I sette calici dell'eresia
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Serial killer medioevale
Siamo ormai giunti al quarto capitolo di una vera saga medioevale ambientata ai tempi del regno di Enrico VIII che ha per protagonisti l'avvocato Shardlake ed il suo collaboratore Barak.
In questo romanzo ci si ritrova invischiati in una indagine davvero incredibile imperniata sulla ricerca di un folle serial killer che ispira i suoi omicidi all'Apocalisse rendendoli sempre più spettacolari e giocando sull'effetto sorpresa.
Sarà davvero difficoltoso questa volta sia a chi conduce le indagini che al lettore venire a capo di questa intricatissima matassa di indizi e depistaggi.
Il tutto sarà accompagnato da una crescita delle vite dei vari personaggi che già ci hanno accompagnato nelle precedenti opere. Con Sansom il Medioevo riprende forma e vita anche grazie ai riferimenti storici che saranno usati ad arte per rendere sempre più vicina alla realtà le varie descrizioni ed ambientazioni.
Capitoli non molto lunghi che incalzano la lettura. Questa volta il tratteggio storico è paragonabile all'adtenalina della trama.
Un libro che rende omaggio ad un autore leader indiscusso del genere thriller storico.
Buona lettura a tutti.
Syd
Indicazioni utili
Carino, piacevole, qualche difetto.
E' il primo libro che leggo dell'autore... mi ha fatto un'impressione abbastanza buona, anche perché mi piace molto il periodo in cui è ambientata la storia, all'epoca di Enrico VIII.
I personaggi creati da Sansom, di pura fantasia, intrecciano le loro vicende con personaggi reali e veramente esistiti, come vescovi, principesse, dame e addirittura il re stesso, e tutto ciò in maniera molto abile. Si vede che l'autore ha una certa esperienza ed è ben documentato, insomma. Tutti quanti i personaggi poi sono disegnati con una personalità ben precisa, e non sono per nulla superficiali. Il protagonista, poi, che narra in prima persona, si guarda attorno sempre nei dettagli, quindi anche l'immedesimazione nell'ambiente e nel tempo è efficace.
Un difetto che mi ha dato parecchio fastidio è certamente un errore del traduttore: ci sono delle ripetizioni nel testo che vanno avanti per tutto il libro, tipo quel dannato "non senza che..." che si ripete dieci volte per pagina. Si poteva benissimo trovare qualche sinonimo, insomma!
Un'altra cosa è che i libri dell'autore, in teoria, dovrebbero essere episodi sconnessi tra loro... i personaggi sono sempre gli stessi, ma le vicende cambiano. Io quindi non mi sono preoccupata del fatto che avessi comprato questo libro anche se non avevo letto i precedenti della serie. Invece certi personaggi hanno delle storie antecedenti che non vengono fatte presenti, per esempio Barak che perde il bambino avuto con sua moglie... l'autore lo dice una volta, senza spiegare nulla di quello che era successo (per i poveri lettori ignoranti dei precedenti volumi) e la cosa finisce lì, il libro continua con tutto il dramma che segue per la perdita di questo bambino e io... non ci capivo nulla! O.o
Per il resto una lettura piacevole... bel finale, bella trama coinvolgente e piena di misteri, non banale.