Il cacciatore di occhi
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 5
Il cacciatore di occhi
Lettura decisamente fuori dai miei schemi , l’ho scaricato perché era gratis e già che c’ero perché non leggerlo ? Così mi sono avventurata in questo territorio a me sconosciuto del thriller psicologico e devo dire che non è andata malissimo.
La trama è incalzante e l’ho finito in pochissimi giorni anche se a metà libro chissà perché mi è venuto il sospetto di chi fosse uno dei due criminali ricercati (già perché gli assassini sono due) ma questo non ha rovinato la lettura era solo un sospetto che poi si è rivelato essere vero.
L’alternanza della voce narrante tra i vari capitoli all’inizio mi ha messo un po’ in difficoltà ma presto sono riuscita a entrare nel meccanismo del libro e ci ho fatto l’abitudine .
Alcune scene descritte per me sono state un po’ raccapriccianti, e in alcuni passaggi l’ho trovato un po’ esagerato, mi sembrava un po’ troppo costruito , a volte inverosimile e la caratterizzazione dei personaggi non la definirei ottima.
Nell’insieme è un libro che mi sento di consigliare, sicuramente questo genere letterario sa offrire di meglio ma tutto sommato non è niente male e il finale è davvero mozzafiato.
Indicazioni utili
Una sorpresa! (dietro l'altra...)
Ho avuto per le mani questo libro in formato ebook, per gentile concessione di Mondadori che all'acquisto di Kobo ne regala 3 (su 8 tra cui scegliere...) e quindi l'ho letto "alla cieca" senza nulla conoscere dell'autore e dei suoi precedenti lavori.
Non c'è che dire, Fitzek è maledettamente bravo a scrivere. Capitoli corti, ritmo incalzante, ad ogni cambio di capitolo un colpo di scena o un cliffhanger che non ti permettono di smettere di leggere, fino alla sorpresa finale ed all'ultimo cambio di prospettiva. Ho perso ore di sonno per finirlo in due giorni...
Nonostante questo però il libro ha alcuni punti deboli, nei personaggi e nel plot (non certo nell'intreccio, semplicemente perfetto). Sarà che ormai dopo Hannibal Lecter e i suoi esimi colleghi è tremendamente difficile trovare un "cattivo" veramente originale, ma a me lasciano sempre un po' perplesso i villain che sono nel contempo supereroi e fanno sempre perdere le proprie tracce alla polizia, come se non dovessero mai fare la spesa nè prelevare dal bancomat. Il protagonista Zorbach è disegnato bene, anche se pure lui ha dei momenti in cui un WTF (scusate l'inglesismo, ma non c'è altro modo) ci sta bene. Gli altri personaggi, a partire dalla massaggiatrice medium e cieca, che ha più risorse di Daredevil, bah, mi sono sembrati piuttosto appiattiti come sogliole. Il plot ha dei momenti un po' forzati, anche se comunque il finale ripaga l'attesa e molti dubbi li risolve brillantemente.
In conclusione, come libro per distrarsi dalle quotidiane amarezze va benissimo: Fitzek, ti sei guadagnato un lettore!
Indicazioni utili
Anestesia cosciente
Bellissimo psicothriller, di quelli che proprio entusiasmano. C'è più di un S.I. e le loro regole sono tanto perverse quanto ineluttabili. L'autore è straordinariamente in grado di farci immergere negli abissi dell'animo umano; ci dà tra le dita tanti fili, se ne tiriamo uno, tutto si complica ancora di più. E la paura è come il dolore, può aumentare sempre, non ha confini. Lo stile è eccellente: a capitoli più o meno alternati fra un punto di vista, un io narrante, ed un altro. Arrivi alla fine di ogni capitolo e c'è quel colpo di scena che ti impedisce di appoggiare il libro sul comodino. E vai avanti. E così sei sempre più assorbito e parte della storia.
La caccia continua
E' il seguito de "Il gioco degli occhi", non scrivo nulla sull'incipt e non metto particolari sulla trama perchè renderei illeggibile il primo libro rivelandone il finale e sarebbe un peccato perchè è molto migliore di questo a mio parere.
Sembra una maledizione a cui nemmeno Fitzek riesce a sottrarsi: i sequel sono la sbiadita copia dell'originale, in tutto. Trama con collegamenti tirati un pò per i capelli (il rapporto tra il "cacciatore" e Suker in primis), personaggi che fanno cose inverosimili, la giovane cieca Alina sembra uno dei "Fantastici 4" tante cose le capitano e tanto in gamba e indistruttibile si dimostra, per non parlare di ...va beh leggetelo e scoprirete.
Il finale è quasi sconvolgente a risollevare il giudizio sul libro e a mettere a posto alcuni tasselli, anche se a voler essere pignoli alcune cose restano inspiegabili o poco credibili, soprattutto ripensando al primo libro .
Nel complesso si legge piacevolmente ma forse sarebbe stato meglio allungare di 100 pagine il primo libro e finirla lì .
Indicazioni utili
Non cominciate da qui...
Ho letto questo libro carico di aspettative, le recensioni di altri suoi libri come "Il bambino" e "Il ladro di anime" sono entusiastiche ma...forse ho sbagliato libro!
Questo è, in pratica, la seconda parte di una storia cominciata con "Il gioco degli occhi", si può leggere senza aver letto il primo perchè, comunque, ci sono dei rimandi che fan comprendere tutto quello che succede.
Leggere questo, però, preclude assolutamente la lettura del primo! Alcuni fatti che si scoprono in questa seconda parte non si dovrebbero sapere quando leggi la prima.
I protagonisti sono Alexander e Alina, al primo hanno ucciso la moglie e rapito il figlio, è stato il "collezionista di occhi" a farlo e lui farà di tutto per liberare il figlio rapito.
Alina è cieca dall'età di tre anni, è una fisioterapista che, quando tocca le persone, ha delle visioni che le riguardano, per questo la polizia vuole utilizzare il suo "dono" con un altro serial killer.
La storia si sussegue senza sosta con tanti colpi di scena, ottima per un film dove tutto si condensa in due ore scarse.
Un libro, secondo me, dovrebbe essere un po' più approfondito.
Personalmente non ho amato molto la figura della fisioterapista "medium", il fatto che alcune cose vengano rilevate dalle sue "visioni" mi ha lasciato un po' perplesso, questione di gusti.
Indicazioni utili
- sì
- no