Il bambino ombra
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Un pò fuori campo
L’attacco è buono, ma dopo poche curve perde già di potenza. Questa è la mia impressione a caldo del primo libro di un nuovo autore nordico. L’idea che sta alla base del giallo è interessante: un bambino sparisce nel nulla circa 40 anni fa, la sua famiglia subisce le conseguenze di quella perdita, il fratello sparisce nel nulla 40 anni dopo. Scattano le indagini. Non può essere un caso e quindi il dubbio, strisciante, ti percorre durante la lettura. Però il modo stesso di raccontare eventi ed emozioni, l’affollamento di personaggi minori, le complicazioni delle storie anche di chi indaga, dei fuori campo un po’ fuori luogo, tutto ciò accresce la confusione e ti induce a perdere il mordente, al punto che ti interessa relativamente poco anche arrivare alla fine, perché ormai non ti ci ritrovi più. Il primo capitolo è penso la cosa più bella di tutto il testo, ma penso sia un po’ troppo poco per considerarlo un thriller avvincente.