Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Il caso di Charles Dexter Ward
 

Il caso di Charles Dexter Ward Il caso di Charles Dexter Ward

Il caso di Charles Dexter Ward

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Quali strani rumori, voci e odori provengono dal laboratorio di Charles Dexter Ward? A cosa è dovuto l’inquietante cambiamento in atto nel suo corpo? Perché i suoi lineamenti sono precocemente invecchiati, la voce è divenuta roca, la grafi a ricorda quella di un uomo morto ormai da secoli? Cosa significano le litanie simili a formule magiche che Charles costantemente ripete? Si tratta davvero di pazzia come molti sostengono? Il Dr Willet, medico di famiglia, viene chiamato a indagare sul caso e a ricomporre i vari tasselli di un intricato puzzle che sembra avere radici nella passione del protagonista per il lontano passato. Il caso di Charles Dexter Ward è tra le opere migliori di Lovecraft per il suo potere suggestivo ed evocativo e per la capacità di risvegliare nel lettore paure ancestrali.



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Il caso di Charles Dexter Ward 2020-11-26 13:17:09 MaxRenn
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MaxRenn Opinione inserita da MaxRenn    26 Novembre, 2020
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L'orrore al di là dello spazio e del tempo

Uno strano paziente è scomparso in modo inspiegabile dalla clinica per malattie mentali di Providence, Rhode Island. Il suo comportamento bizzarro lo distingueva dagli altri ospiti della struttura, che certo non si possono definire gente comune: trattasi di Charles Dexter Ward, un giovane di ventisei anni, magro e dall’aspetto decrepito, con una macchia scura sul petto di origine non identificata, che sussurra appena invece di parlare, le cui fissazioni vertono su tutto ciò che è antico, tanto da fargli dimenticare ciò che è invece moderno. Se non fosse impossibile, ci si potrebbe convincere di avere a che fare con il sopravvissuto di un’altra epoca...
Queste le premesse del romanzo Il caso di Charles Dexter Ward, in cui H. P. Lovecraft si dilettò nel costruire una storia a base di stregoneria, uno dei temi che più lo affascinava. In breve: il giovane Ward è uno studente appassionato di antichità, che quasi per caso si imbatte nel ritratto di un suo antenato, tale Joseph Curwen, che gli somiglia in maniera impressionante, tanto da sedurlo in qualche modo, arrivando a ossessionarlo. Il passato di Curwen non è dei più limpidi: sospettato di pratiche stregonesche, fu fatto fuori secoli prima da un gruppo di cittadini/giustizieri, stanchi dei suoi “esperimenti” contro natura; pare riuscisse a resuscitare i morti, soprattutto personaggi illustri deceduti da secoli, costringendoli poi a cedere il loro sapere. Sembra che il giovane Ward stesse percorrendo una strada simile a quella battuta dal suo antenato prima di venire internato, a causa delle manifestazioni della sua follia, negli ultimi tempi sempre più evidenti.
Nonostante la storia in questione sia di genere fantastico, presenta una forte componente autobiografica: non è difficile per chi conosce l’autore ritrovarlo nel protagonista da lui creato, che risulta quasi un alter ego: l’interesse del solitario di Providence per tutto ciò che è antico è noto e risaputo, come l’amore che nutriva per la sua città natale, a cui con questo romanzo rende un sentito omaggio.
La coppia di personaggi Ward/Curwen sono uno lo specchio e l’opposto dell’altro: pur somigliandosi come due gocce d’acqua, e ricercando ambedue la conoscenza, divergono in modo netto per l’uso che ne fanno: Ward vuole “solo” arrivare a comprendere sfere della conoscenza ignote agli altri esseri umani, mentre Curwen non si fa scrupolo di usare le nozioni acquisite per accrescere il proprio potere; la sua ambizione non ha freni, tanto che è disposto a sovvertire le leggi naturali pur di raggiungere i suoi scopi, anche a rischio di gettare l’universo intero nel caos. Toccherà al dottor Willet, un vecchio amico della famiglia Ward, rimettere le cose a posto. Ma c’è sempre un prezzo da pagare.
The case of Charles Dexter Ward è una delle creazioni più note di Lovecraft, e pur non facendo parte del celebre Ciclo di Cthulhu, resta una pietra miliare nella sua produzione. Il motivo è presto detto: parla di sogni impossibili da realizzare, se non nelle storie di fantasia; narra di improbabili ritorni dall’al di là, insomma di un modo per sconfiggere la morte, sogno proibito per eccellenza fin dall’alba dei tempi. Inoltre è un incubo in cui tutti gli ingredienti funzionano alla grande, fungendo da classico ammonimento ai comuni mortali che volessero travalicare i limiti imposti dalla realtà: perché per ritrovarsi nei guai a volte basta solo un attimo e un pizzico di presunzione. Ma il mondo della letteratura sarebbe decisamente più noioso senza questo genere di antieroi, non credete?

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Il caso di Charles Dexter Ward 2016-03-04 21:39:19 aeglos
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aeglos Opinione inserita da aeglos    04 Marzo, 2016
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Riti e misteri

Ho letto questo libroper curiosità, visto le belle recensioni pubblicate da altri e comunque dalla trama assai intrigante.Certo è che bisogna pur sempre tener conto dell'anno 1927,ossia l'anno in cui è stato scritto e,sopratutto,la cosa che mi è mancata di più, è stata la NON presenza di dialoghi. Ebbene si,non esistono e mi è assai dispiaciuto perché è una parte che a me piace leggere.Comunque sia la storia di fa leggere volentieri e Lovecraft ambienta benissimo le sue storie misteriose;riti e formule magiche aumentano il mistero della storia narrata.Perché dal laboratorio di Charles Ward provengono strani rumori e una puzza insopportabile? Perché la sua voce ,il suo corpo e la sua calligrafia cominciano a modificarsi quasi riprendendo lo stampo di una persona morta oramai da tempo? Intrecci di fantascienza e orrore sono presenti nel libro e insieme al Dottor WiIlet mi sono immersa nelle indagini degli esperimenti proibiti. Non mi ha fatto paura,non mi ha elettrizzata e coinvolte al 1oo %,però posso dire di aver letto un libro diverso del solito e comunque di essere stata attratta dal modo di scrivere (alquanto ingegnoso)di Lovecraft.

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Il caso di Charles Dexter Ward 2015-10-01 14:02:36 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    01 Ottobre, 2015
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Inoculazione ritualistica

“Il caso di Charles Dexter Ward” è, a parer mio, il capolavoro di Howard P. Lovecraft.

La storia del giovane studioso (dalla prefazione: “In numerosi racconti di Lovecraft, il protagonista - sempre identico: di genere maschile, colto, di buone maniere, quasi totalmente disinteressato all’altro sesso - finisce per essere risucchiato nella dimensione parallela…”), ritenuto pazzo dalle “analisi condotte dagli alienisti” e per questo prima assistito, poi recluso (“In base alle testimonianze di altri e in forza di molte lacune abnormi nell’assortimento delle sue nozioni… si era arrivati alla decisione di recluderlo”) e infine transfuga (“La fuga stessa è uno dei prodigi non spiegati dall’ospedale del Dr Waite. Una finestra aperta su uno strapiombo di venti metri poteva difficilmente costituire una spiegazione…”), che si intestardisce sullo studio (“Charles Ward era appassionato di antichità fin dall’infanzia”) di documenti segreti (“All’improvviso i suoi interessi mutarono dallo studio del passato allo studio dell’occulto ed egli si rifiutò di sostenere gli esami di qualificazione per l’università”), formule (“Un monogramma era stato accuratamente cancellato da un battiporta d’ottone”) e rituali (“Un simbolo arcaico, chiamato Testa del Drago, usato negli almanacchi per indicare il nodo ascendente, e… la Coda del Drago, o nodo discendente”) in grado di riportare in vita un antenato - Joseph Curwen - dedito a pratiche tanto orrende (“Il carico consisteva quasi completamente in scatole e casse di cui una gran parte era rettangolare e pesante e somigliava in modo preoccupante a delle bare”) quanto occulte (“Quelle marchiature delle streghe che si riteneva venissero inflitte durante certe morbose riunioni notturne in luoghi selvatici e solitari"), ha catturato la mia parte più arcana.
Affascinandomi. Insinuando “nella mente l’idea dell’esistenza di oscure relazioni cosmiche e di realtà innominabili dietro alle protettive illusioni di ciò che vediamo comunemente”. Conquistandomi (“Le reliquie mortali di metà dei titani del pensiero di tutte le epoche, trafugate da blasfemi predatori nelle cripte… e sottoposte agli ordini di folli che tentavano di aspirarne il potere per uno scopo ancora più pazzesco…”).
Al punto che, irretito, ho scritto un racconto completamente ispirato a quest’opera, un racconto che verrà inserito in un’antologia dedicata al genio di Providence. La storia, l’ho intitolata “La possibilità di riesumare un amore” (“Perché mai il mio amore infinito non doveva ritornare?”).

Bruno Elpis

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Il caso di Charles Dexter Ward 2014-12-02 19:21:37 Sil91
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Sil91 Opinione inserita da Sil91    02 Dicembre, 2014
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Un moderno, esaltante Faust.

"Il caso di Charles Dexter Ward" è stato scritto nel 1927 ma pubblicato postumo nel 1941, in due puntate, sulla rivista Weird Tales.
Lovecraft, autore cupo come l'animo dei suoi eroi, crea un'atmosfera desolata intorno alle esperienze del giovane Charles. in questo romanzo il tempo è solo una finestra che si spalanca per lasciare tornare il passato.
Charles è un brillante studente la cui fame di conoscenza è tale da renderlo un moderno Faust e proprio come lui, che ha venduto la sua anima per il sapere, anche Charles capirà che la sua smania non lo porterà alla pace.
Nelle sue ricerche Charles troverà gli studi di un uomo, Joseph Curven, assassino e necromante. saranno questi studi a spalancare le porte del tempo e della morte. Gli scritti di Curven ci portano nei meandri della mente e dell'animo, dove non si è al sicuro, dove lui ci farà vivere nell'incubo.
Lentamente Lovecraft fa addentrare il lettore nei meandri dell'inferno, in sotterranei dove il male striscia e ringhia.

In questo romanzo troviamo tutti gli elementi tipici di Lovecraft, dal tempo all'oblio, dai demoni alla corruzione dell'anima. L'universo lovecraftiano si basa sull'idea di male trascendente, emanato da creature immonde e atre pronte a ghermire e corrompere gli uomini, uomini che non potranno sfuggire ad esse.

Lo stile, anche se quasi privo di dialoghi, affascina e non annoia. Le descrizioni al limite del grottesco trasportano nel New England di inizio secolo e nei suoi oscuri recessi.

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Tutti i racconti di Poe, "Racconti del Necronomicon" di Lovecraft
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