanismi, può quindi operare con la massima tranquillità; la sua mente e progettata per non commettere errori e pianificare alla perfezione qualsiasi mossa.
Alex Cross,il nostro eroe, ossessionato, dal “Mostro” per motivi che vanno oltre la professione, si trova in balia di un gioco perverso. Agente con sede a Washington e psicologo e’ per cosi dire un “cane sciolto” nelle indagini, grazie alle sue vecchie conoscenze con l’FBI, ha una mente paragonabile solo a quella del nostro bel Casanova.
E poi c’e’ lei, la meravigliosa Kate, una donna esempio, forte, divertente e sembrerebbe la compagnia perfetta per il nostro paladino Alex.
L’ambientazione di tutto il romanzo e descritta perfettamente senza tralasciare dettagli essenziali, si può sentire l’odore dell’oceano, dei boschi delle West/Est Coast, passato e presente si fondono per dar vita ad uno scenario perfetto, ideale per commettere un omicidio ma per trovarne anche la soluzione.

Da leggere tutto d’un fiato, un thriller avvincente, raccontato superbamente, una scrittura piacevole e scorrevole, un romanzo mozzafiato bellissimo ed una storia perfetta studiata in modo eccellente per depistare il lettore e condurlo poi alla soluzione.

Non mancherà chiaramente una piacevole sfumatura d'amicizia.

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