Il castigo degli innocenti
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Opinioni inserite: 4
IL LUPO E IL PASTORE
Durante la lettura di questo thriller mi sono venuti in mente vari film, nell'ordine: Rambo, Faster e Shining.
Perchè direte voi? Beh ho notato varie similitudini: il giovane ex poliziotto che arriva in una nuova città dove subito si inimica metà della gente, tra cui ovviamente lo sceriffo; quest'ultimo che gli dà la caccia insieme ai suoi scagnozzi per eliminarlo dalla faccia della terra, e il protagonista che scappa da tutto ciò e si inoltra in una scuola dove il Male lo sta aspettando a braccia aperte...
Marcus è l'ex poliziotto protagonista di questo thriller, il Male è Francis Ackerman, un pazzo criminale scappato da un ospedale psichiatrico, che si diverte a fare i giochetti che suo padre faceva con lui da piccolo con persone del tutto innocenti, colpevoli solo di essere nel luogo sbagliato al momento sbagliato.
E lo sceriffo? Beh lo sceriffo è un tipo strano, che aspettava Marcus da tempo e che lo vuole in realtà per uno scopo ben preciso.
Duro, crudo, tosto, bello peso a volte. Assolutamente fuori dagli schemi dei thriller che sono abituata a leggere. Una piacevole scoperta che si è rivelata molto interessante.
Da leggere.
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Lupi e pastori
Decisamente questo libro ha la capacità di stupire. Dopo tanti romanzi gialli o thriller che dir si voglia tutti simili uno all'altro finalmente qualcosa di diverso. Un libro che pagina dopo pagina è capace di sorprenderti e non farti intuire quello che sta per succedere. Peccato per il finale, non ci ha svelato qual'è il legame tra il buono e l cosiddetto cattivo. Inoltre l'unica parte prevedibile del racconto è stato proprio il finale. Se fosse finito qualche pagina prima, mi sarebbe piaciuto molto di più.
Ethan Cross ci racconta di un serial killer veramente cattivo. Direi la cattiveria personificata, visto che è stato suo padre a prgrammarlo per eserlo. prorpio così' il dottor Ackerman per provare la teoria secondo cui la cattiveria non è innata, ma causata dall'ambiente in cui viviamo tortura il figlio. Lo fa finchè la crudeltà diventa l'unica scelta possibile per la sua cavia. Pecacto che poi non riesca così bene anche nella seconda parte del suo esperimento: quello di curarlo.
Sulla strada del serial killer arriva Marcus: ex poliziotto pieno di sensi di colpa. Scopriremo che questo incontro non è per niente casuale, che i buoni sono i cattivi e i cattivi lo sono ancora di più di quanto immaginiamo. Quello che sembra reale è finzione e quello che sembra finzione è follia.
Agile, con un tono incalzante che spinge alla lettura, in questo libro sono descritte scene terribili di violenza, ma senza farle diventare troppo fastidiose. La parte più d'azione, con scontri a fuoco trovo non sia sempre credibile, ma del resto è pur sempre fantasia.
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IL CASTIGO DEGLI INNOCENTI
Per una strana trama del destino, si scontrano in questo thriller "il bene" rappresentato dall'ex poliziotto Marcus Williams, ed "il male"incarnato da Francis Ackerman.
Quest'ultimo, evaso da un ospedale psichiatrico, si diletta a fare giochi atroci con le sue vittime per poi ucciderle nei peggiori modi immaginabili.
Niente è come sembra in questo giallo ricco di colpi di scena (decisamente troppi) e nessuno è degno di fiducia... fino a quando, nell'ultimo capitolo, vengono spiegati i complicati intrecci del fato e dei personaggi, le vite dei quali ruotano intorno alla cattura del pericoloso evaso.
Inizialmente lo stile "Saw" di questo libro mi ha decisamente catturata. La descrizione della follia di Ackerman è inquietante ed accattivante, ed i giochi crudeli che lo psicopatico fa con le sue vittime rendono i primi capitoli carichi di suspance.
Peccato... perchè poi l'autore scivola sullo scontato scontro fra il bene ed il male, sull'ineluttabilità del destino, sulla cospirazione internazionale, ed opta per un finale totalmente inverosimile. Non consigliato...
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Facciamo un gioco
Thriller ottimo alla partenza e veramente promettente. Però poi prende una pericolosissima curva discendente, verso un finale che mi ha fatto veramente venire voglia di mettere il libro sul fuoco. Conosciamo fin dalle prime pagine un personaggio psicopatico, che ricorda molto la serie di film "Saw", dal ghigno malvagio e dalla personalità difficile, che miete vittime e le uccide con una violenza gratuita. Gli piace giocare con le vittime prescelte ed in molti punti il terrore prende il posto del pensiero coerente, ma la storia, per come si sviluppa, nonchè lo stesso personaggio di Marcus, attorno a cui è costruita una rete di coincidenze che lascerebbe presagire chissà quali collegamenti con l'assassino, e poi, soprattutto, il finale sono davvero una grande delusione.