Il bambino silenzioso
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Opinioni inserite: 3
Maschere
Una madre perde il proprio figlio. Disperso in un’alluvione. E perde il controllo della propria vita. Un attimo prima è, seppur difficile, perfetta; l’istante successivo il suo mondo è a brandelli. La sua vita non è più nelle sue mani. E’ proprio vero che la vita può cambiare in un istante. Il lutto è paralizzante, poi lentamente sbiadisce. In un qualche modo la vita riprende il suo corso, pur senza dimenticare. Lei, chiusa ed avvizzita dentro, in un qualche modo trova la forza di rialzarsi, di risorgere. Finchè il bambino in un qualche modo ritorna. Silenzioso, a causa del trauma subito, ma ritorna. E quella magica connessione che lega madre e figlio si ricompone, fino a far loro ritrovare un nuovo equilibrio. Libro nello stesso tempo di una delicatezza magnifica e capace di scuotere ed emozionare. Perché le persone indossano maschere inimmaginabili. E perché anche dai buchi neri si può riemergere.
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Bugiardi al cubo
Parto col dire che anche ammettendo che tutte le donne più ingenue del mondo si siano trovate nello stesso villaggio inglese, questo libro è poco realistico. L:autrice è riuscita nell'intento di cogliere di sorpresa il lettore ma secondo me ha esagerato. Personaggi di una doppiezza assoluta sono credibili e esistono anche nella realtà. Così tanti in così poco spazio però fanno venire il dubbio che ci sia qualcuno che avveleni l'acqua. A parte il finale però il romanzo mi è piaciuto. Scritto in modo snello è facile da seguire nei suoi inttecci e nei suoi passaggi tra presente e passato. L'autrice ha dosato le informazioni con maestria insinuando dubbi, per poi rettificare. Salvo poi ridestare la speranza di aver finalmente individuato i colpevoli. Il sospetto non risparmia nessuno :neppure il bambino silenzioso. Ma chi è questo bambino? È ormai un ragazzo trovato a vagare seminudo nel bosco. Il DNA svela che si tratta di Aiden annegato durante un:alluvione dieci anni prima. Un bello scossone per la madre incinta e impegnata nel tentare di superare la morte del primogenito. Indagini problemi di adattamento familiare, assalto della stampa si abbattono sulle spalle di Emma. Ma solo nelle ultime pagine saprà quanto dovrà pagare anche in termini emotivi.
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Thriller mozzafiato
Sarah A. Denzil con uno stile narrativo riesce a mettere un thriller mozzafiato che riesce a tenere incollato il lettore a ogni singola pagina. Alla fine di ogni capitolo, ti ritrovi ad iniziarne un altro, presa dalla curiosità di scoprire chi è il colpevole. Una storia coinvolgente che non lascia nulla al caso e non appare mai scontata. Un thriller che si appresta a scoprire il colpevole, che verrà svelato solo nelle ultime pagine, stupendo il pubblico lettore. La storia del piccolo Aiden porta il lettore di fronte ad una profonda verità: Ognuno di noi nasconde una maschera è il nemico può esserti anche molto vicino. Ci si chiede come possa annidarsi tutto questo male in una piccola cittadina, dove pian piano le maschere di ognuno cadono giù. L’unico personaggio vero è Emma, una donna che è diventata madre troppo presto che non sapeva come fare a crescere un figlio e che soffre per la sua scomparsa. Come sempre i media ne approfitteranno per dipingerne su un quadro di una donna devota all’alcool e troppo giovane per educare il proprio figlio. Emma lotterà sino alla fine di questa storia, per far comprendere di non essere pazza, dimostrando di essere forte e decisa. Emma è una donna sicura di sè, devastata dal dolore della scomparsa del figlio e speranzosa di ritrovarlo. Quando ciò accade, la sua vita viene sconvolta e il castello di carte che si era apparentemente costruito crolla. L’uomo che ha accanto non è chi crede che sia, la sua migliore amica non è la donna con cui è cresciuta e suo figlio non è quello che lei ricorda. Ella dovrà fare i conti con una nuova realtà ed aiutare il figlio a riadattarsi al mondo.
Eppure Aiden era vicino, così vicino che potevo quasi vederlo in piedi nell’ombra accanto alle cassette postali e al tavolo.
Il bambino silenzioso è uno di quei thriller che si legge tutto d’un fiato. Per tutta la durata del romanzo, il lettore non farà altro che chiedersi: Chi gli ha fatto tutto questo? Chi ha potuto portare via un bambino e tenerlo lontano per tutti quegli anni? Cosa ha dovuto subire? La Denzil ha uno stile che cattura e riesce a comunicare al lettore le emozioni di ogni personaggio, mantenendo alta la tensione. La storia di Aiden è una storia che può rispecchiare molte delle storie di cronaca nera che si sentono al telegiornale, quindi appare al pubblico lettore molto veritiera; riescono così a calarsi nel romanzo totalmente. La fitta rete di segreti intessuta dall’autrice riesce a far emergere pian piano i lati oscuri di tutti, portando a galla oscuri segreti. Inoltre, la lettura è resa convincente dai continui colpi di scena che donano pathos e suspence alla storia, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
Consiglio la lettura di “Il bambino silenzioso” perché con il suo stile semplice riesce a presentare una storia che può essere definita un capolavoro. Vi è un filo sottile che lega tutti i personaggi con le loro mille sfaccettature ed è qui che spicca Emma simbolo della madre coraggiosa pronta a tutto per suo figlio Aiden, simbolo a sua volta del bimbo maltrattato e che ha subito ingiustizie. Il silenzio di Aiden ha un effetto angosciante e straziante, anche se sembra comunicare qualcosa in maniera sottile ma nello stesso tempo profonda. Anche se marginalmente il ruolo di Rob è da attenzionare, poiché il padre come la madre soffre per la perdita del figlio ma come dirà più volte lui, viene ricordato solo il dolore della donna. Non mi resta che augurarvi buona lettura.