Il cercatore di tenebre
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Un paese in lotta
"Il cercatore di tenebre" non soltanto è un thriller ben scritto, ben costruito, ambientato a latitudini anomale (almeno per il lettore mainstream) e con un mistero tenuto in piedi abilmente sino alla fine, è soprattutto lo specchio di un paese tanto affascinante quanto pericoloso, ricco di contraddizioni in cui distinguere il vero dal falso e il bene dal male non è mai semplice. Per immergerci appieno in una cultura così controversa Femi Kayode immagina un personaggio scisso tra Africa e occidente. Philip Taiwo, nigeriano di nascita ma di stanza per tanti anni negli Stati Uniti, diventa così un novello Virgilio, prendendo per mano il lettore in questa storia così cruda, ispirata ad un fatto realmente accaduto nel 2012 nella città di Aluu.
Il romanzo avvince tra snodi inaspettati e personaggi di ardua definizione, abili nel mascherarsi apparendo ciò che in realtà non sono. Taiwo si trova spiazzato quanto il lettore, investito da continue nuove rivelazioni, dalla frenesia e dalla complessità di un mondo in balia di scontri continui, soprattutto di carattere religioso, in cui la corruzione è accolta con indifferenza ed il malaffare tollerato. Archiviare un caso per quanto shockante possa essere non è certo una missione impossibile con queste premesse, anche se le vittime hanno subito la terribile tortura del necklace.
Per Taiwo diventa una battaglia contro tutto e tutti il raggiungere una verità che con lo scorrere della lettura assume connotati sempre più intricati e torbidi. Kayode firma un romanzo diretto ed avvincente, ammantato dalla persistente presenza di una violenza che non tarderà a deflagrare in tutta la sua follia.