Il college delle brave ragazze
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Opinioni inserite: 8
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Il college delle brave ragazze
Questo libro è rimasto molto a lungo nella mia libreria, prima che mi decidessi a leggerlo ed è stato un vero peccato perché si è rivelato una bella lettura.
E' esattamente quello che viene definito un buon thriller psicologico con ottimi colpi di scena.
L'unica, ma credo importantissima, pecca è proprio la figura dello psicologo sulla quale si concentra l'intera vicenda.
Mi dispiace, ma conosco alcuni psicologi e nessuno di loro si avvicina minimamente a Matthew Denison. Gli psicologi, grazie ai loro studi, hanno quel particolare sesto senso che ti fa credere che possano leggerti nel pensiero, sanno perché muovi in quel modo una gamba o una mano o perche sei portata a scegliere una cosa piuttosto che un'altra.
Matthew Denison non è quello che per me potrebbe essere un bravo psicologo, ma uno di quelli mediocri che non possiedono il giusto distacco dai pazienti e da quello che vivono che a mio avviso è uno degli elementi fondamentali di questo, come di altri mestieri.
Insomma, fin dalle prime pagine, la figura dello psicologo mi è parsa poco credibile.
Lo stile mi è piaciuto: è scorrevole e lineare ma non troppo in quanto ci sono punti in cui il ritmo è più accelerato che vogliono sottolineare un particolare momento o vicenda. Ho apprezzato anche la contrapposizione tra i ricordi scritti in corsivo e il presente.
Tutto sommato una buona lettura.
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APPASSIONANTE
Personalmente, il libro mi è piaciuto molto. Sia per l'idea di strutturare il racconto come una serie di flashback, sia per i frequenti colpi di scena, anche se ammetto di essere d'accordo con Morgana sul fatto che la fine fosse un po' scontata. La protagonista Olivia è, a mio parere, un personaggio molto complesso e molto ben strutturato e anche Nick riserva delle sorprese: non è il tipico ragazzo "bello e dolce, assolutamente innocente", come si potrebbe inizialmente credere. Non altrettanto si può dire dei suoi amici all'Ariel, che mi sembrano il classico gruppo di ragazzi del college in stile High School Musical: Amanda la bella e vendicativa, June la sensibile eccetera. Tuttavia, in fin dei conti il libro è davvero scorrevole e coinvolgente; si divora in poco tempo e non delude.
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Un serial killer all'Ariel College
La narrazione principe si avvale dell'ausilio di numerosi flashback per far capire al lettore come tutto sia iniziato (dal ritrovamento del corpo mutilato e decapitato della prima vittima) e come siano proseguite le indagini. Inizialmente, sarò sincera, ho trovato qualche difficoltà (sono rimasta spiazzata!) a seguire il racconto ma, una volta compresa la dinamica dei salti temporali è fatta. I personaggi sono ben caratterizzati così come l'ambientazione stessa. Nonostante molte parti ricordano film, libri o classici luoghi comuni dei thriller psicologici, sono rimasta colpita da questa prima opera di Ruth Newman. In un certo senso mi è sembrato di guardare una puntata della serie televisiva "Criminal Minds": sono rimasta incollata alle pagine sino alla fine (scontata).
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Mia opinione...
Da subito ero convinta che questo libro mi avrebbe trascinata e l'avrei letto in pochissimo tempo. E così è stato. L'unica pecca, almeno secondo il mio parere, è il fatto che all'inizio i fatti siano un po' troppo sovrapposti tra loro. Si passa da un fatto passato a quello presente senza, delle volte, capire cosa sta succedendo. Io poi sono rimasta anche spiazzata per i nomi dei ragazzi messi uno dietro l'altro così, all'inizio non capivo chi era morto, chi no, chi faceva una cosa e chi l'altra. Con lo scorrere della lettura però tutto è diventato molto piacevole. Come un detective anche io cercavo di capire chi fosse l'assassino delle tre ragazza e, in molte occasioni, ho dovuto cambiare idea tra Nick e Olivia. Devo dire anche che tutto è torna ed è raaccontato senza lasciare vago nussun particolare. Forse io avrei approfondito un po' di più la descrizione di alcuni personaggi, ma nel complesso i protagonisti sono resi abbastanza bene e il libro, per gli amanti del genere, sono sicura che sia bello. Per chi non ama le scene forti e descritte in maniera dettagliata, sconsiglio la lettura. Preparatevi a un bel finale, forte!
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Le brave ragazze rischiano di andare all'inferno
Se volete leggere un thriller che vi terrà sulle spine fino all'ultimo, ultimissimo momento, vi dico già che questo libro farà al caso vostro. Io prima di affrontarne la lettura ne ero molto incuriosita a causa del titolo. Adoro i romanzi ambientati nei college e mi ero già ricreata nella mente un'idea tutta mia di come sarebbe stata la trama di questo libro. Inutile dire che la mia idea era del tutto sbagliata e che inizialmente ne sono rimasta un po' delusa. La storia comincia infatti in maniera non troppo originale. Io avrei preferito che l'ambientazione fosse stata tutta all'interno del college e che i fatti narrati si svolgessero con ordine, mi sarebbe piaciuto addentrarmi a poco a poco nelle dinamiche del istituto scolastico e solo successivamente provare brividi di paura al pensiero di un misterioso assassino che vi si aggirava. Invece il libro inizia in stadio avanzato, con gli omicidi già avvenuti e la polizia che indaga. Insomma, sembra uno dei classici thriller di indagini con la polizia protagonista. Proseguendo con la lettura però mi ci sono appassionata, perché il caso è particolarmente intricato, e vi è di mezzo una ragazza trovata sul luogo del delitto e totalmente traumatizzata che potrebbe far prendere all'indagine una nuova svolta. E qui entrerà in scena anche la figura più importante di tutto il libro: lo psicologo a cui è affidata la ragazza, il cui compito è quello di riuscire a farla parlare per scoprire come sono andate le cose. Nonostante il disappunto iniziale sono stata contenta di scoprire che la storia è orientata verso il thriller psicologico, genere che io preferisco nettamente al thriller classico.
Per ovvie ragioni non vi svelo nulla di più sulla trama, però sappiate che nel complesso è stato un romanzo che mi ha molto colpita, una lettura interessante, a tratti parecchio inquietante e con delle scene che mi sono rimaste particolarmente impresse per la loro crudezza. Se siete impressionabili vi consiglio di starne lontano, a meno di non voler passare qualche notte in bianco a rivivere le azioni più cruente. Io durante la lettura non mi sono impressionata però ammetto che stanotte ho sognato una di quelle scene e, svegliatami di soprassalto, non sono più riuscita a riaddormentarmi.
Lo stile di scrittura dell'autrice è parecchio incisivo, capace di fare immaginare con estrema precisione al lettore tutto ciò che accade, sembra quasi di vedere un film. La narrazione però non scorre per niente con ordine cronologico, ci sono moltissimi flashback, ricordi e repentini ritorni al presente. Questa caratteristica non lo rende molto fluido, specialmente nelle prime cento pagine, quando ancora non si è presa confidenza con la storia e i suoi personaggi, alcuni passaggi rimangono poco chiari. Io ho dovuto più volte tornare indietro a leggere alcune pagine per riuscire a capire tutto correttamente, ma poi, dopo che sono entrata in sintonia con i ritmi narrativi, tutto è risultato più semplice. I tasselli del puzzle dell'intricato mistero che si cela all'interno del romanzo andranno al loro posto soltanto nell'ultimo capitolo, ma prima di arrivare a leggerlo il lettore sarà messo a dura prova da una quantità incessante di nozioni, colpi di scena, sorprese di tutti i tipi che saranno pronte e smentire tutto ciò che ormai sembrava appurato. Più volte nella mia mente ho formulato frasi del tipo "Ma dai, vuoi vedere che la soluzione è così semplice?" oppure, "Ma no, non può essere così, e se invece fosse l'esatto contrario?". Più volte sono arrivata ad etichettare la soluzione come semplice, scontata, per poi dovermi sempre ricredere. Il finale, anche se non ha appianato completamente tutti i dubbi che mi ero creata, mi ha lasciata letteralmente senza fiato. Forse non un capolavoro, ma agli amanti del genere lo consiglio caldamente.
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IL SERIAL KILLER DI CAMBRIDGE
Cambridge, Ariel College. La studentessa Olivia Corscadden viene ritrovata seminuda e coperta di sangue a fianco del cadavere orrendamente mutilato di una compagna di college, June. Olivia è in stato catatonico e non riesce a dare alcuna indicazione su quanto sia accaduto. Dopo questo terzo omicidio la polizia non può più negare un collegamento fra i delitti, e l'indagine sul serial killer che trucida le studentesse di Cambridge viene definitivamente affidata all'ispettore Weathers. Sarà però lo psichiatra che collabora alle indagini che avrà il compito di far riemergere i ricordi dalla memoria di Olivia... il medico si troverà profodamete coinvolto e verrà trasportato nella mente della ragazza che gli svelerà ciò che non avrebbe mai voluto ascoltare... Chi sarà veramente il macellao di Cambridge?
Questo libro è uno dei migliori thriller che abbia letto ultimamente... l'ho finito in pochissimo tempo, non vedevo l'ora di arrivare al finale. La trama e l'ambientazione sono ottime ed i personaggi che all'inizio sembrano un pò confusi ,poi prendono corposità ed arricchiscono il racconto. La lettura è molto scorrevole nonostante i continui salti temporali, e di certo il ritmo sarà apprezzato da tutti gli amanti dei thriller- psicologici.
L'unico neo sta forse nel movente dei delitti... di sicuro non avrei mai potuto immaginare un finale più diverso da come me lo aspettavo...
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Il macellaio di Cambridge
Tre terribili omicidi macchiano per sempre il nome del famoso college di Cambridge, tre bellissime ragazze brutalmente uccise. Il nostro personaggio principale è Olivia, una ragazza timida e insicura, ma dalla personalità difficile, guardacaso unica testimone dell'ultimo degli omicidi. Lo psichiatra che la segue cercherà di conquistarsi la sua fiducia ed entrare nella sua mente per decriptarla e incastrare il "macellaio" che ha troncato tre giovani vite dal promettente futuro, e che potrebbe colpire ancora.
Letto in un paio di giorni, come sempre accade con i libri dalla trama giallo-psicologica in quanto vuoi scoprire al più presto come va a finire..! O forse sono io che sono impaziente! Fatto sta che questo tipo di libro mi diverte sempre, quindi lo consiglio a chi è appassionato o semplicemente ha voglia di passare una giornata sotto le lenzuola cercando di risolvere il caso.. Sconsiglio però di essere da soli in casa, visto che io l'ho trovato un po' inquietante in alcune parti!! Credo che sia un buonissimo esordio per l'autrice, e leggerò sicuramente anche i successivi!
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carino
Sicuramente un thriller senza grandi pretese ma devo dire che in fondo mi anche sorpreso non era poi cosi scontato come l'immaginavo,piacevole e scorrevole con bel finale non troppo scontato....carino,si legge in breve tempo;isruzioni per l'uso:leggetelo nel vostro letto sotto le coperte in un pomeriggio di pioggia in cui non avete voglia di pensare troppo...il risultato sara' gradevole.